Capitolo 1

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IT'S CALLED:FREEFALL

Quella mattina il freddo aveva lasciato posto alla primavera

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Quella mattina il freddo aveva lasciato posto alla primavera.
La stagione finalmente si avvicinava, con i caldi raggi di sole che battevano sulle sue persiane di legno. Erano le nove, lo leggeva dalla piccola sveglia posta sulla sedia vicino al letto.
Avrebbe dovuto davvero comprarsi un comodino o un tavolo basso e smettere di utilizzare la sedia della sua scrivania, ma Bakugou Katsuki non aveva tempo per queste cose.
A stento riusciva a tenersi in piedi tra i suoi due lavori, mantenere la sua piccola bottega e fare il turno notturno al konbini vicino casa.

Bakugou Katsuki era un tatuatore.
Sulla sua pelle mille disegni prendevano vita, scritte, parole, ed odorava di inchiostro e lettere d'amore morte. Bakugou aveva l'abitudine di incidersi parole d'amore ogni volta che aveva il cuore spezzato.
Forse per ricordarsi che, nell'angolo più profondo del suo cuore, era un terribile romantico, e in apparenza che quegli amori non lo avrebbero mai scalfito.
Paradossale, date le copiose lacrime che aveva versato nel silenzio del suo squallido monolocale per loro.
Gli avevano frantumato il cuore in mille pezzi, ma la relazione più difficile da digerire fu quella con Eijiro Kirishima.
Non l'aveva raccontata a nessuno, neanche anni dopo la fine: come i segreti più violenti, l'aveva coltivata di nascosto, al riparo da occhi indiscreti.

Si vedevano tra le pause delle lezioni a scuola, nei bagni putridi e freddi, quelli con mille scritte con i pennarelli indelebili sui muri.
Non si erano mai sul serio amati: erano solo due adolescenti che giocavano a fare gli adulti, con il piacere di scoprire la propria sessualità insieme.
Ma Dio se aveva fatto male.
Il loro interesse era distruttivo e malsano, e quando Bakugou beccò Kirishima scoparsi un altro, fece i conti con i suoi scatti d'ira.
"Bakugou Katsuki, sei fortunato che ti è andata così" il poliziotto era sorprendentemente calmo mentre parlava, o forse solo gelido. "Segui la terapia e metti la testa apposto"
Bakugou non disse niente, ma in volto aveva l'espressione di chi si chiedeva come mai in quella situazione fosse lui il cattivo.
"Hai spaccato il naso ad un povero ragazzo, come potresti non esserlo? Sei sempre così violento e meschino, Cristo, fatti curare!"
Le parole di Eijiro lo tagliarono più delle occhiate spietate del poliziotto, e fu lì che nella sua vita ci fu una svolta improvvisa.
Ci vollero anni, anni di terapia e altri amori, che gli impartirono solide lezioni, ma Bakugou cambiò.
Cambiò come una pioggia che dapprima batte delicata sui vetri delle finestre e poi si tramuta in un'acquazzone, lentamente e con forza.
Disimparò ciò che aveva appreso da quella meschina di sua madre, e si tramutò in una versione di lui che non gli dispiaceva affatto.
Appariva burbero, ma mai più del necessario, ed era finalmente riuscito a riconsolidare le sue amicizie, che stupite accettarono di buon grado il cambiamento.

E fu qui che Bakugou imparò la prima lezione: amare era lasciare andare, accettare, lasciarsi trasportare in balia della corrente.
E valeva per l'amore, o per il bene, o anche per la sola stima.
Quando sei disposto a cambiare tutto intorno a te cambia.

Cuore in vendita [bkdk]Where stories live. Discover now