Prologo

90 7 17
                                    

Non sono un tipo socievole. Non mi piace stare in mezzo alla gente e fin da quando sono piccolo mi considero un ragazzo solo.
Soprattutto quando ero piccolo, tendevo a giocare da solo e per colpa di questa cosa, negli anni, mi hanno escluso da tutto e questa cosa mi ha portato a una crescita mentale notevole.
Dimenticavo di presentarmi al pubblico:
Mi chiamo Giorgio Topis, sono un ragazzo di 17 anni, quasi 18, relativamente basso, a seconda di come considerate l'altezza standard per un ragazzo di 17 anni, vado in un liceo classico al quarto anno, frequento il conservatorio, saranno ormai...5 anni che lo frequento, sono il primo della classe in tutto e la cosa è stressante, perché non trovo nessuno con cui parlare. Tutti i miei compagni, in totale 16 escluso me, sono sempre socievoli e benevoli tra di loro, eccome penso che quando debbano rivolgersi a me, il loro Daimon, dal greco demone, figura usata per lo più da Aristotele per parlare della coscienza, prenda una strada secondaria alla loro forma angelica e pura che tengono con gli altri, prendendo una forma più diabolica con me, usandomi, sfruttandoli, deridendomi e ogni tanto picchiandomi.
Nonostante la vita a scuola sia così terribilmente orribile, repentina, noiosa e stressante.
In più il mio fisico non aiuta: sono sempre stato molto magro, i miei capelli non hanno mai avuto una particolare forma, anzi, a volte penso che una strega abbia deciso di fare prendere vita a questi, perché si posizionano come vogliono loro in ogni momento della giornata e raramente vinco su di loro. A causa di questo bullismo fisico e psicologico, che poi prosegue sui social e fuori di scuola, il mio corpo da quando sono piccolo è fragile, infatti soffro di cuore e sono sempre esposto agli infarti. Odio questa cosa perché non posso correre tanto, non posso fare sport e devo per forza fare qualche cosa di tranquillo, oltre che tenere una alimentazione controllata.
Continuando la descrizione fisica, i miei occhi sono come due buchi neri, letteralmente, visto che sono neri e non hanno nessun'altra sfumatura. Questi sono contornati da degli occhiali dalla montatura sottile che va ad appoggiare sul mio naso poco pronunciato, che è coperto da una striscia larga di lentiggini. Le mie labbra sono sottili e molto chiare, per questo a volte capita che i miei compagni come insultino mi chiamino "frocetta", ricordando io una ragazza per il viso, la scelta di vestiario e a volte dei modi di pormi.
Ma cosa ci posso fare, sono figlio unico, il protetto di mamma e poche volte ci siamo staccati per il suo lavoro, davvero poche.
Mio padre è un buon padre, se gli chiedo di passare del tempo insieme, lo fa, mi aiuta se non capisco qualcosa, davvero, adoro la mia famiglia.
Viviamo in una piccola villa, cioè, è una villa ma meno grande e lussuosa di quanto ci si possa immaginare. Questa è sui toni del panna o del crema, con un piccolo portico sul davanti. Ha due piani, al primo sono presenti i due studi dei miei genitori, il salotto open space con la cucina, sui toni del nero e del bianco, alternato dai piani in marmo presenti. Al piano di sopra invece ci sono le nostre camere da letto, una per gli ospiti, 3 bagni, uno mio, uno loro e uno di servizio, e un mio piccolo studio, dove in genere suono il pianoforte.
I miei genitori possiedono una azienda tutta loro e guadagnano discretamente bene, infatti mi sono potuta concedere tante cose, viaggi, giochi, sfizi...in più sono figlio unico quindi non nego che sono leggermente viziato, ma non per questo mi atteggio da snob, anzi, sono sempre il primo a dare una mano. Solo che il fattore di avere genitori con un reddito abbastanza alto, mi consente di vestirmi bene e avere qualche cosa di marca.
Non mi dispiace per nulla, anche perché amo la moda.
E grazie a questa mia passione un amico c'è, che in realtà sarebbe mio cugino, ma poco cambia. Lui si chiama Federico De Lucis, è mio cugino da parte di mia madre e lo adoro, è il mio miglior confidente e consigliere. Eccome, ci siamo allontanati tanto purtroppo, abita lontano..io a Palermo e lui a Milano, con il suo fidanzato, Nicola, anche lui frequentante il classico come me, come però ripetente.
Non chiedo tanto, solo...un amico.
Ma forse chiedo troppo...
In ogni caso, purtroppo, devo lasciarvi con una presentazione a metà, mia madre mi ha chiamato e devo andare da lei, sembrava seria...ma sono sicuro che non sarà nulla.

Spero che questo possa diventare l'inizio di una storia interessante.

Just imagination - TheBadNauts Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora