S2: E1 "Un vecchio amico"

1K 31 1
                                    

CHARLIE

[Aidan Hawken - The Argument]

"Queste ali di polo sono squisite!" esclama mia madre, passandosi la lingua sulle labbra.
Affonda la forchetta di plastica nel contenitore di cartone e ne estrae un'altro boccone.
"Credo che smetterò di cucinare." continua, sbocconcellandolo.
Siamo sedute sul divano. Il tavolo è occupato da sacchetti di plastica, tovaglioli di carta e contenitori di cartone con un simbolo tailandese raffigurato sopra. Mia madre non se la sentiva di affaccendarsi di fronte ai fornelli, così ha ordinato cibo d'asporto. Il cibo tailandese, secondo mia madre, è il migliore.
"Hai preparato tutto l'occorrente per domani?" mi domanda.
"Sì." dico guardando un punto fisso davanti a me.
"Charlie, ne vuoi parlare?"
Ecco, ci risiamo. L'argomento Stiles sta per riaffiorare dalle labbra di mia madre e non posso evitarlo, non in eterno, purtroppo.
"Non credo che ce ne sia bisogno." dico, stringendomi nelle spalle.
"Sfogarsi aiuta. So che lo fai con Emma, ma anche io sono un'ottima ascoltatrice."
"Non ne dubito, mamma." le dico, facendole un sorriso tirato.
"Quando te la sentirai, io sono qui. Adesso devo andare al lavoro."
Sparecchiamo la tavola, buttando la spazzatura nella pattumiera. Nel momento in cui mia madre afferra le chiavi della macchina, il mio cellulare squilla. Il mio cuore comincia a battere forte nel petto. Frugo all'interno della tasca dei pantaloni e lo estraggo.
Lo schermo si illumina.
Non è Stiles.
"È lui?" domanda mia madre.
Scuoto la testa e lei mi rivolge uno sguardo di conforto. "Andrà tutto bene." dopodiché esce di casa, lasciandomi sola con i miei pensieri.

La voce squillante di Emma riecheggia sul mio timpano.
"Ciao, Charlie!" ha accesso il viva voce, perché sento altri suoni a parte quella della sua voce.
"Ehilà!" esclamo, cercando di non pensare all'elemento che condivide lo stesso tetto con la mia migliore amica.
"Come stai?"
"Bene." dico, cominciando a girare per la stanza.
"Come sono andate le vacanze estive?" domanda. Come sono andate? Non lo so, vorrei rispondere, ma mi limito con un semplice bene. In fondo non ho fatto altro che pensare a Stiles per tutta l'estate.
"E a te?" domando cercando di non pensarci troppo.
"Bene, sono andata a trovare mia madre! Dice che verrà a Beacon Hills tra un paio di mesi e non vede l'ora di conoscervi!" dice, ridendo.
"E che mi dici di te e Scott? Vi siete sentiti?" perché fai questa domanda? Mi mordo la lingua e impreco silenziosamente.
"Perché non ci vediamo a casa mia, così ti racconto tutto." sto per dirle che è una buonissima idea, ma poi mi ricordo di suo cugino.
"Mi piacerebbe molto, ma devo aiutare mia madre con la spesa." mento. Emma resta in silenzio, evidentemente ha capito la situazione.
"Non potrai evitarlo per sempre, lo sai?"
Lo so. Mi limito ad annuire, anche se so che non può vedermi.
"Allora a domani!" mi saluta. Riattacco e lancio il telefono sul letto.
Perché sono così stupida?
Pensavo che l'estate mi avrebbe fatto dimenticare Stiles, ma evidentemente non è stato così. A volte ripenso ancora a tutto ciò che abbiamo passato insieme. Dopo la sconfitta della signora Dalaf, sembra tutto tornato alla normalità.
Deaton mi ha detto di passare appena ho tempo, vuole assicurarsi che i miei poteri da guardiana siano nella norma.
Così decido di uscire di casa. L'aria calda estiva mi accarezza la pelle e mentre cammino, una moto si ferma accanto a me.
"Ehi, Charlie!" è Isaac.
"Ciao Isaac." lo saluto cercando di non guardarlo in faccia.
"Hai bisogno di un passaggio?" domanda spegnendo il motore.
"No, devo andare da Deaton." stupida! Perché glielo dici?!
"È lontano, lascia che ti accompagni." insiste.
Alla fine cedo e mi avvicino alla moto. Isaac mi porge il casco e mentre salgo su, la jeep di Stiles ci passa accanto. Il mio cuore si crepa ancora di più, perché lo sguardo che ci ha rivolto è di puro disprezzo.
"Andiamo." dico con un nodo in gola.
Isaac accende il motore e parte verso la clinica. I miei occhi si riempiono di lacrime e fatico a trattenerle. Il ragazzo davanti a me sembra non accorgersene, forse è meglio così.

EMMA

Stiles attraversa con furia il corridoio e sbatte fortemente la porta di camera sua.
Mi alzo dal mio letto e raggiungo la sua stanza.
Busso tre volte e attendo, ma di mio cugino nessuna risposta.
"Stiles? Posso entrare?" silenzio. Apro la porta e lo vedo maneggiare con il computer. Camera sua è un totale disastro: fumetti sparsi per terra, calzini appesi all'armadio, magliette appallottolate vicino alla finestra.
"Se ci fosse mia madre ti ucciderebbe." dico, guardandomi intorno.
"Non mi interessa." risponde duramente.
Mi avvicino a lui e spengo il monitor, la sua faccia si trasforma in stupore.
"È un gioco online, non posso metterlo in pausa!" protesta.
"Cos'hai?" chiedo.
"Niente." dice.
"Okay, allora dico allo zio che continui a fare i capricci e che camera tua è una discarica." faccio per avvicinarmi alla porta, ma mio cugino mi ferma.
"Ho visto Charlie." dice.
"Eh?" lo incalzo, restando ferma al mio posto.
"Era con Isaac, in moto.»"risponde duramente.
Resto il silenzio per dargli un po' di spazio, ma poi dico: "Forse non è come pensi o Charlie me lo avrebbe detto."
"E tu l'avresti detto a me?" domanda abbattuto.
Passano alcuni minuti prima che risponda e questo basta per demoralizzare ancora di più mio cugino.
"Stiles, se c'è una cosa che noi ragazze amiamo di più è farci conquistare dai ragazzi." spiego.
"Come ti sei fatta conquistare da Scott?" domanda lui.
Arrossisco violentemente e gli tiro un cuscino in faccia.
"Che stai dicendo!" grido imbarazzata.
Il telefono di Stiles squilla e quest'ultimo, tentando di scappare dalle mie grinfie, risponde.
"Pronto? Ah, Scott! Sei tu! Devi aiutarmi Emma mi vuole uccidere!" dice ridendo, ma subito dopo ritorna serio.
«Arriviamo subito.» e riattacca.

[Interrompi la canzone.]

Incontriamo Scott al campo di lacrosse della scuola. Lo individuiamo seduto tra gli spalti di ferro con un ragazzo.
"Stiles, non ci crederai mai!" dice Scott emozionato.
Osservo Scott sorridere e delle fossette formarsi sulle sue guance. È da tutta l'estate che non lo vedo, ma abbiamo avuto modo di chiacchierare e scrivere moltissimo al telefono. Spero solo che non si sia dimenticato.
"Ciao Emma." mi saluta, facendomi l'occhiolino. Sento le farfalle allo stomaco.
"Ciao." ricambio. Che ti prende? Mi domando. È Scott!
"Non so se ti ricordi di me." dice il ragazzo poco dopo, rivolto a Stiles.
"La tua faccia mi è familiare." dice mio cugino.
"Andiamo, amico! È Liam Dumbar! Andavamo alle elementari insieme." dice Scott.
"Cosa?! Amico, quanto tempo! Che ci fai a Beacon Hills?+ domanda Stiles, abbracciandolo.
"Mi sono trasferito ed è probabile che capiteremo nella stessa classe." dice.
"Giochi ancora lacrosse?" domanda Scott.
"Sì e non vedo l'ora di entrare in campo!" sorride.
Rido immaginandomi che cosa starà pensando Stiles in quel momento.

CHARLIE

"I tuoi poteri sono nella norma, non vedo nessun cambiamento." dice Deaton.
Mi alzo a sedere e con un balzo salto giù dal tavolo.
"Grazie Deaton." dico guardando Isaac accanto alla porta.
"Se dovessi notare qualcosa di strano, fammi sapere." dice.
Lo ringraziamo ancora una volta e insieme ad Isaac usciamo dallo stabile.
"Ti porto a casa." dice lui. Scuoto la testa.
"Preferisco andare a piedi, se non ti dispiace." dico. Lui sbuffa, ma poi mi prende le mani e le stringe fra le sue.
"Non devi stare male per colpa mia. Mi dispiace per quello che è successo fra te e Stiles. Non avrei mai voluto rovinare il vostro rapporto, ma se devo essere sincero, Charlie, tu mi piaci e anche tanto. Vorrei solo che tu mi dia una possibilità e se non vuoi va bene, ma almeno parliamoci, restiamo amici. Non evitarmi come hai provato a fare oggi e due secondi fa."
Sono colpita dalle sue parole e all'improvviso tutto si capovolge. Perché mai dovrei stare male per Stiles? Io avevo agito in quel modo solo per aiutare un amico. Perché arrabbiarsi tanto per un semplice bacio? Non ha senso.
"Va bene, una possibilità." sorrido finalmente dopo giorni.
Isaac sorride a sua volta e mi porge il casco. Insieme montiamo in sella e torniamo a casa.

Teen Wolf - La guardianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora