{F*ck yourself!} Parte uno.

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Zayn's Pov:

"Ma porca di quella puttana!" Esclamai urlando. Quasi gli mettevo le mani addosso a quel moccioso. "È meglio che ti levi dai miei occhi, potrei non rispondere delle mie azioni. Porca di quella puttana!" Continuai ad urlare, dando un pugno nel muro.

Ero nero. Avevo la vista annebbiata per il nervosismo. Avrei potuto spaccare la faccia al riccio se non si fosse tolto dai coglioni.

"Hai per caso dimenticato che lei non sapeva chi cazzo fossi?" Mi urlò a tono, afferrando la mia mano, forse curandosi e assicurandosi che non mi fossi fatto male nel lanciare quel pugno.

"Cazzo!" Esclamai, togliendo subito via la mano visto che mi bruciava. "Era lì, davanti ai miei occhi." Urlai nuovamente, calando poi il tono a fine frase.

"Ma non voleva te! Non sapeva che fossi tu!" Mi rispose il riccio, dandomi una spinta come per volermi far ragionare. Io non volevo ragionare con lui, non in quel momento, non dopo quello che mi era appena sfuggito dalle mani.

"Stai zitto!" Ringhiai, dandogli una spinta più forte della sua. "Cosa ti aspettavi? Di farti vedere? E magari fare l'amore con lei? Ti aspettavi che ti dicesse che gli sei mancato?" Con più rabbia della mia, urlò Harry, sputandomi letteralmente quelle parole in faccia. Un'altra parola e gli avrei fatto perdere l'arroganza con un pugno sul setto nasale.

"Non mi aspettavo te. Cazzo!" Risposi a tono, guardando la ferita sulla nocca della mia mano. "Scusami tanto se ho salvato il nostro piano, portandoti via da lei. Avremmo perso l'intera occasione di riportarla a New York!" Esclamò il riccio, continuando ad urlare.

Smisi di ascoltarlo.
Non aveva senso quello che mi stava dicendo. Non aveva senso avere Weed a due centimetri da me e perderla così.

Mi faceva un male cane.
Più pensavo a tutto quello che era successo, come l'avevo persa, come mi sentivo io, più nulla aveva senso.

Ringhiai nervosamente e mi scaraventai su Harry, facendo cadere per terra sia lui che me.

"Vaffanculo te e il tuo piano di merda!" Urlai, tirandogli un pugno allo stomaco.
"Io non sono un burattino. Non puoi usarmi solo per fartela riportare a New York!" Gli urlai e di nuovo gli sferrai un pugno sempre nello stesso punto.

Per qualche secondo, pochi attimi di lucidità, vidi Harry, sotto di me, sofferente. Mi fermai di colpo, togliendomi velocemente dal suo corpo.

"Ma sei impazzito?" Parlò lui, appunto, sofferente, con poca voce e piegandosi su se stesso.

Io mi alzai da terra, cercando quanto prima di ricompormi e di risistemarmi la camicia stropicciata per colpa mia.

Allungai la mano ad Harry, tesi la mia mano in suo aiuto, facendolo rialzare da terra.

"Non puoi reagire così, non con me, Zayn..." Con tono molto più pacato mi parlò, anche se ancora a fatica per il dolore che gli avevo causato. Quasi mi dispiaceva averlo fatto, ma di certo se l'era cercato.

Mi affrettai ad accendermi una sigaretta, sperando che almeno essa avrebbe potuto calmarmi. Feci il primo tiro, sbuffando il fumo verso il cielo.

"Mancava tanto così, e Weed avrebbe capito chi avesse davanti." Ci tenne a continuare Harry.

Ero stanco, stanco di ascoltarlo.

Call me Daddy 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora