4.Venere

470 11 0
                                    

Sono mezzasveglia, poiché qualche minuto fa la sveglia ha dovuto farmi chiudere i miei fantastici pensieri.
Ma oggi, è un giorno importantissimo e non devo fare rit ardo,primo giorno di lavoro,maisia.
Indosso la tuta che mi è stata data in sala,mi raccolgo in capelli in una semplice coda e un po' di correttore per coprire le occhiaie.
Prendo le ultime cose che mi servono e mi reco giù per fare colazione,dove prendo un cappuccino e un croissant per risvegliarmi altrimenti penso che da un momento all'altro potrei addormentarmi sul pavimento.
"Hola nīna!"mi giro e mi trovo sainz che ha appena finito di ordinare la sua colazione per poi raggiungermi.
"Buongiorno Carlos,da dove ti è uscito questo fantastico soprannome?"dico sforzandomi a parlare
"A dire il vero non lo so nemmeno io , è il primo che ho pensato in mente e da oggi chiamerò così nīna!"dice sorridendomi
"Ma sbaglio o voi piloti vi svegliate più tardi?insomma,pensavo tra le 7/7:30,no?"
"Ho pensato che ti saresti svegliata presto e per non farti rimanere da sola ho pensato di svegliarmi anch'io prima,e infatti ho azzeccato tutto"mamma mia,questo ragazzo è proprio uno stupido ma allo stesso momento un gentiluomo.
Gli dico che non c'era bisogno ma lui rifiuta con le cose che gli dico
"Tra poco si sveglierà anche Charles,ti accompagnerà lui a lavoro e ti farà vedere l'intera sede"
"Oddio è vero,mi sono già scordata dei posti,mi ricordo solamente lo studio di Mattia e la sala,poi nient'altro "esclamo mettendomi una mano sulla faccia e lui scoppia a ridere.
"Che c'è?sono per caso sporca?"chiedo preoccupata?
"Nono, è che mi fa ridere come parli,hai ancora la voce impastata dal sonno,sei sicura che non vuoi dormire un'altro po'?tanto i lavori iniziano verso le 8:30/9"mi chiede passando da un tono estroverso a preoccupato.
"Oddio no Carlos tranquillo davvero,se mi addormento di nuovo penso di arrivare in ritardo e già mi licenzierebbero"lo rassicuro
"Va bene nīna,però se ti addormenti durante il lavoro io sono un innocente!"punta il dito su di me.
"Oddio,sono le 7 e già siete carichi?io penso che mi addormenterò sulla sedia"arriva d'un tratto Charles,che si siede accanto a me.
"Allora Beatrice,come hai passato la prima notte qui?"aggiunge.
"Oh beh di sicuro con adrenalina ma allo stesso momento non ne ho fatto caso perché avevo bisogno di dormire,ero sveglia dalle 4:30 di arrivare qui a Maranello"rispondo alla sua domanda,e lui mi sorride e mi fissa.
Sembrano minuti infiniti,ma poi Carlos decide di parlare.
"Va bene,sono quasi le 8,Charles l'accompagni tu a vedere la sede o vuoi che faccio io?"chiede
"Tranquillo l'accompagno io,abbiamo le stanze vicine dato che io devo andare al simulatore"
"Va bene Hermano,ci vediamo dopo"si abbracciano,e poi viene verso di me
"Mi raccomando nīna,se ti addormenti io non sono testimone"me lo ripete di nuovo abbracciandomi
"Tranquillo Carlos"sorrido e ci salutiamo e prendiamo strade diverse.
"E così lo spagnolo ti ha già dato un soprannome?"dice rompendo il ghiaccio mentre camminiamo
"Già,non pensavo che fosse così amichevole,in fondo ci conosciamo da meno di 24h"rispondo ridendo
"Carlos è un tipo amichevole,poi sembrate fratello e sorella"
"Addirittura?"
"Si dai,siete uguali,forse come carattere no,ma nell'aspetto fisico molto"dice guardandomi dalla testa ai piedi,e io mi sento scoppiare.
Sorrido e poi inizia a farmi vedere le stanze e posti infiniti,sembra di essere sullo spazio,non finisce mai.
Lo ringrazio e poi mi accorgo da un momento all'altro di aver lasciato una cosa importantissima sopra.
"Oddio Charles,scusami mi sono appena ricordata che ho lasciato una cosa sopra!"dico disperata
"Tranquilla, anch'io dovevo passare sopra".
Ci rechiamo in hotel,saliamo le scale(ovviamente l'ascensore no,chissà cosa succede)e apro la mia stanza.
"Ti disturbo se entro?"
"No problem"
Entra e inizia a vedere un po' di cose che ho attaccato,visto che rimarrò qui per un bel po' di tempo.
Vede le polaroid fatte con i miei amici,con mio padre e poi quelle fatte da sola sui kart,poi si ferma fisso a vedere un quadro che avevo attaccato,in particolare la Venere di Botticelli,mi è sempre piaciuto molto come disegno da quando ero piccola,mio padre diceva che assomiglio a Venere,e io,ancora oggi mi metto a ridere.
"Abbiamo lo stesso quadro"ride sotto i baffi.
"Beh,la venere di Botticelli è molto famosa"rispondo formulando le prime parole che mi vengono in mente.
"Sai che ti assomiglia?"
Mi metto a ridere,impossibile che adesso anche lui lo dice.
"È una parolona grossa dire che assomiglio a Venere,insomma, è uno splendore,poche sono come lei"
"Allora tu sei una tra le poche che è come lei,no?"risponde subito
"Andiamo Leclerc,non sarò mai come venere,e poi lei ha poche cose da fare,mentre Beatrice Sole lavora nella scuderia Ferrari ed ha il contrario"esclamo per interrompere quella situazione che mi sembrava anche abbastanza amorosa.
"Va bene trice"alza le mani in segno d'arresa
"Adesso anche tu mi hai dato un soprannome?ma che è,vi mettete d'accordo durante la notte tu e Carlos per sfottermi?"
"Ah boh,può essere"scoppia a ridere e le mie orecchie rimangono ad ascoltare quello che per me è una melodia, è così carino.
Poi do un occhiata all'orologio e sono le 8:15,segno che arriverò in ritardo sicuramente.
"Oh merda sono e 15,dobbiamo alzare le chiappe francese!"dico correndo dalla mia stanza e lui mi segue chiudendo la porta ed esclamando
"Sono monegasco,non francese!"

Vitesse//C.L16Where stories live. Discover now