-Capitolo 27-

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Nuovi arrivi

Mi diede un bacio sulla fronte e poi mi accarezzò la guancia.

<<Ti amo>> mi disse per questo gli diedi un bacio a fior di labbra, tenendogli le mani sul petto.

<<Anche io ti amo>> risposi sorridendogli.

Mi abbracciò ancora, più forte di prima, ma era sempre e comunque delicato. Levi era come se avesse un tocco di velluto, tutto ciò che faceva era perfetto.

<<Domani mentre Enea è a scuola gli prepariamo la torta e poi lo portiamo a prendere un cane o un gatto>> disse appoggiando il mento sulla mia spalla.

<<Va bene>> risposi, e presto ci addormentammo entrambi, l'uno nelle braccia dell'altra.

Il giorno dopo Levi portò Enea a scuola, e una volta tornato ci mettemmo a preparare la torta.

<<Enea neanche si è accorto che oggi è il suo compleanno, gli è passato di mente>> disse il corvino sorridendo e ricambiai il sorriso.

Cucinammo la crostata alla frutta, perché era la preferita in assoluto di Enea. E poi la frutta in Paradiso era anche più buona, quindi non mi dispiaceva.

<<Non vuoi buttarmi la farina addosso?>> chiese il ragazzo sorridendo mentre impastava.

<<No perché sono più matura di te. Moccioso>> risposi guardandolo con aria di superiorità e lui rimase a bocca aperta.

<<Moccioso a chi?!>> esclamò per questo scoppiai a ridere, ma anche lui quando mi vide così contenta rise.

La risata di Levi era così bella.

Mi faceva battere forte il cuore.

Finimmo di cucinare e quando Enea tornò la torta era già pronta.

<<Aspetta... Oggi è il mio compleanno!>> urlò il bambino quando vide la torta.

Saltò addosso sia a me che Levi abbracciandoci forte, per questo sorrisi ancora, volevo che le cose rimanessero così per sempre.

Mangiammo la torta tuti insieme, e una volta finito Enea era impaziente di ricevere il suo regalo.

<<Allora papà... Qual è il regalo super mega bellissimo che mi hai preso!?>> chiese lui emozionato.

<<Beh, lo vedrai>> disse Levi prendendo in braccio il bambino, e salimmo tutti in macchina.

Arrivammo in quello che sembrava un albergo, ma molto più piccolo e per cani.

I canili non esistevano quindi. Anche gli animali erano felici e trattati davvero al pari degli angeli...

<<Non ci credo! Davvero?!>> urlò Enea guardando tutti gli animali che c'erano.

<<Possiamo portare a casa quello che vuoi tu>> dissi spettinandogli i capelli e il sorriso del bambino non fece che allargarsi.

Andò da tutti gli animali, pronti ad essere adottati.

<<Non sono per nulla come gli animali sulla Terra che mi hai descritto>> sussurrai e il ragazzo sorrise.

<<T/N il Paradiso non ha niente di simile con la Terra. Sono due mondi diversi che non devono unirsi>> disse mettendomi una mano sulla guancia.

Troppo tardi, si sono già uniti da un bel po'.

Gli diedi un bacio a stampo e lui ricambiò mettendomi le mani tra i capelli, ma subito dopo Enea tornò con un cucciolo in mano.

L'Angelo senza ali ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Where stories live. Discover now