Capitolo 32: Consigli indesiderati

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La Granger aveva accettato di accompagnare Potter a Hogsmeade sabato, così Draco si era iscritto a malincuore.

La sera prima, pochi minuti dopo che sua madre era uscita di nuovo per cenare con Andromeda, le fiamme nel camino si erano alzate di nuovo.

Draco alzò gli occhi dal suo libro giusto in tempo per vedere i suoi tre migliori amici che si spolveravano le giacche.

"Perché voi tre venite sempre insieme?"

"Perché è più divertente", rispose Pansy sedendosi accanto a lui e accavallando le gambe.

Theo appoggiò la schiena alla parete accanto al divano.

"Sapevamo che ti saresti sentito solo e annoiato".

Draco strinse gli occhi nella sua direzione e Blaise ridacchiò, prendendo posto sull'altra poltrona.

"La Granger mi ha detto che oggi avrebbe cenato alla Tana, quindi ho pensato che non saresti stato disposto a raggiungerla", aggiunse Theo con un'alzata di spalle.

La fronte di Draco si aggrottò ancora un po'.

"Quando mai le hai parlato?"

"A volte mi manda delle lettere", mormorò Theo con un piccolo sorriso.

Draco strinse il pugno sinistro senza accorgersene.

La Granger scambiava lettere con il suo amico? Da quando?

La gelosia stava per offuscare i suoi pensieri quando sentì la voce di Pansy.

"Anche a me".

Draco sbatté le palpebre, confuso, e lanciò un'occhiata a Blaise.

"Non a me", disse con un broncio.

Pansy si lasciò sfuggire una risatina acuta.

"Sono sicura che non ti ha ancora perdonato per quello che hai fatto quando Draco ci ha detto di avere sangue Veela", commentò, agitando una mano per sdrammatizzare.

Blaise si strinse le labbra.

"Lo ha perdonato eccome", grugnì sottovoce, fissando Draco.

Lui mantenne lo sguardo fisso.

"Sa che mi dispiace".

Blaise sgranò gli occhi e si appoggiò alla poltrona, sbuffando infastidito.

L'amico appoggiò la testa sulla sua spalla e sospirò. Gli prese una mano e la strinse, parlando a bassa voce.

"Lo apprezzo, sai. Che tu ci abbia dato un'altra possibilità".

Se fosse stato completamente onesto, il pensiero di perdonare i suoi amici probabilmente non gli sarebbe passato per la testa se la Granger non fosse apparsa proprio in quel momento per aiutarlo a calmarsi e a controllare la rabbia.

Lei era stata in grado di dimenticare tutto ciò che di brutto era accaduto tra loro in passato, quindi lui poteva fare lo stesso.

Draco sospirò, appoggiando la guancia sulla testa di Pansy.

"È come dice la Granger. Tutti meritano una seconda possibilità".

Avere di nuovo i suoi amici al suo fianco era un grande sollievo. Pansy gli strinse di nuovo la mano e sollevò il mento, guardandolo negli occhi.

"A proposito di Granger... Come vanno le cose con lei?"

Draco si maledisse per aver pronunciato il suo nome davanti a lei.

"Bene".

"Il grande giorno si avvicina, vero?" chiese l'amico con un sopracciglio inarcato.

Lui sospirò stancamente.

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