Nel tentativo di rendere vivi i quadri di Vincent Van Gogh. Parole, sussurri, urli, domande, dubbi, spiegazioni, monologhi, vite intrecciate, solitarie su tele espressioniste. Quadri al gusto di Jungkook, Taehyung, Jimin, Hoseok, Namjoon, Yoongi, Se...
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Sorrow Inchiostro su carta Walsall Museum and Art Gallery, Walsall Aprile 1882
𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤 𝐊𝐢𝐦 𝐓𝐚𝐞𝐡𝐲𝐮𝐧𝐠
Ｐｌａｙｌｉｓｔ This is what losing someone feels by JVKE
Ａｖｖｅｒｔｅｎｚｅ ! explicit language ! mature content !
uıɹɓɐɥƆ
Non mi è mai piaciuto leggere.
Odio aprire libri, far scorrere gli occhi su lettere che compongono frasi e pensare a cosa significhi.
Leggere è faticoso e ho sempre odiato farlo.
Richiede concentrazione, immaginazione e tempo per quelli come me a cui non piace farlo. Richiede troppo sforzo e l'ho sempre fatto per obbligo, per scuola e per far felice il prof di coreano quando ero un ragazzino.
Una volta volevo fare l'intellettuale e presi tra le mani un saggio filosofico di qualche pazzo che parlava della vita: non iniziai mai a leggerlo, neanche l'introduzione a inizio libro. Neanche il frontespizio dove vi erano segnati solo l'autore e il titolo. Non ricordo nemmeno di chi fosse quel libro.
Avevo speso qualche quattrino ma non troppi.
Buttai i soldi al cesso per comprare qualcosa a caso sulla scaffale dei filosofi.
Volevo fare l'intellettuale per fare colpo sul ragazzo in salopette e il basco color terra. Nella taschina dell'indumento di jeans vi era aggrappata una penna di cui non sapevo il colore dell'inchiostro.
A me piacevano le penne blu e in estremo, quando a casa finivano per colpa di mio fratello che le usava per colorare i libri anti-stress, quelle nere in caso di emergenza.
Mi domandai di che colore fosse.
Oh Taehyung, se solo avessi saputo quanto tu fosti avanti anni e luce rispetto alla mia piccola mente, povera e chiusa nell'universo razionale che è il mondo in cui ci troviamo costretti a vivere. Dopo anni scoprii che, per qualsiasi cosa, utilizzavi quelle colorate.
Guardavi gli scaffali di psicologia in quella libreria che ricordava le vecchie biblioteche, quelle dei filosofi. Ci trovavamo al secondo piano e il legno sotto di noi scricchiolava ad ogni nostro passo: io che facevo finta di essere interessato ai trattati filosofici e te che guardavi cosa comprare per ampliare per davvero le tue conoscenze.
Taehyung, non mi sono mai interessato alla cultura, mi andava bene vivere di quel che costituiva le mie giornate: dormire, mangiare, giocare ai videogiochi, andare in palestra e forse farmi qualche sega tra una cosa e l'altra.
