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"Maledetta felicità
E l'assoluta convinzione
Che anche se non cambiamo noi
Cambia lo stato delle cose
Ti ricordi di un anno fa?
Seduti in riva al cuore
Così stretti, in un abbraccio
Ma il tuo abbraccio è di chi se ne va"

In testa rimbomba altalenante una melodia.
Le note compongono il tuo nome.
Maledetta, questa felicità, che ci riporta alla mente un canto meno felice.
Maledette ... o forse benedette? Le onde del cuore. Seduti sulla riva, l'acqua schizza, si infrange sulle pareti della casa dell'anima, come uno schiaffo in piena faccia.

"Ti ho pensato qualche volta
E non lo sai
Certe sere, prendi e parti
Poi però non ti allontani mai
E penso di star bene
Giuro molto bene dove non ci sei
Ma succede che tu ti nascondi
Nelle canzoni, le parole e gli occhi suoi
E ti scriverei"

Ti penso e mi arriva un tuo messaggio.
Non ti penso, sento una notifica svegliare il cellulare.
Ispirata dalla musica decido di scrivere, ispirata dal suono delle parole, di comporre.
Ispirata da una storia affine alla mia, di dialogare con essa.

"Maledetta felicità
E l'assurda presunzione
Che la mia o la tua volontà
Cambia lo stato delle cose
Ti ricordi di un anno fa?
L'arroganza di dire: "amore"
Così stretti, in un abbraccio
Ma è l'abbraccio, di chi se ne va"

In testa rimbomba altalenante una melodia.
Le note compongono il mio nome.
La presunzione di sapere che cos'è amore.
Dire addio a chi se ne va.
Dire addio a chi non ci è mai stato.
Dire addio a chi in realtà rimane.



Bibliografia: Maledetta felicità, Cricca

Sono lunatica - La luna sei tuWhere stories live. Discover now