Capitolo 15

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DRACO

Mi rigirai nel letto dell'infermeria con l'intenzione di alzarmi ma l'infermiera venne verso di me per farmi risedere.

- Devi stare ancora a riposo. Sei stato tutta la notte sotto un temporale, non posso lasciarti andare così - mi disse poggiandomi un altro asciugamano bagnato sulla fronte.

Sbuffai e mi misi seduto.

- Sto bene - ribattei.

L'infermiera scosse la testa.

- Hai la febbre alta - mi fece notare.

- Non è vero, sono stato a riposo e adesso sto meglio... grazie - dissi e senza aggiungere altro uscii dall'infermeria.

Quella donna continuava a richiamarmi ma ormai me ne ero andato e non sarei di certo tornato a perdere tempo allungato su quel letto.
Avevo di meglio da fare.

Qualche ora prima avevo avuto una conversazione con Granger e poi lei era scappata con gli occhi lucidi.
Bè ora possiamo dire che abbia fatto piangere una ragazza, ma quella ragazza era comunque Hermione Granger e io dovevo trovarla e parlarle per l'ennesima volta sperando di avere la sua attenzione. 

Mentre camminavo per i corridoi incontrai Weasley che da lontano mi lanció una brutta occhiataccia e poi venne subito verso di me.

- Malfoy dove credi di andare? - mi chiese subito mettendosi davanti la mia strada.

Sbuffai.

- Senti non ho tempo per discutere con te, Weasley - gli risposi con voce acida.

- E pensi di essere libero per andare da Hermione? - ribattè lui.

Alzai gli occhi al cielo.

- Non hai altro da fare al posto di intralciare la strada degli altri? - gli chiesi squadrandolo dall'alto verso il basso.

- Tu dove hai intenzione di andare Malfoy? Hai già fatto soffrire troppo Hermione per i miei gusti sai - ribattè ancora.

Sbuffai di nuovo.
Non voleva proprio lasciarmi andare eh?

- Non sono affari tuoi questi - risposi e feci per andarmene ma mi bloccò.

- Aresto Momentum! - gridó puntandomi contro la sua bacchetta.

In un attimo il mio corpo si bloccò e non riuscii a muovere più nemmeno un muscolo, l'unica cosa che potevo fare era parlare.

- Pensi di fermarmi con un piccolo incantesimo Weasley? - borbottai.

Ron Weasley mi venne davanti e mi guardò con un sorrisetto strafottente. 

- A me sembra proprio che sei immobile come una statua,  Malfoy - disse lui.

Ridacchiai. 

- Davvero pensi di spaventarmi così eh? - ribattei io.

Weasley stava per aprire di nuovo la sua bocca sicuramente per far uscire altre cavolate ma fu fermato dall'arrivo di Granger.

Mi uscí un sorrisetto sulle labbra.

- Ero sicuro che saresti venuta Granger - dissi guardandola.

I suoi occhi incontrarono i miei e poi lei si avvicinò pericolosamente a me.

- Povero illuso.. - sussurrò acida.

Poi mi squadró per bene e fece un sorrisetto divertito.

- Grazie Ronald per averlo bloccato - disse rivolgendosi al suo amico.

Un Cavaliere Improbabile Where stories live. Discover now