[ 001 ] sweet dreams

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capitolo unosweet dreams

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capitolo uno
sweet dreams

capitolo unosweet dreams

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Il ballo in maschera. Quel fanatico giorno in cui io e Sarah ci baciammo per la prima volta. Io ero travestita da cigno nero, lei era vestita da quello bianco, entrammo nel bagno delle donne per terminare il nostro trucco e accadde. Il bacio fu breve e privo di significato, ma fu quello il fatto che scatenò la nostra separazione completa.

La cosa mi ferì tanto da non farmi chiudere gli occhi la notte, difatti io e lei eravamo migliori amiche, e il fatto che lei mi stesse ignorando mi distruggeva. Quest'anno il tema della festa è la piscina e ora lei è fidanzata con tanti nuovi amici, ma si sarà dimenticata completamente di me? Credo di sì.

Ora ero davanti alla villa in cui si sarebbe svolta la festa, davanti alla portiera di una Bugatti rossa di un ragazzo che si era proposto di accompagnarmi alla festa. Oh che morto di figa. "Io vado" sussurrai alzando gli occhi al cielo, dopo essere scappata dal ragazzo che si aspettava una scopata, o qualcosa. Ma io non avevo voglia, volevo solo bere un po' e insultare i ragazzi con le mie amiche. Poche, ma buone.

Non appena mi avvicinai, due mani salde mi avvolsero i fianchi, quando mi girai incontrai lo stesso ragazzo della macchina. Cosa cazzo voleva? Sbuffai e mossi leggermente i fianchi dandogli qualcosa giusto per fargli capire di essere grata, subito la sua mano cominciò a palpeggiarmi il seno. Io scansai la mano con una risata, ma la situazione mi stava facendo innervosire.

"Io vado a prendere da bere" mi inventai una scusa, allontanandomi nuovamente dal maniaco. "vuoi qualcosa?" domandai. Ovviamente non sarei più tornata.

"Si, forse uno di quei drink" rispose innocentemente, io alzai gli occhi al cielo senza farmi vedere e annuii.

Ora ero finalmente libera. Non appena uscii dal campo visivo del ragazzo, corsi a stringere la mia dolcissima Hope tra le braccia. Aveva bevuto un po', glielo sentivo impresso sulla pelle, ma adoravo quando riusciva a mantenere quel leggero equilibrio tra ubriaca e non, la faceva diventare, a mio parere, più dolce e affettuosa. "Come va patata?" domandò, spostandomi i capelli dal viso, con un braccio avvolto attorno al mio collo.

CANDY NACKLACE, sarah cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora