Capitolo 3

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"Acqua in bocca, noi non abbiamo mai visto quel furgone. Non puoi parlarne con nessuno, nemmeno con le tue sorelle"

Io annuisco velocemente e mi affretto a suonare il campanello.

Viene ad aprirci Julie, io saluto tutte distrattamente e corro al piano di sopra a farmi una doccia. Senza preoccuparmi di Josh.

Mi siedo sul piatto doccia e lascio che l'acqua mi scorra addosso, che lavi via tutte le mie paure. Al diavolo il risparmio dell'acqua.

Quando mi sento meglio, mi insapono i capelli e mi risciaquo. Esco dalla doccia e faccio per prendere il phon, ma in quel momento entra Grace. Prende un asciugamano e comincia a frizionarmi i capelli, una volta che ha finito mi fa sedere su uno sgabello e accende il phon.

Comincia ad asciugarmi i capelli, so perchè lo fa. E' sempre stata la mamma a farlo, ecco perchè adesso ha preso il suo posto. Il modo in cui mi accarezza i capelli mentre li asciuga mi fa sentire bene, ma anche triste. Non dovrebbe esserci lei qui a farlo, ma la mamma, che si è lavata le mani di noi e ci ha abbandonate.

Una lacrima silenziosa mi scivola lungo la guancia, Grace la nota e mi abbraccia da dietro. Una volta che ha finito, mi lascia un bacio tra i capelli e mi dice che la cena sarà pronta tra poco.

Io vado in camera per vestirmi, mentre sento Sara che dice a Josh che può andare a lavarsi. Questa casa ha le pareti troppo sottili per i miei gusti.

Mi cambio e mi metto il pigiama, composto da un pantalone lungo e una canotta.

Scendo le scale e mi accovaccio vicino al mio zaino di scuola, lo apro e prendo un pacchetto di sigarette, un accendino e mi infilo una giacchetta.

Apro la porta di casa e mi siedo sullo scalino, prendo una sigaretta dal pacchetto e me l'accendo.

Aspiro una volta, due e tre. La nicotina che mi invade i polmoni mi rilassa. Non mi capita di fumarne una da molto, infatti tra un tiro e un altro ogni tanto tossisco.

La prima l'ho fumata a 15 anni, quando la mamma ha accettato quel lavoro in un'altra città. Attribuisco a lei questo vizio, ma la colpa è soltanto mia, se non mi fossi lasciata tentare quella prima volta, adesso non starei fumando. Potrei smettere quando mi pare, ma non lo faccio, penso che se la mamma tornasse qui lo farei.

"Layla, a tavola!" mi dice Julie.

Mi riscuoto dai miei pensieri, butto il mozzicone a terra, rientro in casa e mi chiudo la porta alle spalle. Mi tolgo la giacca e la metto sull'attaccapanni.

"Faresti meglio a smettere di fumare, basta l'inquinamento a rovinarti i polmoni" mi dice Grace.

Non le do retta e comincio a riempire i vari i piatti con il cibo, aspettando che Josh scenda a mangiare.

Ma la visione di lui che scende le scale, facendo scricchiolare gli scalini di legno, non è quella che mi aspettavo.

"Avete per caso avete una maglietta pesante da prestarmi? Ne ho solo una troppo leggera"

Josh è qui, davanti a me, a petto nudo.
Sento subito le guancie che mi vanno a fuoco e le gambe molli. Se mi riduco così quando lo guardo solamente, sono messa proprio male.

Torno in me e gli dico:

"Dovrei averne una vecchia di papà, vieni con me" e mi dirigo in camera di Grace, che prima apparteneva ai miei genitori.

Appena entro in camera mi scuso per il disordine, Grace può anche essere una persona responsabile e matura, ma odia mettere in ordine.

L'unica persona ordinata di questa casa era papà, Julie ha ripreso da lui. Si può notare da come il suo lato della stanza sia in ordine e quello di Sara un vero casino.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2023 ⏰

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