Lo stomaco di Hermione ebbe un sussulto. Si trattava di una trappola. Victor li aveva traditi.
Tutti e tre presero le bacchette e si fermarono quando l'anziana donna parlò di nuovo.
«Vi stavo aspettando. Forse conoscete mia nipote?», puntò un indice nodoso sulla targhetta della sua scrivania.
Maybus Cooman.
Oh.
Hermione non aveva mai conosciuto una vera veggente. La divinazione a Hogwarts era un mucchio di stronzate e la professoressa Cooman era una truffatrice, ma il Dipartimento dei Misteri era pieno di profezie raccolte nel corso dei secoli. Ovviamente, era possibile prevedere in parte il futuro. Voldemort aveva di certo creduto nella divinazione, così come Silente.
«E io so cosa cercate.» La voce della bibliotecaria gracchiò come i cardini di un vecchio armadio che aveva bisogno di una buona oleata. «Venite con me.»
Maybus girò intorno alla scrivania e si diresse verso gli scaffali. Ignorando completamente il Golden Trio rimasto a bocca aperta.
Non era una trappola.
Hermione espirò lentamente, con il cuore ancora in fibrillazione. Le sue spalle si abbassarono per il sollievo e allentò la presa sulla bacchetta.
Non era una trappola.
Sibilla Cooman era dalla parte di Silente. C'era forse qualche motivo per pensare che sua zia non lo fosse? Hermione lanciò un'occhiata a Harry, che scrollò le spalle, ancora visibilmente scosso. Avevano forse scelta?
Hermione strinse la mano di Ron e il trio seguì cautamente Madama Cooman attraverso il labirinto di libri. La bibliotecaria mormorava tra sé e sé, picchiettando e agitando di tanto in tanto la bacchetta. A ogni tocco e a ogni colpo di bacchetta, i libri si raddrizzavano sugli scaffali, le pergamene e i tomi sparsi tornavano al loro posto e i libri lasciati sbadatamente sul pavimento tornavano al proprio posto, mentre la strega sogghignava con disappunto.
Svoltarono in un altro corridoio e la donna indicò quattro libri sullo scaffale, di dimensioni e stato di conservazione differenti. Uno si intitolava Trattato sugli Horcrux. Gli occhi di Hermione si allargarono e allungò subito la mano per prenderlo. Considerando che quel tipo di magia era così tabù,tanto che Silente non aveva condiviso nemmeno l'unico libro che possedeva a riguardo e Lumacorno era riluttante persino a dire di aver mai discusso l'argomento con Voldemort, rimase scioccata nel vedere un tomo che aveva nel titolo proprio il nome dell'oggetto di cui avevano la necessità di reperire informazioni.
Hermione si rivolse a Maybus.
«Possiamo prenderli?»
L'anziana bibliotecaria annuì. «Non avreste abbastanza tempo per poterli leggere qui.»
Harry prese anche gli altri tre tomi e poi li spinsero tutti e quattro nella borsa di perline di Hermione.
«Signora Cooman», chiamò Ron con voce acuta, scrutando la vecchia. Questo travestimento da famiglia era davvero insolito.
La vecchia lo guardò dall'alto del suo naso adunco.
«Può dirci cosa succederà? Vinceremo?»
Harry e Hermione si tesero. Era una domanda decisamente appropriata. Ovviamente non era un'imbrogliona e poteva vedere il futuro. Sapeva che stavano arrivando e sapeva esattamente di cosa avessero bisogno.
«Il futuro non è scritto.» La bibliotecaria lo fissò con disapprovazione. «Se vi dico quello che so, non farete le medesime scelte e tutto potrebbe cambiare.»

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From Wiltshire with Love | TRADUZIONE
FanfictionHermione convince Draco a fare la spia per l'Ordine e diventa il suo supervisore. Ma quali sono le vere motivazioni di Draco? Difficile dirlo quando lui stesso ancora sta cercando di capirlo... Draco la interruppe prima che lei ripetesse la domanda...