Capitolo Quattordicesimo

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Avendo fatto festa tutta la notte, le due ospiti in casa Myoui si erano addormentate in modo scomposto e l'una sopra l'altra in uno dei letti delle camere inutilizzate, ma nonostante la stanchezza allucinante ed il sonno pesante erano state svegliate da delle urla non troppo lontane, tanto che Sharon era corsa a controllare "che succede? Perché stai urlando così?"

Mina era davanti alla tv e aveva il telefono premuto contro l'orecchio, infatti non l'aveva sentita "non me ne frega niente di quello che ha pensato quella stronza ingrata, non è affatto vero che le ho mancato di rispetto. Questo scandalo è totalmente ingiustificato!"

La bionda, considerata la mancata risposta di sua sorella, si era limitata a guardare la notizia sullo schermo gigante, notando quanto l'ultima ospite fosse stata brava a creare una polemica che non aveva motivo di esistere.

"Sì. Va bene, ma chiamami appena saprai qualcosa" aveva chiuso la chiamata con uno dei suoi assistenti, lanciando il telefono sul divano e strofinandosi le mani sul viso "in sette anni di carriera non mi era mai capitata una cosa simile"

Sharon era ancora intenta a guardare la tv con sguardo assorto "non basterebbe utilizzare le riprese che avete fatto come prova di ciò che dici? Il tuo programma è sempre in diretta e non ci saranno dei tagli che potrebbero far dubitare della tua sincerità"

"È quello che ha detto anche Max, ma a quanto pare conta più l'importanza nella società della verità e quella stronza ha una posizione sociale talmente elevata da farmi passare per una stracciona. Se dovesse mettere di mezzo i soldi sarei rovinata"

"È davvero tanto ricca da farti paura? Non ce la faresti nemmeno se ti prestassi tutti i miei risparmi? Potrei comprarci almeno tre case all'estero e anche qualche macchina"

Mina aveva scosso la testa "non basterebbero e non te li chiederei in nessun caso, è una faccenda che riguarda solo me e metterti in mezzo non si trova nemmeno tra le possibilità"

"Sei sempre troppo onesta, Minari" si stava guardando le mani, notando delle piccole cicatrici ben visibili "ogni tanto dovresti rischiare e metterti in gioco, non puoi farti mettere i piedi in testa da qualcuno solo perché è più ricco di te"

"Concordo con lei, ci sarà sicuramente un modo per risolvere tutto" Chaeyoung le aveva raggiunte da un po', ma aveva preferito non intromettersi fino a quel momento "come funziona la legge qui? Non fare quella faccia, le ho raccontato tutto e sa che non faccio parte di questo mondo"

La persona coinvolta in quel casino si era seduta pesantemente sul divano "si può trasgredire in molti modi, tanto che persino la droga potrebbe essere definita legale, ma se qualcuno di importante dovesse decidere di metterti i bastoni tra le ruote allora stai certa che riuscirà nel suo intento senza troppa fatica"

"A proposito di sballarsi, ne volete un po' per rilassarci?" Sharon si era alzata con un balzo, stiracchiandosi come un gatto davanti agli sguardi confusi delle altre due "non pensavate davvero che la mia allegria fosse dovuta a qualcos'altro?"

Sua sorella maggiore, contrariamente al suo solito, aveva deciso di non rimproverarla "va bene, tanto peggio di così non può andare. Vai a prendere quello che vuoi"

Chaeyoung sembrava scioccata, ma la sua sorpresa era aumentata a dismisura nel momento in cui aveva visto le due sorelle baciarsi per condividere qualsiasi cosa avesse portato la bionda "eh?"

Sharon sembrava particolarmente soddisfatta, tanto da aver fatto un sorrisetto affascinante "era da un sacco di tempo che non ti lasciavi baciare da me, mi era mancato"

"Te lo sei meritato per esserti preoccupata per me" anche lei stava sorridendo allo stesso modo, facendo addirittura scorrere le dita nei suoi capelli "ma temo che dovremo gestire una persona scandalizzata"

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