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|| Felix||

"È passato un mese ormai da quando ho selezionato alcuni di voi per un possibile viaggio con me, in Italia."

Hyunjin stava finalmente per annunciare chi avrebbe portato con lui, davanti a tutta la classe di pittura. Era molto in ansia, riuscire a partire sarebbe stato un sogno. 

"Ci ho pensato molto, i dipinti che mi sono stati consegnati erano davvero ben fatti e avete tutti seguito alla lettera quello che vi avevo chiesto di fare."

Il suo sguardo passò su di me solo per mezzo secondo. Han e Innie erano nelle postazioni vicino a me come al solito, ma ancora non avevamo parlato dal nostro litigio. C'erano stati momenti pesanti, specialmente in stanza,  nessuno aveva fiatato per giorni. Avevo provato a parlare con loro, ma ogni volta mi bloccavo o se ne andavano prima che potessi aprire bocca, così avevo momentaneamente rinunciato.

"Yeji, il suo ritratto mi ha molto colpito, dettagliato e incredibilmente realistico. Certo, visto che le avevo chiesto di dipingere qualcosa che amasse devo supporre che ami molto se stessa, ma è stata in grado di farlmelo percepire."

La ragazza annuì sorridendo dal fondo dalla classe e si girò verso il suo gruppo di amiche soddisfatta che il suo dipinto fosse piaciuto.
Io personalmente, lo avevo trovato molto triste.

"Ryujin, il suo quadro era su un altro livello, c'è un motivo se l'ho selezionata ed è perché dai suoi disegni emerge un immensa sensazione di pace. I suoi quadri fanno riflettere in un modo del tutto nuovo.
"E infine... Lee." Si girò verso di me.

"Non so bene cosa dire del suo lavoro per il semplice fatto che mi ha lasciato senza parole. Non solo l'ho trovato... piacevolmente inaspettato, ma ho potuto capire di più di lei grazie al suo modo di esprimersi che trovo, tra l'altro, incredibilmente simile al mio."

Rimasi immobile ad ascoltare le sue parole, sperando di non sembrare troppo agitato. Notai che Han e Innie mi guardarono per mezzo secondo per poi riportare l'attenzione su Hyunjin e io feci lo stesso incorciando di nuovo i nostri sguardi.

"Ho scelto quindi di portare con me la persona che ritengo meriti maggiormente questa occasione, sperando capiate la mia scelta."

Ci fu una pausa prima che annunciasse il mio nome, e mi immobilizzai dall'emozione. Davvero aveva scelto me? Non stavo sognando? Dalla classe partì un breve applauso e qualcuno venne a congratularsi con me, compresa Ryujin che mi strinse la mano sorridendo.

"Complimenti Felix, trovo che tu sia un grande artista. Hwang ha fatto la scelta migliore."

"Oh, grazie mille, penso lo stesso di te." 
Quindi era vero? Sarei andato in Italia? Tutti iniziarono ad uscire dall'aula per cambiare lezione, quando anche il gruppo che si trovava al fondo mi passò vicino.

"Congratulazioni Felix." Yeji aveva il sorriso stampato in faccia, la voce piena di veleno.
"Grazie."
"Immagino che avrai fatto un splendido lavoro per vincere."
"Si, è quello che spero."
"Certo, uno si aspetterebbe di essere premiato per il proprio talento, e invece..."
Notai che tutti si fermarono ad ascoltare la conversazione, compreso Hyunjin dall'altro lato dell'aula che posò serio lo sguardo su di noi.

"Scusa, cosa vuoi dire?"

"Beh, sicuramente sei bravino, ma è chiaro che te la fai con Hwang." aggiunse guardando le sue amiche.

"Chissà cosa avrai fatto per convincerlo a portarti con lui."

Mi immobilizzai sul posto. Avrei dovuto reagire, dire qualcosa per ribattere la sua affermazione, ma dalla mia bocca non uscì niente, mi limitai a guardarla con gli occhi socchiusi. Avrei voluto strapparle quello stupido sorriso dalla faccia.

"Non fraintendere, lo capisco. Quando uno non ha talento, fa quello che può e beh... è il professor Hwang. Come ci sei riuscito? Uno come te e uno come lui insieme?" Il silenzio si fece sempre più pesante. "Ti invidio quasi."

"Sono onorato che lei pensi questo di me signorina, tuttavia Felix è stato scelto perché il suo dipinto era molto più bello del suo"  Intervenne Hyunjin con voce ferma e le mani nelle tasche dei pantaloni "e lo stesso vale per la sua persona."
"Si immagini una ragazza viziata ed egocentrica in mezzo ad artisti affermati, altrettanto egocentrici." Il suo sguardo era fermo, puntato su di lei, che pian piano si fece sempre più piccola.

"Un disastro."

Sapevo che Han e Innie erano ancora nella stanza , a bocca aperta, proprio come il resto della classe.

"Fortunatamente Felix ha molto più buon senso di lei, anche un senso critico migliore e lo stesso vale per la sua sensibilità. Senza contare che usa l'arte come mezzo di comunicazione, non per elogiare esclusivamente se stesso, come d'altronde, lei fa spesso."

Deglutii.

"Spero che queste motivazioni le bastino per il momento. Se sentirò altre insinuazioni del genere nella mia classe prenderò provvedimenti. Andate."

Uscirono tutti, compresa Yeji che mi diede un'ultima occhiata prima di sparire. Io non sapevo cosa fare, ero ancora confuso, e rimasi in piedi immobile per un po' fino a che l'aula non si svuotò.

"Stai bene?" Mi chiese Hyunjin ancora in piedi nello stesso punto di prima. Annuii non sapendo cos'altro dire.

"Vai allora." Il suo sguardo rimase duro, ma lo distolse da me, portando l'attenzione sulla sua cartellina e iniziando a metterla a posto.

"Felix, vai ho detto."

"Grazie per aver detto quelle cose."

"Non devi ringraziarmi proprio di niente, sono io la causa di quelle affermazioni."

Non sapevo come rispondere perché non avevo idea del perché Yeji avesse detto certe cose. Lo aveva fatto solo per farmi arrabbiare o sospettava davvero di qualcosa?

"Felix, per l'amore del cielo te ne devi andare, vattene. Non peggiorare le cose."

"Ok." Risposi con un filo di voce.

"Me ne vado. Arrivederci."

Uscii dall'aula, trattenendo le lacrime. Avrei voluto urlare dalla rabbia, ma quando mi chiusi la porta alle spalle, Innie era davanti a me, che mi aspettava.

"Innie..." dissi sorpreso.
Lui non mi rispose, si avvicinò a me e mi abbracciò, e senza preavviso mi lasciai andare e iniziai a piangere tra le sue braccia e lui con me.

"Mi sei mancato." Singhiozzai.

"Mi dispiace per quello che ti ha detto Yeji, non te lo meritavi."

"Come sta Han?" Dissi allontanandomi per guardarlo.

"Sta bene Lix, lui ti vuole bene, ma dovreste parlare."

"Hai ragione. Mi dispiace se non vi ho parlato di quello che sta succedendo, ma non ho idea di cosa sia."

"Tieni troppe cose per te stesso Lix, non importa se hai dei dubbi noi ti capiremo. Ma tenendo sempre tutto per te... esploderai.
Quello che è successo oggi, era esattamente quello che avevamo paura potesse succedere."

"Cosa sta succedendo con Hwang?" Mi chiese mentre camminavamo.
"È complicato."
"Felix..."

"Ok, scusa... mi piace. Davvero tanto. Non pensavo fosse così, credevo di ammirarlo e basta, ma ora penso di provare qualcosa e mi sento stupido. So che è sbagliato, che è un problema per entrambi, ma non posso farne a meno."
Innie annuì comprensivo lasciandomi continuare.

"È strano perché ci conosciamo da solo un mese, ma ha cambiato tutto il mio modo di vedere il mondo."

"Non è strano Lix, anche io vi conosco da pochissimo eppure vi voglio bene più di chiunque altro."

"Ma questa non è solo amicizia è..."
Cos'era? Una famiglia?

"Non devi dare per forza un nome alle cose per capirle Lixie."
Innie aveva ragione. Cercavo in tutti modi di trovare una parola che descrivesse i miei sentimenti, ma perché avrei dovuto farlo? Li provavo e basta.

MUSE || HyunlixOnde histórias criam vida. Descubra agora