capitolo 15/ 𝑺𝒐𝒍𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒖𝒊.

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"𝑶𝒏𝒆 𝒍𝒐𝒗𝒆...𝒕𝒘𝒐 𝒎𝒐𝒖𝒕𝒉𝒔
𝑶𝒏𝒆 𝒍𝒐𝒗𝒆...𝒐𝒏𝒆 𝑯𝒐𝒖𝒔𝒆...."

~𝑻𝒉𝒆 𝑵𝒆𝒊𝒈𝒉𝒃𝒐𝒖𝒓𝒉𝒐𝒐𝒅

⚠️TWT: SH⚠️

𝐀𝐊𝐔𝐓𝐀𝐆𝐀𝐖𝐀 𝐏𝐎𝐕

Quindi corro via, sotto la pioggia,
sotto il cielo cupo di Yokoyama, con il cuore che rimboma nella cassa toracica e le mani che tremano, ma non per il freddo.

Cosí mi allontano dalla porta di casa sua.

perchè? Perchè mi sento in colpa? perchè cazzo?! Ho sempre ucciso, sempre sin da quando avevo 14 anni, e ora mi pento, mi pento di ogni vita che ho sottratto, mi pento di ogni goccia di sangue e di ogni lacrima che ho fatto versare.

𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖.

penso che da oggi cambierò, diventerò buono, lascerò la mafia, diventerò un polizziotto magari...

𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖.

Ma quando arrivo davanti alla stazione di polizia mi fermo, realizzo quel che stavo per fare, ovvero consegnarmi alle forze dell'ordine.

Corro via in direzione di casa mia.

entro mi chiudo la porta alle spalle e mi accascio con la schiena su essa.

mi porto le mani sul viso, ormai fradicio, e non a causa della pioggia.

𝐆𝐢𝐧:"Ryu, che succede?"

alzo lo sguardo su mia sorella accucciata davanti a me, lei mi abbraccia.

ma io non riesco a ricambiare, ho paura di toccarla, di farle del male, 𝑑𝑖 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑟𝑙𝑎...

la spingo via e cade indietro a pochi metri da me.

𝐑𝐲𝐮:" allontanati."

dico sottovoce.

𝐆𝐢𝐧:"Ryu, che succede?"

il suo tono non è cambiato, nonostante io le abbia fatto del male, lei mi guarda con un espressione di compassione, il suo sguardo è sempre dolce, proccupato.

mi alzo e corro al piano di sopra con al vista offuscata dalle lacrime, sbaglio stanza.

Mi chiudo la porta alle spalle, ma quando mi accorgo di dove sono cado sulle mie ginocchia.

la sua stanza, la sua camera, dove quella sera l'ho lasciato andare via da me.

L'ho fatto per lui.

𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖.

E ora sono quí a disperarmi, perchè so che mi odia, so che non vuole più avere a che fare con me, so che ha paura di me 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑜 ℎ𝑜 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜.

mi alzo e mi avvicino alla sua scrivania.

su essa qualche foglio accartocciato, un pennino, e una piccola borsetta, con qualche crema, che ha lasciato quí quella sera.

Senza volerlo, la apro, frugo tra le ultime cose che ha lasciato quí, le ultime cose che ha toccato, le ultime cose che hanno il suo profumo.

Sul fondo trovo una lametta da barba, la fisso, forse per un ora o per due, o forse per un eternità.

Quel che penso mi stravolge.

𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜.

Riesco a farmi odiare da tutti. Non merito Atsushi, lui è troppo perfetto per stare con una testa di cazzo come me.

non merito i suoi baci.

non merito di vederlo.

non merito i suoi abbracci.

non merito i suoi lunghi discorsi.

𝐼𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝐴𝑡𝑠𝑢𝑠ℎ𝑖.

Una goccia fugace mi percorre rapidamente la guancia e cade precisa sul mio polso, proprio lí dove ho appena tracciato un segno rosso sangue.

Solo Umani. /Atsushi X AkutagawaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora