Capitolo 2 - Il Risveglio Dei Poteri

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-Alzati dal letto o farai di nuovo tardi per la scuola!-

– Sei il solito ritardatario, nonostante abiti a due passi dalla scuola riesci sempre a fare tardi! – esclamò la mamma di Max.

Max si alzò di colpo e iniziò a vestirsi di tutta fretta. Era in procinto di uscire dalla stanza quando sentì una voce familiare riecheggiare nella sua cameretta.

-Dove vai così di fretta ragazzo, ho una cosa per te, ecco il tuo artefatto – Era Erelin, appena comparso alle sue spalle – Questo è il tuo acchiappasogni, lo strumento che ti permetterà di entrare nei sogni delle altre persone, ed io sarò il tuo istruttore. –

-  Erelin cosa fai a casa mia?! Mia madre potrebbe vederti! – Disse Max.

- Tranquillo ragazzo, nessuno in questo mondo può vedermi, a meno che quel qualcuno non sia in possesso di uno degli acchiappasogni del nostro mondo. A proposito, ognuno di essi ha delle particolari abilità e le abilità sono determinate in base alla personalità del proprio padrone, ed ognuno dei padroni ha il proprio Angelo o Demone istruttore. -

-Fantastico! Quindi quale sarebbe il mio potere?-
-Non ne ho idea ragazzo… lo scopriremo solo provando ad usarli immagino-

-SEI IN RITARDO MAX!- urlò la mamma
-Scusami mamma scendo subito!-

Max afferrò l'acchiappasogni dalle mani di Erelin e lo mise al collo. Era un oggetto bellissimo, con un cerchio intrecciato di fili colorati e piccole piume che pendevano da esso.

- Erelin, cosa succede ora? Come posso attivare il mio potere? - chiese Max, emozionato.

- È semplice, Max. Devi entrare in contatto con il mondo dei sogni e lasciare che il tuo potere si manifesti naturalmente. Quando dormirai stanotte, cerca di essere consapevole del fatto che stai sognando. Sarai in grado di controllare il tuo sogno e scoprire il tuo potere - spiegò Erelin con calma.
 
 Nonostante vivesse a fianco dell'edificio scolastico, sembrava sempre riuscire a fare tardi. Questa volta, purtroppo, la sua sorte non fu diversa.
 

Mentre Max entrava di fretta in classe, il suo sguardo incrociò quello di Sara, una compagna di classe. Era una ragazza bellissima, con lunghi capelli castani e occhi che sembravano brillare di intelligenza. Max non poteva fare a meno di sentire il cuore battere più forte ogni volta che la vedeva
 
Sfortunatamente, il suo sguardo incantato fu interrotto dal professore che con un'espressione severa lo guardò e disse:
 
 

- Max, non è la prima volta che arrivi in ritardo. È ora che tu impari a essere più puntuale. Per questa volta, sarai in punizione durante l'intervallo. - disse il professore con un tono di voce deciso.
 
Max abbassò lo sguardo, sentendo una sensazione di imbarazzo. Sapeva che il suo atteggiamento poco diligente non faceva altro che metterlo nei guai.

Durante l'intervallo, mentre i suoi compagni si godevano il tempo libero, Max fu costretto a restare in classe e fare i compiti per il pomeriggio.  Cercò di concentrarsi, ma la sua mente era altrove.
 
Guardò Sara con la coda dell'occhio, invidiando la libertà di potersi godere l'intervallo. Avrebbe voluto avvicinarsi a lei, parlare con lei e forse riuscire a conoscerla meglio. Ma si sentiva bloccato dalla sua timidezza e dalla paura del rifiuto.
 
Dopo l'intervallo, le lezioni ripresero e Max cercò di seguire attentamente, ma il suo pensiero continuava a vagare verso Sara. Si chiedeva se avesse notato il suo ritardo e cosa pensasse di lui.
 
Quando finalmente suonò la campanella di fine giornata, Max si avvicinò a Sara con un po' di timidezza.
 
- Ciao Sara, scusami per il ritardo di stamattina. Spero che non abbia dato un'immagine negativa di me. - disse Max cercando di nascondere la sua ansia.
 
Sara sorrise gentilmente.
 
- Non preoccuparti, Max. Capita a tutti di fare tardi ogni tanto. Non credo che ciò influisca sulla tua immagine. - rispose Sara con dolcezza.

Max si sentì sollevato e si sentì incoraggiato dal suo atteggiamento amichevole.

- Grazie, Sara. Sei davvero comprensiva. Mi piacerebbe conoscerti meglio, magari possiamo uscire insieme un giorno? - chiese Max speranzoso.

Sara sembrò sorpresa, ma poi il suo sorriso si allargò.

- Sarebbe bello. Mi piacerebbe conoscerti meglio. Stasera hai degli impegni?

-Devi occuparti del mondo dei sogni – disse Erelin.

-Zitto Erelin-

-Come?

-No niente Sara, volevo dire che sono impegnato. Sarà per la prossima volta...-

-Bravo Max, hai degli impegni da rispettare. Ricorda che sei il guardiano dei sogni.

Max si sentiva entusiasta all'idea di poter trascorrere del tempo con Sara, ma sapeva che il suo desiderio di conoscerla meglio andava oltre i confini della realtà. Ma lui poteva andare oltre la realtà, era il guardiano dei sogni, colui che aveva il potere di entrare nei sogni degli altri. Decise dunque di utilizzare questa abilità per scoprire di più su Sara e magari approfondire la loro connessione.

Quella notte, si coricò nel suo letto e chiuse gli occhi, concentrando la sua mente sul volto di Sara. Max sapeva che, nel mondo dei sogni, tutto era possibile.

Poco dopo, si ritrovò in uno scenario onirico, immerso in un paesaggio surreale e incantevole. Era il sogno di Sara, e Max si trovava proprio al centro di esso. Le montagne erano di un verde brillante, i fiori emanavano profumi dolci e l'aria era impregnata di magia.

Max si avventurò nel sogno di Sara, esplorando i suoi pensieri e sentimenti. Scoprì che lei era una ragazza con una grande passione per l'arte. I suoi sogni erano popolati da pennelli, colori e le sue tele erano esposte nelle più grandi gallerie ďarte di tutto il mondo.

Mentre Max esplorava il sogno di Sara, sentì la presenza di qualcun altro. Era Erelin, il suo istruttore, che lo osservava attentamente.

- Max, devi stare attento. Non puoi influenzare troppo i sogni di Sara, devi rispettarne l'integrità. I sogni sono un mondo personale, e come guardiano dei sogni il tuo compito è quello di proteggerli, non di manipolarli. - avvertì Erelin con serietà.

Lui annuì, consapevole del suo ruolo e delle responsabilità che comportava.

Era sul punto di lasciare i sogni di Sara, quando lo scenario cambiò drasticamente. Un oscurità profonda calò tutt'intorno a lui e in lontananza si potevano udire chiaramente dei passi.

-E così un nuovo guardiano è stato eletto

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-E così un nuovo guardiano è stato eletto.. il consiglio non ne sarà contento. Sarà meglio sistemare la situazione prima che tu prenda consapevolezza dei tuoi poteri.

Il Guardiano Dei SogniWhere stories live. Discover now