02. Prologue

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«è colpa tua se è morta!» mi urlava contro, nel frattempo affondava in me con disprezzo, con tutta la forza che aveva in corpo. Non lo guardavo in viso, non volevo guardare le sue mani, il suo corpo, tantomeno i suoi occhi: gli occhi che avrebbero dovuto guardare la propria figlia crescere, e non abusare di lei.
Mi prendeva in malo modo ogni qualvolta che ne aveva bisogno, ogni sera, ogni mattina prima di andare a scuola, ogni pomeriggio dopo il ritorno dall'oratorio. Ovunque, sul divano, sul letto, per terra, nella vasca da bagno. S'insinuava in me come se fossi un oggetto, come se tutto questo fosse una cosa naturale. Non riuscivo a respirare, ne a piangere. Ero a pezzi, distrutta. Una distruzione che mi ha segnata in un modo profondo, difatti questa cicatrice purtroppo rimarrà per sempre, come i ricordi, i ricordi del suo viso, del suo corpo aggrovigliato a me il giorno dopo, delle botte che mi donava anche solo per aver fatto cadere un piatto per sbaglio, delle minacce se mi permettevo di opporre resistenza o di cercare aiuto, e le accuse che mi ha sempre urlato contro, come se fosse colpa mia.
Forse lo è, però.
Se solo quel palloncino non mi fosse scappato dalle mani...
La psiche a volte è appesa ad un filo, indecisa sul da farsi.
«Cascare nel baratro, o spiccare il volo per ottenere un briciolo di felicità?»
Pensavo ogni notte, prima di fare qualcosa che non avrei mai pensato di avere il coraggio di fare.
Ma che mi ha fatto sorridere alla vita e guadagnare un briciolo di speranza.
Per questo sono scappata.
Dopo aver fatto ciò mi sono sentita libera, libera di poter esprimere la mia opinione, libera di poter vivermi la vita.
Ma non appena incontrai lui... tutto è cambiato ancora. La vita è come un libro anche perché dietro ad ogni pagina non si sa mai cosa potrebbe accadere. Un po' come dietro l'angolo di una città.
Non avrei mai pensato di innamorarmi, nemmeno di alcuni occhi azzurri come l'oceano, in cui non perderei nemmeno un secondo a tuffarmici dentro. Nemmeno di un uomo tatuato e ricco. Nemmeno di un'onda travolgente che prende il nome di Wayne Bennett.
Fin ora c'è sempre stata l'alta marea, ed ora?
Tornerà prima o poi quella bassa?

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Angolo scrittore:
Parto col dire che che per ora pubblicherò solamente il prologo, così per darvi una retta su ciò che andrete a leggere. Poi, non appena concluderò la storia che sto scrivendo attualmente, avrà inizio questo nuovo viaggio assieme. Come vi sembra il prologo? a me piace tantissimo. Ecco un po' come ci si trova nella testa della protagonista, ma soprattutto, ecco altri piccoli tasselli del suo passato, l'inizio di tutto. Buona lettura, grazie in anticipo.
E.B.

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