2 . Baci rubati

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-ˋˏ Come baci rubati alle feste ˎˊ-

Vanitas e Noé sedevano su un divanetto in fondo alla sala da ballo, illuminati solo dalla luce di qualche candela, mentre guardavano le coppie danzare nell'area davanti a loro

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Vanitas e Noé sedevano su un divanetto in fondo alla sala da ballo, illuminati solo dalla luce di qualche candela, mentre guardavano le coppie danzare nell'area davanti a loro.

Vanitas sapeva come ci era finito in quella situazione. C'era una festa per i vampiri più importanti o comunque i più benestanti. Tra questi c'era Luca, che aveva invitato Jeanne, che aveva invitato Dominique, che aveva invitato Noé che a sua volta aveva trascinato Vanitas con sé. Lui avrebbe preferito rimanere nella sua camera a leggere.

Sorseggiò un po' dal suo bicchiere di vino, che teneva stratto tra le mani. L'albino accanto a lui invece aveva preso l'ennesimo bicchiere di champagne. Ci stava mettendo una vita a finirlo.

Ma non avevano la testa per pensare ai loro bicchieri. Sulla pista da ballo c'erano Jeanne e Dominique, che dopo aver salutato i due uomini a inizio serata erano scomparse insieme tra la folla. E invece eccole qui, che dondolavano insieme su una dolce melodia del pianoforte, a sussurrarsi parole dolci che diventavano baci leggeri sulle loro labbra.

Stavano insieme da probabilmente 6 mesi. Noé aveva perso il conto già dalla terza settimana.
Era stato abbastanza imprevedibile. Se non si fossero presentate insieme all'hotel per riferire agli altri due della lieta notizia, nessuno avrebbe sospettato di nulla. L'albino aveva visto diverse volte l'amica atteggiarsi in un modo protettivo ed amorevole verso le sue amiche d'infanzia, pensava fosse lo stesso con Jeanne.

L'umano al suo fianco sbuffò sonoramente, bevendo un altro po' di vino.
<<Cosa c'è Vanitas?>> chiese il vampiro, ormai totalmente fuori dai suoi pensieri.

Il corvino continuò a guardare la pista da ballo con una smorfia sul viso. C'era rimasto un po' male dopo aver saputo del fidanzamento delle due donne. Era prevedibile. A Noé in fondo dispiaceva vederlo in quello stato, con l'aria seccata di quando passavano del tempo insieme alle loro amiche e diversi sbuffi che accompagnavano la giornata.

<<Non riesco ancora a realizzarlo>> rispose Vanitas, girandosi il calice tra le mani. <<Ero così sicuro che Jeanne ricambiasse i miei sentimenti. Mentirei se dicessi di non esserci rimasto un po' male. Però è meglio così. Dopotutto, anche se per gli altri la loro relazione è sbagliata, stanno benissimo insieme>>

L'albino si girò a guardare di nuovo le ragazze, che intanto si erano confuse tra la folla. <<Meglio così>> ripeté sottovoce, avvicinando alle labbra il proprio bicchiere.
<<Sì.>> gli rispose il corvino. <<Che poi, come può essere possibile amare una persona come me? Lo sapevo, eppure avevo un briciolo di speranza. Non l'avevo mai provata prima. Ma pensandoci, speranza per cosa? Una ragazza che ricambiasse i miei sentimenti? Patetico. Sono il primo a non volermi fidanzare o affezionare alle persone eppure eccomi qua>> bevve il vino restante nel bicchiere tutto in una volta, sotto lo sguardo triste dell'amico.

Hold on ── Vanoé ✓Where stories live. Discover now