Ti amo

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Aiuto, stavo per morire. I miei occhi erano spalancati, il mio cuore batteva all'impazzata e stava iniziando a fare caldo. Come riesce Sonic a farmi questo effetto?
Volevo rifiutare la richiesta ma le parole non uscivano dalla mia bocca, erano bloccate in gola. Sonic stava diventando impaziente. Afferrò dolcemente la mia mano, mi face alzare dalla sedia e mi trascinò sulla pista da ballo. Eravamo uno di fronte all'altro. Prese le mie mani e le poggiò sulle sue spalle, poi mi prese per la vita e mi avvicinò a lui. Iniziammo a ballare. Sentivo sempre più caldo e probabilmente ero diventato un pomodoro. Cercavo di evitare il contatto visivo, lui invece mi fissava e sorrideva. Potevo sentire su di noi tutti gli occhi della gente e lo sguardo assassino di Amy, mi sentivo a disagio. Provai ad allontanarmi, ma il riccio blu me lo impedì stringendomi ancora di più a lui. Si avvicinò al mio orecchio e sussurò: "Non riesco a spiegare come ogni volta che metto le mie braccia intorno a te mi sento a casa", fece una pausa, potevo sentire il suo respiro caldo su di me, poi continuò: "Sei l'altra metà del mio cuore, ti amo". Udendo quelle parole smisi di fissare il vuoto e lo guardai dritto negli occhi, stupito della sua dichiarazione. Mi sentivo all'interno di un vulcano e i miei occhi erano leggermente umidi. Lui spostò la sua mano sinistra dalla mi vita e mi accarezzò la guancia, avvicinò le sue labbra alle mie ma si fermò di colpo e disse: "Non qui". Mi trascinò via dalla pista, la mia canzone preferita era ormai finita. Mi portò in una delle stanze che Rouge affittava e chiuse la porta a chiave. Venne verso di me e mi baciò. Questa volta ricambiai il bacio. Lo sentii leccarmi il labbro inferiore e sbattere dolcemente la lingua sui miei denti: mi chiedeva di entrare...

Tutta colpa della pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora