❝ 05 ❞

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capitolo cinque — dolore e gioia.

Avery, Bellamy e Charlotte passarono tutta la notte nella caverna. Bellamy fu il primo a svegliarsi e dopo essersi ripreso dal sonno svegliò anche Avery.

"La nebbia è passata?" domandò Avery stiracchiandosi, ma Bellamy alzò le spalle facendo capire che non lo sapeva.

Avery riuscì a rimettersi in piedi goffamente, provò a camminare e constatò che la caviglia le faceva ancora male.

"D'accordo, fammi vedere."

"Sei diventato Clarke?" esordì Avery con il sopracciglio alzato.

In risposta Bellamy alzò le sue di sopracciglia e Avery decise di fare come diceva. Si sedette di nuovo e lasciò che Bellamy le togliesse uno degli anfibi e le controllasse la caviglia.

"Ahia! Fai piano!" si lamentò la ragazza.

"Appena torniamo al campo la farai controllare da qualcuno che se ne intende."

"Sì, signore" fece Avery scherzosamente.

Mentre Bellamy rimuoveva il masso dall'entrata, Avery svegliò Charlotte nel modo più dolce possibile. Quando uscirono dalla grotta la nebbia acida era scomparsa e l'aria era tornata respirabile.

Presto si riunirono al gruppo di Jones. L'unico che mancava era Atom. Si divisero per cercare e Bellamy rimase con Avery per aiutarla a camminare, mentre Charlotte rimaneva sempre vicino a loro.

Avery si era presa un momento per riposare la gamba quando la ragazzina urlò. Lei e Bellamy la raggiunsero all'istante, scoprendo che aveva trovato Atom. E capirono perché aveva urlato: il ragazzo era steso a terra e la sua pelle era rossa e coperta da delle bolle.

"Porca puttana" imprecò Bellamy andandogli incontro.

Avery si girò verso Charlotte vedendola in lacrime e la confortò. Poi si avvicinò anche lei, chinandosi sul ragazzo e poggiando la gamba dolente per terra.

"Uccidimi... Uccidimi..." cercava di dire Atom.

Il resto del gruppo di caccia li raggiunse e poco dopo arrivarono anche Clarke, Finn e Wells. Da ciò che ricordava Avery erano usciti per cercare un'alga che avrebbe potuto salvare Jasper.

Loro tre non fecero domande; avevano passato la notte fuori dunque capire che quello era l'effetto della nebbia acida.

"Jones, tornate al campo" ordinò Avery ai ragazzi, i quali ubbidirono. "Clarke, anche voi. Jasper avrà bisogno di quell'alga."

Clarke fece per ribattere ma lo sguardo implorante di Avery bastò a farla ubbidire.

"Pure tu, Charlotte. Raggiungili" le disse Bellamy senza spostare lo sguardo da Atom.

Si stava dando la colpa, Avery glielo leggeva negli occhi. Era lui che l'aveva chiamato il giorno prima, era lui che poteva salvare.

Charlotte non oppose resistenza, ma prima di andare passò a Bellamy il coltello che lui le aveva dato e gli disse di non avere paura.

"Uccidimi... Bellamy... Ti prego, ti prego" ripeté Atom.

"Bell-"

"Vai con loro."

"Non ti lascio solo."

"Vai."

"No."

Come si poteva aspettare che dopo la notte che avevano passato lo lasciava solo a uccidere per pietà un suo amico? Bellamy non ci sarebbe riuscito e Atom si meritava di smettere di soffrire. Aveva deciso che sarebbe stata lei.

THEIR QUEEN , b. blake¹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora