Terence
«Des! Des!» urlai. Feci due passi in avanti, ma due professoresse mi bloccarono.
«Lasciatemi!» mi divincolai.
«E tu, Terence Devi restare confinato nella sua stanza per una settimana» decretò la preside.
«Voglio essere espulso. Merito anche io la stessa punizione che ha dato a Destiny.» dichiarai energico.
«La sua posizione è diversa da quella di Destiny» obiettó.
«Miss Collins ha ragione. Infatti lo sanno tutti che Destiny ti veniva dietro durante le vacanze estive in Scozia.» si intromise Amanda. Amanda era proprio diabolica. Era riuscita a vendicarsi di me e nello stesso tempo si era liberata di Des.
«Amanda, sei veramente una vipera» la accusai.
«Terence, non deve usare simili espressioni in mia presenza.» mi richiamò la preside.
C'era una grossa sproporzione tra la punizione di Des e quella data a me, e Des neanche lo sapeva.Il mattino dopo mi fiondai nell'ufficio della preside senza neanche bussare. «Non ho capito una cosa. Perché non ha espulso anche me dalla scuola?»
«Esca subito di qui. Le avevo ordinato di restare nella sua stanza» decretò scandalizzata.
«La prego, Miss Collins. Deve rispondere alla mia domanda» la sollecitai.
«Esca immediatamente dal mio ufficio. É contro le regole andare in giro durante il periodo di confinamento» la preside non volle sentire ragioni.
«Per quale motivo non ha espulso anche me dalla scuola? Perché non mi ha confinato come meritavo? E perché non mi ha dato la stessa punizione che ha dato a Destiny?» domandai ancora una volta.
«Perché nel tuo caso non ci sono gli estremi per una simile punizione» affermò infine con voce ferma.
«Per favore. Dica almeno la verità. È per le varie donazioni che mio padre fa alla scuola, non è vero?» la sfidai.
«Ritiri quello che ha appena detto! Io non mi lascio mai influenzare quando prendo una decisione.» gridò scarlatta in volto.
«E allora voglio essere punito come è stata punita Des.» sostenni.
«No, mai.» ribatté categorica.
«Se non vuole fare questo, riconsideri almeno attentamente tutta la faccenda. È stata una trappola. I biglietti sono stati scritti da una persona che vuole deliberatamente farci del male.» la supplicai più calmo.
«Anche se è stato uno stratagemma voi due siete stati sorpresi ieri notte nelle scuderie e questo è assai grave. Non avreste mai dovuto andarci e specialmente la ragazza. Io non posso assolutamente perdonarvi»
«Vedo che è tutto inutile parlare con lei. Mi resta solo una cosa da fare: andare da mio padre e impedire che Destiny sia espulsa.» conclusi.
«Cosa? Andrà dal duca di Granchester?» mi domandò scioccata.
«So che ha una grande influenza presso di voi.» sorrisi compiaciuto.
«Facendo una cosa simile daresti un duro colpo alla reputazione della nostra scuola, e perdipiú all'onore della famiglia Granchester. Non lo dimentichi.» continuò lei.
«Non mi importa niente dell'onore.» affermai.
«Sai meglio di me che devi comportarti sempre in maniera più che corretta e questo nei confronti della sua famiglia. In ogni caso dubito fortemente che il Duca di Granchester voglia intervenire in questa faccenda, che a me non sembra del tutto cristallina. E ora torni nella sua stanza» concluse.Uscii dall'ufficio. Non volevo l'aiuto di mio padre. Lo odiavo tanto. Dovevo trovare un'altra soluzione. Se Des sarebbe stata espulsa dalla scuola, non avrei più potuto vederla. Che cosa potevo fare? Il bacio con Des in Scozia mi aveva frastornato. Non aveva reagito come avrei voluto, ma non me ne pentivo. Era stato fantastico. Non facevo altro che pensare nella mia stanza, quando la porta si spalancò e un Peter infuriato fece irruzione nella mia stanza.
«Sei un vigliacco, Terence! Me la pagherai!» mi sferrò un pugno, tanto forte da fammi cadere vicino alla finestra.
«Fermo Peter! Non fare pazzie» lo fermò il fratello entrando nella mia stanza insieme alle amiche di Des. «Che cosa hai fatto a Des?» urlò.
«Terence, si può sapere perché l'hai fatto? L'hai messa nei guai!» intervenne Patrick più cauto.
«Sei un farabutto! Per quale motivo hai fatto in modo di incontrarti con Des nelle scuderie?» incalzó ancora Peter.
«Smettila Peter! Fare a pugni non serve a niente. Calmati!» lo fermò il fratello.
«Lasciami! È per colpa di questo farabutto se Des viene espulsa dalla scuola» continuò Peter.
«Peter non urlare. Se qualcuno ci trova qui, siamo nei guai anche noi.» gli disse Annie.
«Il signor Andrew andrà su tutte le furie per questa storia e potrebbe revocare l'adozione. Se la butta fuori dalla famiglia dove andrà Des? Dove?» dichiarò Peter serio.
«Può revocare l'adozione?» domandai sconvolto «Io non c'entro niente. Mi dispiace, non sono stato io a mandare il biglietto a Des» confessai.
«Come?» Peter e Patrick mi guardarono sorpresi.
«Qualcuno ha mandato lo stesso biglietto anche a me» lo tirai fuori dalla tasca e glielo porsi.
«Devo parlarti, ti aspetto questa sera alle 23:30 nelle scuderie.» lo lesse Peter «Un momento, questa non è la calligrafia di Destiny. Amanda ha cercato di cambiare la grafia, ma non abbastanza. È di Amanda»
«Cosa? Amanda le ha teso un tranello?» domandò Kriss.
«Amanda è proprio malvagia.» aggiunse Annie.
«Se facciamo vedere questo biglietto a Miss Collins la perdonerà» si intromise Patrick.
«Credete che sia così facile?» intervenni io «Le ho già accennato del biglietto. Per lei non ha nessuna importanza»

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WITH OR WITHOUT YOU
Roman d'amour|COMPLETA| Una sera d'inverno di fine ottocento, Destiny e Annie vengono ritrovate davanti ad un orfanotrofio. Le due bambine diventano inseparabili e vivono insieme per dodici anni, finché Annie viene adottata dalla ricca famiglia Brighton. Des si...