Oil and Water

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Solo poche ore dopo l'attacco terroristico al Consiglio di Piltover, erano iniziati a piovere dal cielo i nomi dei caduti, man mano che i corpi venivano ritrovati senza vita o in condizioni così gravi da non permettere ai medici da campo di salvarli in tempo.

Tra le strade della città, e come eco lontano tra le vie del sottosuolo, si potevano udire quei nomi urlati a gran voce, colmi di dolore e panico per ciò che ne sarebbe stata della promessa pace tanto millantata tra i due mondi opposti:

Shoola, rimasta schiacciata dalle macerie del tetto, caduto sul Consiglio dopo che Jayce Talis aveva aperto uno scudo cinetico per proteggere Mel Medarda dall'esplosivo che era stato lanciato sul Consiglio, deviandolo e facendolo infrangere sul soffitto, causando un crollo indescrivibile.

Bolbok, più corretto dire che il metallo di cui era composto si sciolse e di lui si trovò solo una sfera carbone.

Hoskel, il più anziano consigliere.

E soprattutto, Cassandra Kiramman, la madre di Caitlyn.

Per primi giorni fu il caos a regnare. Piltover chiuse nuovamente il ponte per il sottosuolo e qualsiasi contatto con esso, escludendo ormai l'idea di una pace, restando con il proprio dolore a leccarsi le ferite.

Ma ormai, in tutti i cittadini di Piltover ribolliva il sentimento della vendetta.

Nel sottosuolo, invece, i guerrafondai festeggiavano per l'attacco al potere di Piltover, piangendo la morte di Silco, ma dando il benvenuto al loro nuovo leader, che aveva avuto il coraggio, o la pazzia, di attaccare direttamente coloro che li avevano sempre discriminati, Jinx.

Anche se non tutti avevano intenzione di seguire quella folle ragazza. Questi ultimi, come Sevika, Ekko ed Heimerdinger, erano rimasti nell'ombra, per attendere tempi migliori e cercare appoggio per usurpare il potere della nuova arrivata, benché temuta da tutti.

In poche parole, la ferita Piltover e la nuova, sognante, Nazione di Zaun erano sull'orlo di una guerra civile imminente.

Se si ascoltava attentamente, di notte si poteva sentire il rumore secco e metallico delle armi che venivano forgiate, da parte di entrambe le fazioni, che tramavano nell'oscurità di quelle notti così cariche di odio tanto da rendere difficile anche solo respirare.

Che ne era stato di Vi?

Dopo l'attacco, si era separata da Caitlyn per rincorrere sua sorella, ma ella si era come dissolta nel nulla, difesa ormai dall'intera Zaun, che allo stesso tempo costrinse Vi a scappare dai bassifondi, dalla sua città, perché ormai appartenente al nemico, secondo la visione di Jinx.

Così, bandita dalla sua casa, chiese rifugio a Piltover, dove Jayce la accolse dandole il suo vecchio appartamento, dove abitava quando era solo uno studente. Lo stesso che aveva fatto ricostruire dopo che una piccola ed insolente Vi, insieme a sua sorella ed al suo gruppo di ladruncoli, l'avevano quasi distrutta.

Ma Jayce doveva almeno quello a Vi ora.

Violet solo allora aveva compreso la tragica situazione del Consiglio e il fatto che Caitlyn non fosse più in città. La ragazza, per il dolore della morte di sua madre e di conseguenza i suoi sensi di colpa per non essere riuscita a fermare Jinx, aveva deciso di allontanarsi da tutto e da tutti, convinta anche dall'apprensivo padre, dato l'arrivo imminente della guerra civile, che sua figlia non aveva ancora palesemente le forze di affrontare.

Vi, grazie alle insistenze e pressioni sul padre di Caitlyn, Tobias, di buon cuore, era riuscita a farsi dire, dopo un paio di giorni, dove Caitlyn era fuggita per isolarsi, così si ritrovò a rincorrere ciò che di più caro le era rimasto al mondo.

I Nostri Demoni -Arcane- CaitviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora