Capitolo 7

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Per il resto della settimana non vedo Jess se non quando vado da Luke, ma non mi parla mai.
Mercoledì sera, il giorno in cui tutte le ragazze Gilmore, tranne mia nonna, si riuniscono da Luke per mangiare un hamburger e delle patatine, decide di venire da me e parlarmi: "Vieni un attimo fuori?" io guardo esitante le mie accompagnatrici, le quali mi danno il consenso con uno sguardo "Certo" dopo la mia risposta andiamo fuori "Domani quindi ci vediamo?" "Per le ripetizioni?" annuisce "Sì, a che ora e dove?" "Da me alle 19 va bene?" spero ci sia Luke "C'è Luke?" "No, ha un appuntamento" oddio, dovrò rimanere a casa da sola con lui. Non so se posso farlo. "Quindi?" "Ok" sorride e ripete quello che ho detto per poi rientrare, subito dopo rientro anche io e spiego a mia madre, e a Rory, che l'indomani non avrei mangiato a casa perché sarei stata impegnata con le ripetizioni di Jess.
Quando ormai abbiamo finito e stiamo per uscire Jess mi ferma e mi dice di aspettare un attimo, perciò lascio che le due vadano avanti senza di me. Torna dopo qualche minuto con il libro che stavo leggendo circa una settimana fa "L'hai dimenticato qua la scorsa volta, l'ho riletto e ho cambiato opinione, penso che sia un bel libro" sono contenta che gli sia piaciuto, anche perché è un libro molto interessante ed è uno tra i miei preferiti "Ti ho lasciato i miei pensieri e delle annotazioni sui margini" apro il libro è noto che già dalla prima pagina aveva capito che genere di libro fosse. "Domani porterò un altro libro che casualmente dimenticherò qua, leggilo" detto questo gli sorrido e cerco di raggiungere mia madre e mia sorella che, probabilmente saranno già arrivate a casa.
Il giorno dopo mi alzo un po' più tardi del solito, perché la sera ero rimasta a pensare a che libro avrei portato a Jess.
Dopo aver rifatto il letto vado a farmi una doccia, poi vado a fare colazione. Per la specie di appuntamento di oggi ho scelto una maglia marrone chiaro, pantaloni più scuri delle converse e una giacchetta in jeans.
Non sono sicura del libro che potrei far leggere a Jess, anche perché non so che genere letterario gli piace di più.
Guardo per un po' la libreria fin quando vedo "Le anime morte" di Nikolai Gogol: parla di un funzionario doganale che parte per il nord della Russia con l'intento di convincere i proprietari terrieri che incontra a vendergli numerose anime morte. Non so perché abbia scelto proprio quel libro, ma penso che a lui piacerà.
In casa non c'è nessuno perciò prendo alcuni libri per studiare, siccome a breve avrò una verifica. La scuola è in sciopero per circa due giorni e c'è pure il weekend quindi sono felicissima di poter dormire qualche ora in più al mattino.
Esco fuori di casa e devo dire che c'è un po' di freddino ma non importa.
Oltre ai libri per studiare ho preso anche un libro da leggere e, infatti, lo sto proprio leggendo quando qualcuno mi viene addosso "Oddio scusa, ero così presa dal libro che non ti ho visto" gli dico raccogliendo le cose che mi sono cadute e vedo che si piega e inizia ad aiutarmi, ci rialziamo e noto che è Dean "Oh, ciao Dean!" lo saluto cordiale anche se a me non sta molto simpatico "Ciao Marie" mi sorride e va via. È stato imbarazzante, che non succeda mai più.
Finalmente arrivo al locale di Luke e posso sedermi e bere un potentissimo caffè mentre studio.
Non vedo Jess, forse nella sua scuola non c'è lo sciopero; il tempo che finisco di pensare a questo lo vedo scendere dalle scale spettinato e assonnato, mi fa un cenno con la testa e va subito da Luke che, molto probabilmente, l'aveva svegliato per farsi aiutare quaggiù.
Pochi secondi dopo si allontana da suo zio e viene verso di me, si siede "Eri così emozionata di vedermi che sei venuta per fare le ripetizioni prima?" scoppio a ridere "Mi spiace deluderti ma stavolta sono io quella che deve studiare e, senza una tazza o due di caffè, non riesco. "Ti porto altro caffè allora" gli sorrido e mi rimetto a studiare. Passano circa due ore da quando sto studiando e gli occhi iniziano ad appesantirsi, perciò mi alzo e torno a casa.
Appena arrivo vado a dormire un po'. Sono le cinque quando mi risveglio e mi sento molto meglio rispetto a prima.
Mi faccio una doccia e mi vesto: metto un maglione bianco con sotto una maglia a maniche lunghe dello stesso colore, un jeans e le converse. Mi asciugo i capelli e li pettino per poi mettere un po' di mascara e del burrocacao alla ciliegia.
Si fanno le 18:45 e io mi avvio verso casa di Jess quando arrivo sono le 19 meno cinque circa.
Non rimaniamo nel locale ma andiamo al piano superiore, "Studiamo sul letto o a tavola?" mi rivolge un sorriso innocente e mi tolgo subito dalla testa l'idea di studiare nel letto "A tavola" la scintilla nei suoi occhi si spegne e io mi metto a ridere. Passa una mezz'oretta e noto che Jess non mi ascolta ma continua a fissarmi e quando lo richiamo non mi risponde "Jess" gli ripeto per la seconda volta e lui si sveglia da una specie di trance "Sul letto mi divertivo di più" arrossisco anche se credo di aver interpretato male la sua affermazione e mi alzo, per poi distendermi sul letto a pancia in giù con i libri difronte a me.

Come nei libri // Jess Mariano //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora