❛ ti fidi di me? ❜
❛ come potrei non fidarmi? ❜
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percy jackson and the olympians - book series
❪ percy jackson x fem!oc ❫
book one out of three
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𝑴i svegliai in un letto dell'infermeria, completamente intontita. Sentivo la testa che mi martellava ancora, il braccio che pulsava leggermente, anche se il dolore sembrava sparito quasi del tutto. Feci fatica ad aprire gli occhi e a mettere a fuoco i dintorni. Presto qualche testa si abbassò su di me, fissandomi come si fissano gli animali in uno zoo.
«È sveglia?»
«Si può sapere chi l'ha riempita di così tanta pittura?»
«Le hai curato per bene il braccio? A me sembra ancora tanto pallida»
«Se fate così le togliete l'aria!».
Troppe voci nello stesso momento. Non riuscii a distinguere nessuna di loro. Stavo ancora cercando di mettere a fuoco i volti quando qualcuno mi prese la mano e la strinse.
«Ti senti bene?».
Mi resi conto solo in quel momento di essermi seduta. Una fitta alla testa mi fece chiudere di scatto le palpebre. Una mano si posò sulla mia fronte.
«Non ha la febbre»
«Allora perché sta così? Sicuro di averle dato l'ambrosia?»
«Assomiglia a un lenzuolo accartocciato».
Riconobbi solo l'ultima voce. Henry.
«Non sei divertente, Rosso» borbottai.
«Allora sei sveglia!».
Venni tempestata di domande, voci che mi chiedevano come stessi e mani che mi tastavano certi punti del corpo. Non ci capivo nulla.
«Ok, adesso basta. Mi sembra di essere una bambola di pezza. E mi state toccando un po' troppo, per i miei gusti» sospirai.
«Si, sta bene» disse la voce di Will.
Finalmente riuscii a mettere a fuoco le persone che avevo attorno. Alla mia sinistra, in piedi, c'era Will, con un cipiglio leggermente preoccupato. Subito accanto a lui si stagliavano Clarisse e Henry: lei sembrava preoccupata, ma principale arrabbiata, mentre lui aveva un ghigno divertito. Seduta sul letto ai miei piedi c'era Annabeth, con la mano posata sulla mia caviglia. Alle sue spalle c'era Percy, il volto stranamente ansioso. Sembrava che fosse tornato a respirare solo in quel momento, come se fosse rimasto sott'acqua per troppo tempo - anche se lui riusciva benissimo a respirare lo stesso, in acqua. Infine, seduta su una sedia alla mia destra, c'era Silena, intenta a tenermi la mano.
«Che è successo?» chiesi «Per quanto sono rimasta svenuta?»