CAPITOLO 5

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"Fratello, ti sei deciso finalmente a compiere il grande passo!" esclamò Fabian Cavendish indirizzando lo sguardo verso il lato opposto della stanza, dove c'era Matilda con un gruppo di amiche.

Darrell bevve un sorso di vino, senza assaporarlo, però. Era troppo distratto. Lo mandò giù a forza, sperando che l'alcol lo aiutasse a scaricare un po' la tensione. L'annuncio ufficiale del fidanzamento sarebbe stato fatto di lì a poco.

Da Darrell in persona.

Il padre di Matilda si era offerto di comunicare lui la bella notizia, ma Darrell aveva insistito nel farlo lui. Riteneva che Braxton Wolford avesse già interferito fin troppo nel suo rapporto con Matilda, avendo orchestrato tutto quanto.

D'ora in poi, le cose si faranno a modo suo, specialmente le cose che avevano a che fare con Matilda.

Sebbene sapessero tutti quanti di essere stati invitati ad una festa di fidanzamento, Matilda aveva insistito affinché aspettassero l'arrivo di ogni ospite prima di fare il grande annuncio.

"Dare... Ma hai una faccia... Hai già dei ripensamenti?" chiese Fabian, con tono asciutto. "Non hai detto una parola da quando sono arrivato io qui."

Darrell accennò un sorriso.

"Ripensamenti? No, Fab, non ho alcun ripensamento. Non mi tirerò indietro, non arrivati a questo punto. Wolford non ha ancora firmato tutte le carte. Dopo la cerimonia, ci invierà gli ultimi documenti, dopo di che si procederà con la fusione. Non appena tornerò dalla luna di miele, voglio vedervi... Te, Blake e Santi."

Fabian inarcò un sopracciglio.

"Luna di miele? E tu ci andrai pure in viaggio di nozze?"

"Il fatto che il matrimonio sia parte e condizione di una trattativa d'affari non significa che Matilda non abbia il diritto alla luna di miele e ad un vero matrimonio," mormorò Darrell.

Fabian si strinse nelle spalle.

"Un'idea fantastica, Dare. Tienila tranquilla e felice. Se lei è felice, lo sarà anche il paparino. Lo sai quello che si dice delle figlie e dei papà, no?"

"Non essere idiota, Fab. Matilda è..."

"Matilda è... cosa?" lo stuzzicò Fabian.

"Ascolta, sono sicurissimo lei non sa nulla delle macchinazioni di suo padre. Crede che io le abbia fatto davvero una corte serrata e che la mia proposta di matrimonio sia l'inevitabile coronamento di tanto romanticismo e di un amore che sta andando avanti a gonfie vele. Se non la porterò in viaggio di nozze, inizierà a farsi delle domande... E a tutti quanti sembrerà una cosa troppo strana. Non voglio pettegolezzi su questo matrimonio."

L'amico emise un sommesso brontolio.

"Tutte queste menzogne non porteranno a nulla di buono. Ricordati le mie parole! Tu sei veramente spacciato, amico mio."

"Ti ha mai detto qualcuno oggi spruzzi gioia, felicità e bontà da tutti i porri?! Come sai motivare tu, Fab..."

Fabian alzò le mani in segno di resa.

"Ascolta, Dare, tutto quello che stavo cercando di fare era metterti in guardia. Secondo me, dovresti dire a Matilda tutta la verità... adesso, prima che le cose diventino più serie. A nessuna donna piace essere presa in giro."

"Stai scherzando? Vuoi che mi mandi al diavolo e che l'accordo salti?"

Darrell sospirò, scuotendo la testa. Sapeva che Fabian ne aveva passate di cotte e di crude in passato e non poteva biasimarlo per il suo cinismo. Ma adesso non era nello stato d'animo di ascoltarlo. Non aveva proprio voglia di dargli retta.

UNA PASSIONE INDOMABILE (3 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Where stories live. Discover now