CAPITOLO 10

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Darrell aveva la gola serrata dall'ansia. Fissando il volto tirato e pallido di Matilda, capì che il momento della verità era arrivato, che non poteva continuare a tenerle nascosta la realtà della loro relazione. In fondo, non si era mai illuso di farla franca, di impedire che Matilda venisse a conoscenza di come stavano realmente le cose.

Tutta colpa di Braxton Wolford.

Quel vecchio cocciuto non voleva che la sua preziosa figliola soffrisse, e invece, l'aveva avviata verso la più grande delusione della sua vita. Facendo al contempo passare Darrell per il peggiore bastardo di tutti i tempi. Be', un po' lo era, ma non così tanto come si vedeva negli occhi addolorati di Matilda.

"Darrell, ti ho fatto una domanda..." disse lei con determinazione. "Ti ho chiesto se..."

"Matilda, ho sentito quello che mi hai chiesto..." replicò lui.

"Allora sto aspettando una risposta da parte tua. Preferibilmente sincera se sai cosa vuol dire questa parola. Mi ami o no?" ripeté lei la domanda.

"Ti voglio molto bene, Matilda..." rispose Darrell con un tono molto neutro, estraneo anche alle sue orecchie.

Rabbia e paura infiammarono lo sguardo di Matilda. La sua risposta suonò così assurda e patetica da farlo proprio vomitare, ma non sapeva cos'altro dirle per disinnescare la bomba che stava per esplodere. Doveva aiutarla a calmarsi... Ne aveva passate tante...

"Al diavolo la tua risposta, Darrell! Prendi il tuo 'ti voglio bene' e lavati la testa!" esclamò Matilda. "Sii uomo e dimmi la verità nuda e cruda e smettila di trattarmi con accondiscendenza, come se fossi stupida o cerebrolesa. Detesto le carezzine sulla testa e le frasette dolci per tenermi buona. Ti ho rivolto una semplice domanda. Mi ami o no?"

Lui allargò le narici, prendendo un bel respiro.

"Il fatto è che non sempre la verità è piacevole da ascoltare, Matty. Potresti pentirti di avermela chiesta... Credimi, certe volte non sapere le cose è una benedizione."

Se possibile, Matilda impallidì ancora di più. Gli occhi le diventarono spenti, vuoti, come se le si fosse smorzata una fiamma dentro. Per un attimo, Darrell pensò che avesse rinunciato, che preferisse lasciar perdere. Ma fu solo un'illusione.

"La verità, Darrell," disse lei con un tono quasi spento. "Voglio sapere la verità. Ho bisogno di saperla. Me la devi."

Darrell imprecò leggermente, poi emise un sospiro profondo e si rastrellò i capelli con dita rigide.

"E va bene... No, Matilda, non ti amo. Come ti ho appena detto, ti voglio molto bene, sei una donna speciale e ti rispetto tanto. Ma se vuoi sapere se sono innamorato di te, la risposta è no, non lo sono."

Matilda emise un gemito di dolore, come quella di un animale ferito. Quel suono fu per lui come una coltellata nel cuore.

Dannazione, perché non le ha detto una bugia? Perché non le ha detto di sì?

Molto semplice... Matilda è una donna intelligente. Lo avrebbe guardato negli occhi e avrebbe capito che le stava dicendo una bugia. E non poteva ingannarla ancora... Magari adesso che sapeva la verità, potevano portare avanti questa relazione con più tranquillità e lui poteva smettere di sentirsi come un bastardo di prima classe.

Lei iniziò ad indietreggiare, ma ebbe un capogiro e si sorresse al caminetto. Darrell si proiettò verso di lei, la sorresse per le spalle e la condusse verso il letto, costringendola a sedersi.

Mosse un passo all'indietro e sospirò. Prima che potesse lanciarsi in qualunque discorso, lei trovò il suo sguardo e l'estrema vulnerabilità e dolore che le vide riflesse negli occhi, lo spiazzò ancora di più.

UNA PASSIONE INDOMABILE (3 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Where stories live. Discover now