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Jisung's pov

Finalmente le lezioni erano terminate, volevo solo andare a casa e stendermi sul letto, in modo tale da dimenticare l'accaduto di oggi. Chi si sarebbe mai aspettato che avrei preso coraggio e mi sarei fatto accompagnare dall'infermiera? Nessuno. Ogni volta che qualcuno veniva in mio aiuto e si offriva di portarmi nello studio di lei, io rifiutavo e sopportavo il dolore fino a fine giornata. Però, se dovevo confessarlo, ero stato molto grato a Felix che, in qualche modo, mi aveva convito sul fatto che farsi aiutare non fosse da sfigati, come tendevo spesso a pensare.

Parlando del mio ' aiutante ', il tempo che mi ci volle per preparare lo zaino e prendere la mia giacca, mi ritrovai Felix e altri due ragazzi davanti, che leggendogli la faccia, sembrava che avessero buone intenzioni.

" Ehy, Jisung " Mi salutò Felix, facendo un segno agli altri due di farsi avanti. Il primo aveva i capelli tinti, di un colore simile a quello dello zucchero filato e gli occhi a volpe, invece, il secondo, aveva i capelli castani e il suo sguardo dava l'impressione che fosse un cucciolo.

" Ehy " Ricambiai, mettendo su un sorriso più solare possibile.

" Piacere, noi siamo Jeongin e Seungmin " Si presentarono cercando di sembrare simpatici.

" Piacere, io sono Jisung. Successo qualcosa? Sapete sono un po' di fretta " Confessai, grattandomi leggermente il retro della nuca.

" Oh? Che devi fare? "

" Oggi, io e mio padre ci trasferiamo nella casa della donna che frequenta da sei mesi, quindi devo finire di preparare le valigie e devo aiutarlo a caricare il tutto in macchina " Spiegai con pura tranquillità, notando come un espressione delusa si fosse formata sui loro visi.

" Aish, volevamo invitarti a fare una pizzata per conoscerci meglio, non riesci proprio? " Mi domandò Seungmin con degli occhioni a cui, di solito, non dicevo di no.

Così? Alla cazzo? Wow Jis, stai facendo progressi con la socializzazione

" Nope, mi dispiace, devo pure conoscere il mio fratellastro e quindi mi devo preparare sia mentalmente che fisicamente "

" Serio? Domani, allora, ci racconterai tutto di lui, a partire dal nome, fino ad arrivare al carattere! " Questa iniziativa di Jeongin mi piaceva, era come un passo in più per mostrare il vero me al mondo. Per paura dei troppi giudizi, non ero abituato a raccontare cose sentimentali su di me. Ero uno strano e ne ero a conoscenza, ma non ero mai riuscito a spiegare come fossi veramente, lo dimostravo in alcune situazioni e basta, poi toccava alla gente scegliere se rimanere al mio fianco o meno.

Diciamo che, con i miei compagni, mi ero sempre dimostrato disponibile e socievole, cosa che in parte componeva il mio carattere, ma dentro, dentro, si nascondeva un'altra caratteristica che, per adesso, era meglio non rivelare o sennò sarei stato isolato.

" Ovvio che lo farò, mo' andate a divertirvi in pizzeria, che poi rimanete depressi per tutta la settimana " Parlai, salutandoli e avviandomi verso la via del ritorno che non avrei percorso più a causa del trasloco.

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Il pomeriggio era arrivato ed entro le cinque, saremmo dovuti essere davanti alla casa della nostra nuova famiglia. Mio padre mi aveva detto che erano persone con un patrimonio molto grande, ma che comunque non se ne vantavano troppo e non escludevano quelli che, per svariate ragioni, lo avevano inferiore e questo mi risollevò un po', almeno ero certo che si era trovato la donna giusta su questo campo.

La cosa che mi preoccupava, era il mio fratellastro che, da quanto raccontato, aveva la mia stessa età e frequentava la mia stessa scuola. Da una parte era una buona cosa, perché avremo potuto fare la strada insieme, ma dall'altra temevo che non gli sarei stato proprio ' simpatico ' e che mi avrebbe trattato come uno straccio. Ma, come ben diceva il mio vecchio, non lasciare che le paranoie prendano il controllo della tua mente, quindi per ora mi dovevo concentrare su come buttare in una suitcase un armadio intero e a come vestirmi per l'incontro.

Alla fine optai per indossare degli skinny neri, una maglietta bianca infilata nei jeans, stretti poi con una cintura e con abbinate le mie Jordan preferite. Mi specchiai per dare un check al mio look e l'unica cosa che mancava era una catena d'argento e una seconda passata di correttore per coprire le occhiaie. Corsi in bagno per mettermi quella piccola quantità di trucco e indossai la mia collana, che rendeva il tutto molto più attraente.

" Figliolo! Sei pronto? " Chiese, gridando, mio padre dal piano di sotto.

" Arrivo! " Avvisai, prendendo la sacca e la valigia che, a momenti, raggiungeva il mio peso da quanto pesava.
Con una piccola corsetta, che mi portò a rischiare una favolosa caduta dalle scale, scesi i gradini e, con l'aiuto del uomo che mi aveva cresciuto, portai le ultime robe in macchina per poi entrarci e mettere su un po' di musica per rendere la tensione meno alta.

" Pronto, figliolo? " Domandò mettendo in moto e partendo.

" Mai stato così pronto, Papà "

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Sarà davvero così pronto il nostro Jisung?

Comunque buona sera, il terzo capitolo è stato pubblicato e con questo io vado a ' dormire ' per il bene del mio gatto

Comunque buona sera, il terzo capitolo è stato pubblicato e con questo io vado a ' dormire ' per il bene del mio gatto

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( Dimenticavo di lasciarvi lo stile di Jis, palesemente scelto da me mezza addormentata )
Bye bye

⛓ Kiss me roughly ⛓ MinsungWhere stories live. Discover now