ᴋɪᴍ sᴇᴏᴋᴊɪɴ

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-𝙲𝚎𝚘

𝓲𝓷𝓲𝔃𝓲𝓸

Salve, sono Y/n una ragazza abbastanza particolare.
Sin da piccola mi affascinava il ballo, così iniziai la mia passione, lo strip.
Voi penserete, 'quindi sei una puttana!'
Eh...non propio, o forse.
Sono stata cacciata di casa a causa di questo lavoro, ma senza di questo sarei sotto un ponte.
Infatti guadagno molto, più di quanto debba, perché sono la preferita del capo e mi da il triplo dei soldi guadagnati, come faccio? Facile, mi faccio il mio capo.
È molto semplice perché lui è un uomo all'antica, ha qualche 50 anni minimo però ha un cazzo abbastanza grande.
Il mio lavoro consiste a ballare, sedurre in un palco.
Ma la maggior parte dei clienti sono vecchi e questo è un lato molto negativo...

La mia posizione (quella dove ballo) si trova a centro palco, e chi vuole, paga 285.062₩ (200€) per riservarsi una notte con la sottoscritta e 142.531₩ (100€) per un servizio di un'ora.
Nelle notti/servizi in cui hanno pagato per avermi, non mi sono spinta oltre pompini, baci e palpate.

𝓹𝓸𝒸𝓸 𝒹𝓸𝓹𝓸

È una giornata come le altre, erano passati giorni dal mio 25 esimo compleanno e ancora casa mia era decorata con i palloncini e tutt'altro.
Mi seccavo riordinare, perché non avevo mai tempo, la maggior parte delle ore dormivo e le uniche, quelle notturne, lavoravo allo strip club.
Erano le 2:00 del mattino, mi alzo, e inizio a preparare la borsa con dentro costumi, tacchi e trucchi.
Esco di casa, ovviamente con il pigiama, ed entro in macchina, accendo quest'ultima e mi parto per andare allo strip club.
Appena arrivata, non ci ho messo molto a farmi una doccia, lavarmi i denti e sistemarmi i capelli, ormai quella era casa mia, avevo una stanza tutta per me dove potevo sistemarmi col mio tempo.
Il mio nome falso è Kate, ma tutti i miei clienti mi chiamano Kitty, infatti sulla piattaforma dove risiede il palo c'è scritto di fronte "~The Kitty Of The Pub~".
Esco dalla mia stanza e mi dirigo nell'ufficio del mio capo per informargli di essere arrivata.
Busso alla porta e il mio capo risponde con un flebile 'avanti'.
Entro nel suo ufficio, era molto disordinato rispetto a ieri, tutte scartoffie volatw chissà dove e infine il mio capo seduto sulla scrivania intento a scrivere al computer, probabilmente a rispondere qualche e-mail di lavoro.
"Oh, la mia dolce gattina è arrivata..."
Disse facendo segno di avvicinarmi a lui.
"Tutto apposto a casa?"
"Sì capo, sono venuta qui per informarle di essere arrivata"
Ero vestita con un completo di pizzo nero molto sgambato, composto solo da mutande, la parte superiore era coperta da un corsetto abbastanza scoperto vicino ai capezzoli.
Le calze erano collegate alle mutande grazie ha un filo spesso che copriva la mia intimità.
Correggo per chi non avesse capito, le mutande erano coperte, se quel filo si toglie slegandolo da un fiocco le mutande sbalzano togliendosi.
"Ti ho detto mille volte di chiamarmi Daddy, sai che mi fai impazzire..."
"Scusatemi daddy..."
Lui iniziò a palparmi il sedere, sculacciando almeno 2/3 volte.
"Aspetto che inizi tu piccola..."
Intuii quello che disse e mi abbassai alla cintura dei pantaloni, dato che era seduto, mi facilitava il lavoro.
Tolgo la cintura e apro la zip dei pantaloni, non indossava mutande, cosa che mi faceva schifo, così il suo membro eretto sbalzò come un coniglio.
Presi quest'ultimo e iniziali a leccarlo, il suo punto debole era la punta, quindi mi concentrai su quello.
Succhiai e leccai in continuazione, dando inizio a gemiti da parte del mio capo.
"Brava...continua...a-ah"
Erano le parole che ripeteva sempre.
Continuai a succhiare finché lui rilasciò tutto il liquido seminale dentro la mia bocca.
Mi faceva schifo, molto, ma se dovevo guadagnarmi da vivere dovevo farlo.
Così lo ingoiai.
"Brava gattina, ora vai dai miei clienti, sono impazienti di vederti..."
"Ok, daddy..."
Prima di allontanarmi mi sculacciò un'ultima volta così mi lascio andare.
Il divorzio fa male.

𝙾𝚗𝚎 𝚂𝚑𝚘𝚝 (𝙱𝚃𝚂) 𝚂𝚖𝚞𝚝 𝚘𝚗𝚕𝚢 F.F.Where stories live. Discover now