Capitolo 8

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Song: the less I know the better
by tame impala

<Madelaine ti presento Charles, ma sono sicuro che lo conosci già> afferma Tom, sorrido salutando i tre.

Ci salutiamo tutti, mi presentano Andrea il trainer di Charles mentre Joris che scatta delle foto sul pilota monegasco con l'attore britannico e me.

Charles si allontana per parlare con degli ingegneri, io non riesco a guardare qualcos'altro oltre a lui di spalle, infatti ricevo una gomitata dal mio amico.
Cambio obbiettivo, guardando il mio cellulare, le storie di Instagram di Hailee stanno scoppiando, io non ho voglia di pubblicare nulla per ora.

Un'ombra mi nasconde dal sole che fino a poco fa mi perseguiva - accidenti a me che non ho portato degli occhiali da sole o un berretto, alzo il viso individuando un certo pilota.
<non hai ansia o paura che in questa gara tu non possa arrivare dove vuoi, dicono che tu abbia la maledizione qui, non te ne va una buona quando la tappa è quella del gp di Monaco> affermai tutto d'un fiato senza accorgermene, spalanco gli occhi incredula mettendomi le mani sul viso dall'imbarazzo <scusa io non-> inizio ma vengo interrogata, da lui che mette le sue mani sui miei polsi togliendomi le mani dal viso.

<beh, vado avanti e spero ogni volta di poter migliorare. È vero guidare a casa mi mette un po' di timore ma qui c'è la mia famiglia, i miei amici, la mia casa e devo far felici loro e me stesso grazie alla mia vittoria.> mi spiega in inglese, adoro il suo accento Francese da sfogo che la sua madrelingua sia Francese e che abbia imparato l'inglese da non molto. Abbasso lo sguardo sui miei polsi coperti dalle sue mani, lui le guarda e le toglie subito <scusa non dovevo toccarti> si scusa addolorato.

Sorrido dolcemente <non fa nulla> rimetto il mio telefono nella mia tracolla <tra quanto dovrebbe cominciare la gara?> sistemo la gonna abbassandola, smuovo i capelli e iniziando a giocare con essi davanti al ragazzo.
Alza le maniche guardando il suo orologio, un Richard Mille, non parliamo del prezzo.

<tra circa un'ora e mezzo> afferma gentilmente, lo ringrazio con un sorriso amichevole. <resterò qui con te, sempre se mi vuoi. Vedo che Tom è molto impegnato> lo indica. Tom sta correndo lì e là per fare foto con tutti e di tutto.
Ridiamo contemporaneamente, arrossisco facilmente diventando un pomodoro, come dice mia mamma e lo odio.

<mi farebbe tanto piacere che tu mi faccia compagnia, grazie>

<vieni, ti porto in un posto più tranquillo> mi indica il piano di sotto dove andiamo, cammino un po' incerta, non so come ma ci ritroviamo in un lungo corridoio con porte infinite. Apre una porta ma prima di entrare aspetta che io entri per prima, infatti lo faccio senza fare domande. Credo sia la sua stanza relax, cioè la sua stanza nel box dove c'è: un armadio, un divano con una tv attaccata sul muro, un lettino medico blu e un mini frigorifero per snack e bevande.

<il tuo nome ha un significato?> indaga indicandomi il lettino medico, ma non capisco al volo il significato di questa domanda, quando credo di averlo realizzo salgo nel lettino con molta difficoltà.

<ha due varietà quella inglese e quella francese dell'italiano Maddalena, il nome deriva dal greco biblico "Magdalene" e significa "abitante di Magdala", città a nord di Tiberiade.> non ha un significato specifico...

<sai la Madeline è anche un dolce a forma di conchiglia tipico di Commercy, qui e in Francia e pare debba il suo nome proprio al culto di Santa Maria Maddalena, considerata la prima evangelizzatrice del Paese.> mi informa, io ridacchio e lui mi guarda interrogativo.

Un Amore Non Impossibile (Charles Leclerc)Where stories live. Discover now