Chapter thirty

772 16 36
                                    

Quella mattina mi ero risvegliata molto rilassata, grazie ad Azron, spensi la sveglia e mi stiracchiai assonnata.

Guardai il cuscino alla mia sinistra, quella parte era vuota, ma sentivo ancora il suo profumo.

Afferrai il telefono prima di alzarmi, vidi una notifica da mia madre "Buongiorno tesoro, io e tuo padre siamo usciti con i Wesborg, puoi dormire ancora un po' torneremo verso le 10, ti porterò la colazione" disse e sorrisi ringraziandola.

Mi alzai essendo che erano le 7 decidendo di dedicare del tempo a me stessa, mi feci un bagno caldo per rilassarmi e svegliarmi un po', ascoltai la musica chiudendo gli occhi, si stava così bene!

Mentre mi godevo la bellissima sensazione, dopo un po' cominciai a sentire un respiro al collo e sorrisi di poco pensando fosse Azron, feci finta di niente e lo lasciai fare.

Sentì poi dei baci sotto l'orecchio e abbassarsi lentamente scendendo sempre di più, ma erano diversi da quelli di Azron.

Aprì gli occhi stranita e preoccupata, sentì il mio cuore perdere qualche battito quando dallo specchio davanti a me vidi che c'era il volto di Elia dietro di me, accanto al mio viso.

Spalancai gli occhi inorridita e stavo per urlare ma mi tappò la bocca fortemente facendomi male e mi levò le cuffie con un sorriso inquietante, lo guardai terrorizzata provando a coprire il mio corpo nudo.

"Chi pensavi che fossi? Eh?" disse con tono inquietante e arrabbiato, mi scesero le lacrime sulle guance dalla paura, mi divincolai provando a levargli la mano o per prendere qualcosa e liberarmi ma niente, mi teneva ferma e stretta a lui impedendomi di fare ogni cosa, ma una potevo farla.

Gli morsi la mano facendogli più male possibile.

"Agh merda!" ringhiò tirandola indietro e ne approfittai per strillare più forte che potevo, solo per ritrovarmi di nuovo la sua mano in bocca poco dopo tappandomela nuovamente e con aggressività e ansimai.

"Si vede che non hai le idee chiare, sono io l'uomo con cui devi stare, sei mia Maya, cosa mai ti potrà dare quella guardia orrenda e inutile?!" urlò e provai a prendere la cosa che avevo più vicino a me, un piattino per la saponetta senza che mi vedesse.

"Questa te la perdono, ma se non vuoi che tuo padre scopra del tuo rapporto con quell'idiota di una guardia, ti consiglio di-" la sua mano disgustosa stava scendendo dalla spalla fino al petto e piansi terrificata, non lo lasciai finire che presi il piattino per il sapone e glielo spaccai in testa.

Lui cadde ansimando dal dolore, c'era del sangue, non persi tempo e presi subito l'accappatoio uscendo dalla vasca e coprendomi, corsi via da lì.

"Azron?!" urlai piangendo spaventata, non c'era traccia di lui!
Corsi lungo i corridoi, non c'era anima viva dove erano tutti?

"A-azr-" e non finì che mi scontrai contro qualcuno non appena girai l'angolo, ma prima che potessi cadere venni presa da della braccia possenti e famigliari, lui.

Avvolsi le braccia al suo busto piangendo a dirotto, lui mi esaminò preoccupato a morte, e aveva un'aria molto tesa e scioccata nel vedermi solo in accappatoio, piangendo e urlando il suo nome.

"Che cazzo succede? Cos'hai?!" quasi urlò e mi prese il viso guardandomi in giro in cerca di ferite, "Sei tutta bagnata e, ma cos-"

"L-lui-" singhiozzai e non riuscì a comporre una frase dalla paura, i suoi occhi divennero così scuri, la sua presa su di me aumentò capendo di chi si tratta, "Maya" mi avvertì ringhiando e mi prese il viso a coppa con le mani che gli tremavano così tanto dalla rabbia.

"E-ero nella vasca e-e l-lui-" e piansi sotto shock, lui mi prese e mi condusse in una stanza, si sentiva il suo odore, era la sua, piccola ma ben fatta, chiuse la porta a chiave e mi fece sedere sul letto, si chinò per terra davanti a me e mi strinse le mani.

Assassin's princessWhere stories live. Discover now