23. RAGGIUNGERE L'ALBA

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Era già passata un'ora da quando ci eravamo rinchiusi nell'ufficio per sfuggire agli Orrori. L'aria era densa di silenzio e tensione mentre il professor Wine si adoperava a controllare le ferite di Brandon e curarlo nel miglior modo possibile, mediante l'unico borsone ancora a nostra disposizione. Nessuno aveva avuto il coraggio di dire nulla, poiché ogni parola sarebbe sembrata superflua in quel momento di sofferenza. Eravamo tutti concentrati sul processo, seguendo con il fiato sospeso e sperando che Brandon si riprendesse. Vedere una persona morire era orribile, ma per tutti in quella stanza non era la prima volta.

Il più devastato di tutti era chiaramente suo fratello Peter. Il ragazzo si teneva vicino a Brandon. Accanto a lui c'era Caroline, che gli stringeva la mano con forza, cercando di trasmettergli un po' di sostegno. Nonostante avesse provato a nasconderle per tutto il tempo, le lacrime rigavano il suo viso, segnato da preoccupazione e dolore. Provai a immaginare la sofferenza che Peter stava provando in quel momento, la sensazione di impotenza di fronte alla sofferenza di un fratello amato. Sapevo cosa mi aveva provocato la morte di Leon, ma non si avvicinava al trauma di perdere un membro della propria famiglia. Se avessi perso anche mia sorella, sarei stato solo. Valeva lo stesso per Peter, quindi potei comprendere la lotta interiore che stava affrontando dentro di sé per mantenere la calma e la forza necessaria. Sarah era appoggiata a me, cercando conforto nella mia presenza, e Irina si teneva vicino a lei. In quel momento di incertezza, eravamo tutti uniti, cercando sostegno reciproco per affrontare l'angoscia. Mia sorella si strinse al mio braccio.

«Ti prego, tu non morire» sussurrò teneramente, affondando il volto nella mia felpa. 

Accennai un sorriso, sentendo il calore del nostro legame rafforzarsi. La catastrofe che avevamo affrontato ci aveva uniti in modo profondo e indissolubile, trasformando anche i modi di agire di mia sorella Sarah. In passato, era sempre stata una ragazza ribelle, con una corazza impenetrabile. Le piaceva vestirsi di nero, desiderava farsi tatuaggi, si era tinta e tagliata i capelli da sola, disobbediva alle regole e spesso si faceva sospendere a scuola. Era solo a casa che mostrava la sua vera natura, quella di una ragazza gentile e desiderosa di essere amata.

Il ricordo di quei giorni felici e spensierati affiorò nella mia mente. Ero solo un bambino quando un giorno, mentre giocavamo a casa, Sarah inciampò. Si fece male alla gamba e cominciò a piangere per il dolore. Mia madre corse da lei, accarezzando il suo viso e coccolandola. La guardai mentre si prendeva cura di mia sorella con tanto amore e tenerezza. Allora ero probabilmente geloso del loro legame, volevo essere trattato alla stessa maniera.

Mi avvicinai silenziosamente per lamentarmi.

«Mamma, così la vizi», le dissi con un tono un po' seccato. 

Mia madre sorrise e prese mia sorella in braccio prima di rispondere. 

«È la mia bambina, se non lo faccio adesso crescerete e non potrò più coccolarvi. Tu già sembri così grande.» 

«Ho sei anni.» 

Dopo, mia madre fece cenno di avvicinarmi e finimmo per addormentarci tutti e tre sul divano. Fu in quel momento che capii quanto Sarah avesse bisogno di sostegno e amore, nonostante cercasse di nascondere la sua dolcezza dietro una facciata ribelle. 

Ritornai al presente, guardando mia sorella. 

Ero grato di averla al mio fianco e di poterla sostenere, così come aveva fatto mia madre quel giorno. Il nostro passato e il nostro presente si intrecciavano, donandoci la forza e la determinazione necessarie per affrontare quello che ci attendeva. Avevamo bisogno di trovare un modo per riuscire a fuggire; dopotutto, dovevamo ancora raggiungere Southwark.Nel frattempo, Jean Charles si era ritirato in disparte, visibilmente esausto. Era evidente che anche lui avesse bisogno di un momento di riposo per recuperare le energie. Peter accese il telefono e provò a chiamare Shas, senza ricevere alcuna risposta in cambio. Dopo un'altra mezz'ora, il professore aveva terminato le medicazioni. 

Ourania Falls: The BeginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora