Capitolo 21 - Il Corvo ed il Serpente

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CAPITOLO 21 - Il Corvo ed il Serpente

Nonostante la notte rocambolesca Cat non dormì molto e si svegliò parecchio prima della sveglia. Si ritrovò a poltrire nel suo letto, nella bella camerata dei Corvonero con gli occhi aperti nella penombra dell'alba a guardare verso l'alto; ma Cat non vedeva il baldacchino: vedeva lui, sempre e soltanto lui ad occhi aperti e chiusi, come quando la tua retina, impressa dai raggi solari vede il sole anche ad occhi chiusi.

Le aveva detto che la amava...in quell'inferno che era stata la ricerca dello Scriptorium di Salazar Serpeverde lui le aveva detto che la amava; e lei? In quel momento così drammatico non gli aveva risposto, cosa provava per lui? Chiuse gli occhi e ripensò a quella loro prima avventura nel reparto proibito della biblioteca, alla passeggiata ad Hogsmeade, ai sorrisi e alle battute scambiate nei corridoi, alla sua voce quando le diceva: "ciao piccola", ma soprattutto ripensò a Feldcroft e al loro abbraccio lungo il fiume, e alla voglia sfrenata di baciarsi.

Si, lo amava anche lei. Se lui l'avesse voluta al suo fianco sarebbe stata sua, sua e di nessun altro, e lo avrebbe aiutato a trovare una cura per sua sorella, gli sarebbe stata a fianco in qualsiasi circostanza. Le aveva detto che le avrebbe scritto e lei gli credeva, su questo era abbastanza tranquilla.

La mattinata passò tra le lezioni teoriche e quelle pratiche, Erbologia e Cura delle creature magiche. Stava giusto tornando al castello dai recinti quando una civetta bianca la intercettò e il cuore le balzò in gola: Era una lettera di Sebastian

"Non ho dimenticato le parole che ti ho detto ieri davanti la porta dello Scriptorium. Ho bisogno di parlarti. Vediamoci stasera in biblioteca, è sempre semideserta verso l'ora di cena, quando tutti vanno in sala grande. Là potremmo parlare senza problemi.

Sebastian."

Fu la giornata più lunga della vita di Cattleya, il tramonto sembrava non arrivasse mai, ma poi il cielo iniziò a farsi rosa e gli studenti iniziarono a scendere le scale per raggiungere la sala grande e abbuffarsi dell'ottimo cibo che c'era sempre ad Hogwarts (merito degli elfi domestici).

Cat ovviamente si diresse invece verso la biblioteca, non sarebbe comunque riuscita a mettere in bocca nulla quella sera.

Aprì la porta della biblioteca e notò che Sebastian aveva ragione. Non c'era nessuno, persino la bibliotecaria era scesa a cena.

Iniziò a cercarlo per i corridoi, ma la biblioteca era così ampia... poi lo vide: era al secondo piano, seduto sullo stipite davanti ad una finestra. Aveva indossato la divisa invernale, di lana a quadri verdi e il colore gli faceva risaltare gli occhi, aveva appoggiato la giacca sullo schienale di una sedia e portava solo gilet e camicia. Dalla finestra entrava la luce del tramonto, che dava ai suoi capelli il riflesso delle fiamme rosse. Era bello da stare male.

La vide e forse anche lui pensò le stesse cose di lei perché nel vederla i suoi occhi divennero enormi e dolcissimi. "Ciao piccola."

"Ciao Sebastian" Disse con un soffio di voce, aveva il cuore in gola e riusciva a malapena a parlare.

"Ieri sei stata assolutamente straordinaria, hai salvato la vita a tutti e tre: non so cosa avremmo fatto senza di te" Cat ascoltava in silenzio

"Le cose che ti ho detto sono tutte vere...dalla prima all'ultima. Io sono pazzo di te Cattleya, lo sono sempre stato, fin da quando mi hai sconfitto a lezione dalla Hecat. Sei così e bella forte e coraggiosa, hai una tenacia fuori dal comune e non ti arrendi mai ed in questo siamo simili."

Si avvicinò e le accarezzò una guancia.

"Tu non sai quello che ho provato quel giorno lungo il fiume..."

Ombre di Lui - a Hogwarts Legacy Love StoryOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz