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Narratrice onnisciente

Era una giornata di pioggia, tuoni e vento a Miami e, in particolare in una casa abitata da una famiglia rispettabile e meravigliosa, si trovavano due bambini in preda al panico a causa del temporale al di fuori della loro abitazione.

"Bambini, vi prego, calmatevi, è solo un temporale!" Disse Abeel, loro padre, che cercava di calmarli inutilmente

"Ma io l'ho visto! Ho visto il mostro del film, era lì, dietro le tende!"

Disse allarmato e spaventato il più piccolo dei fratelli, Matthew.

"Si, l'ho visto anch'io! Aveva le enormi ali e le zanne proprio come nel film!"

Sostenne la più grande tra i due, Veronica.

I due bambini si spaventarono quando sentirono un forte rumore provenire dal piano di sotto, un rumore che sembrava come se si fosse appena rotto del vetro, come un bicchiere o...una finestra.

Abeel guardò leggermente più serio e preoccupato verso le scale che portavano al piano di sotto e poi si avvicinò ai bambini e gli sussurrò dolcemente cercando di calmarli

"Bambini miei, ho bisogno che vi nascondiate nell'armadio come quando giocavamo al nascondino ma prima dovrete chiudere la porta a chiave quando uscirò, e soprattutto, non aprite per nessun motivo e non uscite dal vostro nascondiglio almeno che non sentiate la mia voce che vi chiede di aprire la porta, va bene? Ma solo se dico la parola magica."

I bambini annuirono e Matthew andò a nascondersi dentro l'armadio mentre Veronica si avvicinava alla porta insieme a suo padre per fare ciò che lui li aveva detto.

Abeel diedi un bacio sulla fronte alla sua primogenita e fonte di tanta felicità così come il secondo figlio.

Veronica, prima che il padre se ne andasse, gli prese leggermente la mano e lo guardò leggermente preoccupata e spaventata

"Papà, il mostro è venuto a prenderci, non è vero?"

Abeel sospirò leggermente e la guardò dolcemente

"Nessun mostro potrà mai farvi del male fin quando ci sarò io a proteggervi, ok? Probabilmente si tratta solo di qualche ramoscello che avrà spaccato il vetro, niente di che"

Disse Abeel per calmare la figlia e rassicurarla, poi gli diede un'ultimo bacio sulla fronte e andò verso le scale per scendere al piano terra e nel frattempo, Veronica, chiuse la porta e andò a nascondersi dentro l'armadio insieme a suo fratello così come il padre le aveva detto.

Abeel scese al piano terra munito di una mazza da baseball presa prima di scendere, e si diresse verso la fonte del rumore che aveva allarmato sia lui che i suoi figli.

Quando si avvicinò non poté credere ai suoi occhi: si trattava solo di un uccellino che aveva rotto la finestra e che aveva l'ala ferita.

Abeel sospirò leggermente e si abbassò per raccogliere i pezzi di vetro e cercare di curare l'uccellino come meglio poteva senza sapere che dietro di sé si trovava qualcuno: una figura dietro l'angolo dal quale si poteva intravedere solo l'ombra che però Abeel non notò.

Il ragazzo andò a buttare i pezzi di vetro ma si fermò immediatamente quando notò di essere osservato dal buio. La figura uscì rivelando il suo aspetto e, con passo deciso e sicuro, si avvicinò al giovane uomo, non curante di cosa potesse schiacciare, incluso il povero uccellino dall'ala rotta.

"Tu...Non è possibile..." Abeel prese velocemente la mazza in mano e la puntò alla creatura che aveva davanti a sé a pochi metri di distanza.

"Da quanto tempo, giovane umano." Rispose la creatura con voce roca e bassa.

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⏰ Son güncelleme: Oct 16, 2023 ⏰

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