Capitolo 23

922 29 6
                                    

Micciarella's POV
Abbiamo preparato il funerale di Valentina. Anche se sembra impossibile, tutti i ragazzi e le ragazze sono qui in chiesa. Naturalmente c'è la polizia dappertutto. Io non riesco a smettere di piangere. Il prete inizia con la messa. Ascolto ogni singola parola di quello che dice. Fino a ieri non avrei mai pensato di ascoltare una messa; lo faccio solo per lei. Dopo circa una mezz'oretta, arrivano i discorsi e inizia proprio suo padre, Don Salvatore.
<<Valentina era la figlia più piccola. Purtroppo, a differenza degli altri tre, io non l'ho potuta conoscere come si deve. Ho passato con lei solo qualche giorno e non mi sento realizzato come padre. La dovevo insegnare ad andare in bicicletta senza rotelle, la dovevo aiutare con i compiti di matematica in prima elementare, la dovevo aiutare a realizzare i suoi sogni. Io sono ho potuto fare queste cose con lei. Figlia mia, non ho potuto essere un vero padre per te perché non abbiamo avuto tempo, ho cercato di essere la parte migliore di me ma ho fallito, non sono riuscito a proteggerti. Spero che conoscerai i tuoi fratelli Ciro e Pietro e potrai rivedere Veronica, la tua migliore amica. Riposa in pace, amore di papà, in paradiso potrai vivere una vita serena.>>
Qualche lacrima mi riga le guance. Ora è il turno di Rosa.
<<Valentina, è strano il modo in cui abbiamo scoperto di essere sorelle. Non tutti trovano la propria sorella all'IPM per la prima volta. Io ti ho conosciuta e ho passato dei bellissimi momenti insieme a te. Abbiamo condiviso la cella ed è strano dirlo ad alta voce perché, di solito, le sorelle condividono la camera da letto. Avrei voluto condividere molti più momenti insieme a te, avrei voluto romperti le scatole come fa ogni sorella maggiore e poi tu mi avresti ricattata inventato una bugia da dire a papà come fa ogni sorella minore. Mi manchi tantissimo, sorellina. Ora potrai vivere la tua vita insieme a Ciro, Pietro e Veronica. Ti voglio un mondo di bene, riposa in pace.>>
Tutti piangiamo sempre di più, nessuno di noi riesce a trattenersi le lacrime. Ora è il mio turno di fare il discorso.
<<Valentina quando ti ho vista la prima volta mi sono subito perso nei tuoi occhi che potrò rivedere solo nei miei sogni. Tu mi hai reso una persona migliore e ora non so davvero come fare senza di te. Ho letto tutta la lettera che mi hai scritto, te lo dico di nuovo perché ho paura che tu non mi abbia sentito. Sei la ragazza che tutti dovremmo conoscere almeno una volta nella vita. Mi mancherà vederti sorridere e ridere...la tua risata era stupenda. Mi mancherà accarezzarti la guancia e darti la mano incrociando le nostre dita. Io non potrò mai più andare avanti senza di te perché, da quando ti ho conosciuta, ho capito che tu sei la mia unica ragione di vita. Volevo regalarti le stelle ma splendevano nei tuoi occhi. Poi volevo regalarti il cielo ma diventava più sereno quando sorridevi. Allora ho pensato ai pianeti ma ruotavano attorno ai tuoi capelli. A te avrei voluto regalare l'universo intero ma è già ciò che eri. Sappi che non smetterò mai di amarti. Riposa in pace amore mio, ora potrai vivere una vita migliore con Veronica, Ciro e Pietro.>>
Mi sono appena reso conto che è tipo la prima volta che faccio un discorso serio senza dire qualcosa in napoletano. Il prete continua la messa e tutti quanti noi continuiamo a piangere. Quando la messa finisce, mettiamo la tomba in una macchina e, nel silenzio più tombale in assoluto, arriviamo al cimitero. Sotterriamo la tomba di Valentina accanto a quella di Veronica. Leggo l'insegna di quella di Valentina.

Valentina Ricci
29/08/2008-06/08/2023

Aveva solo quindici anni, non è normale che una quindicenne muora per uno sparo. Inizio a piangere ancora di più realizzando, per la seconda volta, che ho davvero perso l'unica persona che ho amato e che mi abbia davvero amato.

My only love-Micciarella Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz