L'ultima prova.

13 3 1
                                    

Simon guardava il soffitto, lo scontro era stato straziante.
Il suo corpo stava morendo di caldo, era tutto sudato.
Il calore nella stanza ha sicuramente aiutato, un dolore così forte alla testa ed un caldo da farsi mancare l'aria non sono due cose che vanno molto d'accordo...Simon è riuscito a vincere per quello.
Il sudore gli cadeva dalla fronte, fineva sul pavimento, bagnandolo.
Il suo respiro affannato e stravolto e i suoi occhi socchiusi ma felici facevano capire che lui fosse stanco, ma contento di aver vinto lo scontro.
La gola era secca, implorava per avere un sorso d'acqua fresca.
Ad un tratto il cuore rallentò, tornò a battere con la solita velocità, le sue mani erano rovinate, le nocche perdevano sangue.
Il collo aveva il segno rosso  delle mani di Wusha, sarebbe passato entro qualche ora.
Simon si alzò, ed andò a vedere come stava Naim.
La persona che stava controllando Naim gli strinse la mano, e gli diede una bottiglia d'acqua fresca.
Simon iniziò a bere.
Naim aveva aperto gli occhi, era anche lui molto sudato.
Si mise subito una mano dietro il collo, gli faceva male.
Si guardò subito intorno preoccupato, ma poi vide Simon...Che gli stava sorridendo.
Il petto di Naim divenne più caldo, sperava di aver capito bene.
Signore: Complimenti per i vostri scontri.
Simon: Finisce di bere. Hai sete?
Naim: Cazzo si! Si alza velocemente e prende la bottiglia a Simon, finendo l'acqua e facendo un grande sollievo dopo aver tolto la bottiglia dalle labbra. Sono svenuto, vero?
Simon: Gli fa si con la testa. Ma non preoccuparti, ho fatto pentire a quel tipo di essere venuto qui.
Naim: come diavolo ha fatto...Il suo potere era l'invisibilità?
Simon: No, mentre lo osservavo ho visto che era un pochino più veloce del normale, ma penso che il suo vero potere fosse non far sentire i suoi passi; contro di te è stato efficace, sei rimasto troppo tempo a pensare alla prossima mossa, ma quando io gli sono andato addosso non aveva molto da fare se non combattere a pugni, Gli fa vedere il pugno, le nocche avevano smesso di sanguinare ma erano ancora rosse. Ovviamente ho vinto io. Sorride.
Naim: E il tipo muscoloso?!
Simon: Avrà mal di testa per un po'.
Naim fece un grande sorriso, era molto felice di essere riuscito a passare anche la seconda prova insieme a Simon.
Aveva paura per come sarebbe stata la terza prova, aveva paura di non riuscire a farcela.
Ora sapeva di poter contare su Simon, ma se anche lui avesse fallito...Sarebbe stato game over.
Ora però non era momento di pensare, non sapeva ancora cosa sarebbe stata la prossima prova.
Congratulazioni.
Avete vinto tutti gli scontri.
Ora potrete procedere alla prossima prova.
Voi siete in due, le vostre prestazioni sono ottime, siete riusciti a vincere lo scontro contro qualcuno che non conoscevate a pieno, ma prima o poi nella vita di un cacciatore verranno delle scelte importanti da fare.
Verrete divisi, e combatterete contro un membro casuale della vostra squadra.
Il sorriso di Naim andò via.
Guardò subito Simon, ma lui stava già guardando da un'altra parte, con un senso di consapevolezza.
Lui lo sapeva già, sapeva già tutto.
È vietato uccidere, far svenire no.
Si può utilizzare il proprio potere, se già sviluppato.
Le mura di fianco a loro si aprono.
Buona fortuna, e ricordate...Non ci si può fidare di nessuno sul campo da battaglia...Nemmeno di se stessi.
Appena finí di parlare Naim chiuse il pugno.
Naim: Tu lo sapevi...
Simon: Naim, io ti ho studiato dal primo momento in cui mi hai parlato.
Naim voleva parlare, ma non ci riusciva.
Simon: Hai detto di voler passare questo esame ad ogni costo, ho fatto in modo che tu superassi questa prova, Si gira ed inizia a camminare  dentro al buco nel muro, ad un tratto si ferma. Allora tu passa questa prova, per me. Pensa, mentre rinizia a camminare. So che puoi farcela.
Naim: Si. Pensa. Ha ragione...Non posso contare sul suo aiuto ogni volta, devo imparare a combattere da solo. Caaazzoo...Perché amo così tanto fare squadra? Inizia a camminare nel buco nel muro e si tira degli schiaffetti sulle guance. Non devi avere pietà per loro Naim! ...Loro non l'avranno per te.
Dopo un minuto di camminata in un tunnel Naim arriva in una stanza buia.
Le luci si accesero improvvisamente, finalmente qua dentro faceva fresco.
Davanti a lui c'era una persona con un vestito tutto nero, incappucciata.
Essa si levò il cappuccio, i capelli neri e corti, gli occhi scuri, era Amur.
Amur: Sospira. Peccato, non hai idea di quanto avrei voluto picchiare uno di quei due fratelli.
Naim: Tira fuori la katana. Beh, se perdi lo scontro probabilmente andrai contro uno di loro.
Amur: Ridacchia. Perché non ci vai tu?
Si dia inizio allo primo scontro dell'ultima prova!
Chi perde, verrà bocciato.
A Naim scende una goccia di sudore dalla guancia, bagnandogli la mano.
Amur: Beh, mi sa che allora qui nessuno andrà contro uno dei due fratelli. Si alza le maniche. mi dispiace, potevi diventare un grande cacciatore.
Naim: Nessuno ha detto che sarai tu a vincere lo scontro.
Amur: Abbassa lo sguardo. Non sai neanche come controllare il tuo potere...Ora capisci perché non parlo a nessuno dei fatti miei? Alza lo sguardo verso Naim e dei fili neri escono dal suo polso, volando velocemente verso il collo di Naim.
Naim riesce a tagliarne una parte, ma continuavano ad uscire.
Decide allora di spostarsi verso la destra ed avvicinarsi allo stesso tempo, ma i fili subito cambiarono direzione.
Naim: Il mio maestro mi ha avvisato su quanto sia pericoloso usarlo! Alza la katana in alto e taglia una parte di fili, che appena finiscono sul pavimento scompaiono.
Amur: Sei molto determinato, Alza anche l'altro braccia e dal suo polso escono altri fili. Vediamo come farai ora.
Naim: Pensa. Merda! Arrivano sia da sinistra che da destra...Che faccio?!
I fili stavano per raggiungerlo, lui allora fece una scivolata passando sotto ad essi, mise le gambe tese e le braccia indietro, dandosi uno slancio e arrivando fino ad Amur, tirandogli due scarpate sul naso.
Essa cadde all'indietro, i fili scomparsero nel momento esatto in cui si mise le mani sul naso.
Naim invece cadde sul terreno, si rialzò velocemente tenendo la katana all'indietro, voleva fare un taglio netto.
Naim era arrivato davanti ad Amur, stava per portare la spada davanti a lui e tagliarla, ma dei fili uscirono dal suo vestito nero, ricoprendo il suo corpo e la katana.
Iniziavano a portarlo verso l'alto, continuavano a salire sul suo corpo, fra poco gli avrebbero ricoperto tutta la faccia, non permettendogli di respirare.
Naim sapeva che Amur non avrebbe potuto ucciderlo...O forse si?
Naim non sapeva che cazzo girasse per la testa di quella, non sapeva un bel niente.
Non sapeva per quale motivo volesse diventare un cacciatore, non sapeva come ha ottenuto il suo potere, l'unica cosa di cui era certo era che lei avrebbe passato l'esame ad ogni costo, proprio come lui...Poteva leggerglielo negli occhi.
I fili di Amur stavano per arrivare al petto.
Cosa posso fare?!
Come mi libero?!
Io devo passare questo esame!
Devo farlo, per tutti!
Questi erano i pensieri che scorrevano nella testa di Naim, nulla accade fino a che Naim non fece un pensiero specifico.
Proteggi i tuoi amati.
Il cuore di Naim iniziò a battere più velocemente, lui chiuse gli occhi, mentre dei fili neri uscivano dal suo collo e gli ricoprivano la faccia.
Amur era tesa, ma sapeva che anche se il suo potere era finalmente uscito allo scoperto Naim non avrebbe saputo come usarlo.
Le nostre armi sono connesse al nostro cuore.
Dentro ognuno di noi si cela un potere, che riesce ad entrare...
              Nella lama della spada.
La spada di Naim iniziò a girare, tagliando tutti i fili che la tenevano.
Iniziò a volare e liberare le mani di Naim, ricoperte dai fili.
Una volta fatto Naim ebbe l'instinto di afferrare la sua katana, nonostante non riuscisse a vederla.
Amur stava per rilasciare altri fili dai suoi polsi, ma tutti i fili attorno al corpo di Naim ormai erano già stati tagliati.
Naim atterrò sul pavimento e prima che Amur potesse fare niente...Aveva già la mano sinistra  tagliata.
Urlò di dolore e cercò di tirare un pugno a Naim, che fece uno scatto verso destra, tagliandole anche l'altra mano.
Amur iniziò a vedere tutto sfocato, e Naim gli tirò un calcio sulla gamba, facendola cadere e puntandogli la katana sulla schiena.
Amur: Tossisce. Ti prego non...Farlo...
Non avere pietà Naim, loro non l'avranno con te.
Non avere pietà.
Non l'avrànno con te.
Non avere pietà.
Non avete pietà.
Uccidila.
Non avere pietà.
Naim si tirò uno schiaffo, e i fili tornarono dentro il suo collo.
Prese un grande respiro, tutta la faccia era sudata.
Tolse subito la katana dalla schiena di Amur, e si guardò le mani, non riuscendo a credere a quello che aveva appena fatto...Quello che l'oscurità gli aveva fatto fare.
Amur: Iniziò a piangere, mentre usciva sangue dai posti in cui fino a qualche secondo fa c'erano le sue mani. Mi arrendo! Singhiozza.
Una persona arriva ed inizia a curare Amur sul posto.
Congratulazioni.
Naim Rosko: Capelli grigi, occhi azzurri, 20 anni, abitante del villaggio del maestro Tomu, ha passato l'esame.
Naim non riusciva ad essere contento, aveva passato l'esame...Rovinando quello di qualcun altro.
C'era bisogno di essere così crudeli?
Amur alla fine stava semplicemente lottando per passare l'esame, proprio come lui.
Si avvicinò ad Amur.
Naim: Mi dispiace. Si alza e inizia a camminare verso l'uscita.
Amur continuava a piangere e pensava. Mi dispiace un cazzo...Le mie mani... Continuò a piangere, non riuscendo piu a pensare.
Naim era uscito dalla stanza, davanti a lui c'erano almeno 50 persone.
Subito si mise a cercare Simon, ma per sbaglio andò a sbattere contro una persona.
Naim: Scusi, non l'ho fatto apposta.
Semika: Non si preoccupi, siamo tutti tesi qui. Trattiene le lacrime.
Naim: T-Tutto bene?
Semika: Oh...Si...Non è nulla. Una lacrima gli scende per la guancia.
Naim: A me sembra qualcosa...
Semika: No è che...Anche se conoscevo quelle persone da poco...Eravamo una grande squadra, tutto qui.
Naim: Sospira. In quanti siete rimasti?
Semika: Eravamo in dodici, siamo rimasti in cinque.
Naim: Strizza gli occhi. Aspetta, 12?
Semika: Si per- Guarda Naim. Aspetta ma tu eri...
Naim: Nella squadra di fianco alla tua.
Semika: Un piccolo sorrisetto gli viene in faccia. Ho detto io di andare ad infastidirvi, che coincidenza...
Naim: Noi abbiamo mandato una vestita tutta di nero per fermarli.
Semika: Oh lo so, quella bastarda voleva lasciare la vostra squadra ed entrare nella nostra.
Naim si pietrificò.
             Non dovevi avere pietà.

i cacciatori di Kioh.Where stories live. Discover now