𝟏𝟗

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| 𝘠𝘰𝘶 𝘣𝘦𝘭𝘰𝘯𝘨 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘮𝘦.


POV: HARPER

Il tempo passato in ospedale mi sembrò infinito, nonostante ciò volevo così tanto che Jack mi venisse a trovare.

Ma non volevo lo scoprisse così.

Non lo vedevo da una settimana e pensavo già di star per impazzire.

Effy, mia sorella, mi disse che lui era passato da casa e non era nelle migliori condizioni.

Mi cercava, voleva che mia sorella gli dicesse la verità ma lei non lo fece.

Non lo fece solo perché io non volevo, adesso stavo dubitando delle mie scelte.

Non volevo che storia mia e di Jack finisse così, l'ultima volta che l'avevo visto gli avevo urlato contro tutto ciò che non si meritava.

Di mezzo c'era anche la scuola, mia sorella informò i professori della mia condizione.

Volevo solo uscire di qui il prima possibile per recuperare tutto.


POV: JACK

Da quel giorno Harper non si fece più vedere, ma non era questo che mi preoccupava.

Mi preoccupava che non fosse a casa, guardai pure alcuni spostamenti di sua sorella.

Notai che usciva di casa la mattina e tornava la sera.

Anche nei giorni in cui aveva il giorno libero a lavoro, anche nei giorni in cui aveva l'università.

Era passata una settimana, una settimana senza di lei.

Non riuscivo a pensarci, non riuscivo a pensarla senza che mi scendessero le lacrime.

«togliti dalla testa quella ragazza, davvero avevi pensato che lei volesse stare con uno come te?» sbottò mio padre, eravamo a tavola e stavamo cenando.

Proprio quella sera arrivò la mia pagella e due materie non erano sufficienti, matematica e scienze.

Nell'ultimo periodo non ero per nulla concentrato, ma non per Harper.

Forse Harper era l'unica persona che mi dava la voglia di mostrare il meglio di me in tutto, senza di lei non riuscivo.

Odiavo mio padre per quello che aveva appena detto.

Mi trattava come se fossi un oggetto.

Io avevo ancora tanti pensieri per la testa, ancora Harper non sapeva cosa era successo tra me e Claire e questa cosa mi uccideva.

Volevo spiegarle tutto, volevo dirle perché l'avevo fatto. Perché le avevo mentito.

«Harper. Il suo nome è Harper» gli risposi indifferente. Non accennai alcun tipo di risposta alla sua domanda, non lo meritava.

«Jack, quella ragazza se n'è andata e non ti ha detto niente perchè ha visto quanto sei strano. Ha visto che non sei un tipo ideale con cui stare» ma che stava dicendo?

𝐎𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞 Donde viven las historias. Descúbrelo ahora