Capitolo 6 (2)- ʀɪᴀᴍᴀʀꜱɪ

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Tra luci spente in un locale
Troppa gente, ci sto male
Penso spesso a cosa hai detto
Forse serve respirare ma
Non so perché
Dentro le mie tasche rimani te
(Tasche, Mara Sattei)

14/06/21

Simone si svegliò di soprassalto, aveva un fortissimo mal di testa e la nausea, si guardò intorno, la camera non era la sua.

Si alzò da quel letto e uscì dalla stanza capendo che era quella di Manuel, perché mai era nella sua stanza?

Voleva sapere che ore fossero, scese in cucina e notò sul tavolo una tazzina di caffè, una scatola di paracetamolo e dei biscotti.

Prese un bicchiere e dell'acqua, si sedette e mangiò a stento un biscotto solo per poter prendere la Tachipirina.

Si sentiva molto stanco come se non avesse dormito, i suoi ricordi erano molto confusi, ricordava poco o nulla.

I suoi pensieri furono interrotti da un suono di accendino che proveniva da fuori, così si alzò lentamente e andò a vedere chi fosse stato, non facendo rumore cercando di rimanere nascosto.

Vide una figura, appoggiata al muro e capì subito chi fosse, gli usciva del lento fumo dalla bocca, sembrava stesse fumando.

A Simone gli apparse in mente un ricordo di ieri sera, era lui e Manuel, in un prato che si baciavano, ma non era un bacio qualsiasi, loro in quel momento avevano sfogato tutti i loro sentimenti repressi.

<<Buongiorno>>
disse il più grande con voce bassa guardandolo, Simone si fermò, non sapeva cosa fare, si iniziò a chiedere mille cose: adesso cos'erano? Vincent lo sapeva? Manuel se lo ricordava?

Una soluzione venne in mente a Simone, doveva dimenticare era semplice, doveva fare finta di niente, così non ci avrebbe più pensato. Lui era ubriaco, lui non voleva assolutamente baciarlo.

<<Giorno>>
rispose Simone, appoggiandosi al muro anche lui, notò la sigaretta accesa ancora in mano del grande.

<<Posso?>>
parlò di nuovo il più piccolo indicano la sigaretta

Manuel lo guardò

<<Si, Manuel fumo, adesso posso?>>
continuò, dato che sapeva cosa stava per chiedergli, Manuel alzando le spalle gli passò la sigaretta.

Simone se la avvicinò alle labbra e ispirò sentendo la gola bruciargli, non fumava da un po', ma ne aveva bisogno.
Rilasciò il fumo dalla bocca e il rimante dal naso.

Manuel rimase incanto, pensò che non poteva essere così bello anche mentre fumava, ma gli rintronò in mente il bacio e staccò subito lo sguardo, doveva sapere cosa ne pensava l'altro ragazzo, perché lui lo avrebbe rifatto.

<<Simone>>
disse il più grande guardandolo fare un altro tiro.

<<C'è qualcosa che non va?>>
chiese il diretto interessato, non lo chiamava mai così quindi si insospettì.

<<Sai cosa hai fatto ieri?>>
parlò di nuovo Manuel, si creò come un blocco nella sua gola.

<<No>>
mentì Simone, non doveva ricordare anche se volava rifarlo

Manuel stanco di quella situazione, prese tutto il coraggio che aveva

<<M'hai baciato, Simone>>
glielo disse, era stata una liberazione stupenda, Manuel face un tiro dalla sigaretta quasi finita e guardò il più piccolo che era concentrato sulle sue labbra.

<<Questo bacio significava qualcosa per te?>>
continuò il più grande, e Simone pensò di dirglielo di dirgli tutto

"Si, Manuel, si, significa eccome, sono pazzo di te, vorrei solo baciarti di nuovo, solo un altra volta, e poi potrai cacciarmi, odiarmi ma fammi provare le tue labbra di nuovo ti prego"

La nostra prossima vita ~ SimuelWhere stories live. Discover now