Parte 7

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Charles's pov

Rientro nei box con il casco ancora in testa e dopo un saluto generale, cammino veloce verso il mio spogliatoio personale.
Solo quando sono dentro, tolgo il casco e lo lancio verso il lettino.

<<Charles dovresti fare le interviste>> mi dice un cauto Andrea.
<<che si fottano>> rispondo in piena rabbia.
<<Prenderai una multa e anche il team>> dice per riportarmi alla realtà.
<<forse non hai capito, non mi interessa>> dico mentre lo guardo e gli scandisco bene le parole per rendergliele più chiare.
Andrea annuisce senza aprire più bocca, lo sa che sono una bomba ad orologeria.

<<Arthur l'ha trovata?>> chiedo e Andrea fa un cenno negativo con la testa.
<<dammi il telefono>> dico allungando la mano verso di lui e poco dopo Andrea mi porge il telefono.
Lo afferro velocemente e inizio a smanettarci sopra freneticamente fino a far partire varie chiamate verso il numero di Aurora .

Grugnisco furioso ogni volta che sento la voce della segreteria, così decido di tempestarla di messaggi.
Poi quando capisco che non c'e niente che posso fare in questo momento, mi lascio andare sedendomi sul letto e portandomi le mani al viso, che stropiccio leggermente.

<<io non lo capisco Andrè, perché?>> gli chiedo ormai frustrato e incapace di dare una spiegazione logica.
<<non lo so Charles>> dice il ragazzo avanti a me interrompendo il suo silenzio.
<<andava tutto così bene, mi ha preso in giro allora?>> dico amareggiato.
<<io non penso, lo sai che non saprebbe prendere in giro neanche una mosca>> risponde Andrea.
<<È passato un'anno Andrea, le persone cambiano e forse l'ha fatto anche lei dopo tutto quello che ha vissuto. La vecchia Aurora non esiste più>> dico fissando un punto avanti a me, immerso nei miei pensieri.

<<andiamo a fare queste benedette interviste>> dico mentre mi alzo di sbotto, cercando di accantonare la situazione, dirigendomi oltre Andrea verso l'aria interviste.

Ad ogni falcata cerco di ritrovare la tranquillità e mettere da parte l'amarezza, cercando di sembrare il più tranquillo possibile e di non far trasparire le mie emozioni, ma dentro il mio corpo sta implodendo mano mano, lasciando solo dell'amaro in bocca e tanta rabbia.

****

Chiudo la valigia cercando di spingere il più possibile le cose dentro, e quando finalmente si chiude mi allontano per ammirare la mia opera.

Questa valigia molto probabilmente esploderà!

Faccio spallucce e la metto per terra portandola verso il soggiorno, quando sento suonare il campanello.

Sarà Andrea che mi ricorda che è tardi.

<<ecco sto arrivando Andrea>> urlo leggermente ma invece di una risposta, il campanello suona ancora.
<<eccomi è inutile che mi metto tutta questa fre....>> dico mentre apro la porta e poso i miei occhi sulla ragazza avanti a me <<Michelle?>>.

<<Ciao Charles, scusa il disturbo è importante>> dice la ragazza ammiccando un sorriso.

Cosa cavolo ci fa lei qua??

Dopo qualche momento di confusione, ritorno in me.
<<ciao Michelle, scusa non mi aspettavo di vederti. Non dovevi essere in America?>> chiedo ancora molto confuso.
<<si, è una questione particolare.. posso entrare o disturbo?>> dice la ragazza in modo gentile.
<<in realtà stavo per uscire, devo prendere l'aereo>> dico mettendo la mano sulla valigia.
<<è una cosa veloce, non ci metterò molto>> dice mentre si intrufola dentro l'atrio dell'appartamento.

Pages 2 || Charles LeclercWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu