capitolo 13

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Dopo che Shyne ebbe finito di parlare, alcuni degli altri insegnanti fecero dei brevi discorsi, specificando dettagli come le date dei vari semestri e i giorni di vacanza. Ci comunicarono che quell'anno iscritti duemilacinquecento studenti, e che c'era una lista d'attesa con oltre il doppio degli ammessi.
La cosa mi spaventò, dato che non avevo idea del perché fossi riuscita ad accedere. Non sapevamo nemmeno quale fosse la mia specie o se avessi dei poteri.

Chrysta: Dunque

Disse Chrysta quando ci alzammo, preparandoci a metterci in fila per andare alle nostre prime lezioni.

Chrysta: Ora sapete quanto studenti ci sono qui dentro

Sbatté le ciglia verso Shila.

Chrysta: O di nuovo non hai sentito?
Shila: Questa volta ho recepito, grazie saputella

Quando arrivammo fuori, c'erano studenti dappertutto. Dovremmo farci strada tra la folla per raggiungere le aule dove si tenevano le mie lezioni mattutine.

Shila: Fondamenti di Magia è un corso pratico, perciò sei in questo quadrante.

Disse Shila, sgomitando per farsi largo tra gli studenti che le stavano tra i piedi.
Era la prima volta che passavo nella sezione di Magia pratica, e rimasi sorpresa nel constatare quanto fosse aperta e ariosa all'interno. Oltrepassammo un mucchio di ambienti diversi. Il primo era un deserto, e potei avvertire il calore solleticarmi la pelle.

Chrysta: Ad alcune creature magiche piace lavorare in condizioni intense. Qui ci sono un deserto e una landa ghiacciata

La landa ghiacciata mi provocò letteralmente i brividi su tutto il corpo, e fremetti nell'attraversarla. Shila e Chrysta si fermarono dall'altra parte del quadrante.

Shila: ecco la tua aula.

Sbirciai dietro l'angolo. La stanza era grande e poco illuminata; c'erano soltanto poche luci soffuse a risplendere in alto.Il terreno era ricoperto da una corteccia marrone scuro e, quando vi salii sopra, lo trovai più spugnoso di quanto mi aspettassi.

Chrysta: La corteccia proviene dall'albero di jujeniat. È originario di Faerie e ha proprietà magiche stupefacenti. Protegge gli studenti dagli incantesimi che vanno storti.

Nella mia testa, Faerie era uno strano mondo mitico che veniva menzionato molto spesso, ma non riuscivo a farmi un'idea chiara di come funzionasse. Più o meno, immaginavo che Faerie si trovasse di fianco alla Terra, ma in una dimensione alternativa. Mi era sempre piaciuto guardare film di supereroi di quindi conoscevo bene la teoria del multiverso. Anche se fino a quel giorno avevo creduto fosse un'invenzione.
Così come i vampiri e le streghe...
Gli studenti ci spinsero ancora più all'interno nella stanza, e i nervi decisero di mettermi sottosopra lo stomaco.

Astrid: Non sono sicura di potercela fare.

Dissi deglutendo a fatica.

Astrid: Voglio dire, ieri mattina pensavo di essere un'umana e che la magia fosse riuscire a lavare, asciugare, piegare e mettere via i vestiti nello stesso giorno. È pazzesco!

Quando incrociai un paglio di austeri occhi verdi, venni invasa dal panico.

Shila: Astrid Andy Rider

Disse Shila con sguardo di rimprovero.

Shila: Ti ho osservata, in un modo o nell'altro, per anni, e non credo ci sia nulla che tu non possa fare.
Astrid: Come fate a conoscere tutti il mio secondo nome?

Chiesi sentendomi immediatamente una stupida. Di tutte le cose su cui avrei potuto concentrarmi...
Mi ignorò.

Shila: Hai lottato contro avversità enormi per sopravvivere. In pratica, ti sei cresciuta da sola. In questo caso non è diverso. Perciò datti una mossa, alza il culo e impara un po' di magia del cazzo.

Astrid: Una Ragazza Soprannaturale - Anno unoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora