Riti vudù

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Questo capitolo non sarà un dialogo, ma non posso non metterlo

Era un mercoledì come tanti, e alle ultime due ore avevamo musica.
Il nostro prof stava facendo tardi, come al solito, ma era normale, a noi andava pure bene il suo ritardo.

Poi però entrò la bidella, la nostra preferita, quella che ci divideva sempre nelle varie classi e che si poteva corrompere facilmente.

"Il prof di musica è impegnato con il preside al momento, stanno facendo cose e non so quanto ci metteranno... mentre lo aspettiamo sto io in classe con voi. Fate i bravi però."

Già a quelle parole partì la ship.

Io e alcuni miei amici seduti vicino a me girammo le sedie per formare un cerchio, alcuni si sedettero per terra, e a turno immaginavamo cosa potessero fare il prof e il preside per metterci così tanto.

Udimmo quello che sembrava quasi un urlo soffocato. Effettivamente la nostra classe era abbastanza vicina all'ufficio del preside.

"Ooo, ci danno dentro" scherzò un Digiagiato.

Il mio migliore amico fischiò, il resto del gruppo scoppiò a ridere.

L'unico dotato di orologio controllo l'ora. "Raga son già passati 35 minuti"
"Eh, si saranno incastrati... questi uomini tutti con il buco del culo troppo stretto..." Rispose il Digiagiato, con tutta la nonchalance del mondo.
"E tu ne sei un esperto?" Lo presi in giro io.

Lui non fece in tempo a trovare una frecciatina per rispondere, perché la bidella ci interruppe: "Ragazzi, ma che fate lì?"
"Riunione di condominio!" Rispondemmo noi in coro.
"Noo, fanno riti sataniciiiii!!!" Esclamò il Casinista, disegnando un pentacolo con il gesso  sul pavimento.

"Io so parlare con i fantasmi!" Si illuminò il mio migliore amico.

Prese un foglio e decretò una parte "Sì" e una parte "No", poi ci poggiò sopra una penna e un'altra in equilibrio su di essa.

"Ehm... allora. Ci senti?" Chiese
La penna in equilibrio si girò fino a indicare la parte "Sì"
"Eeeeee" esultammo in coro.

La bidella uscì.

Iniziammo a tempestare il fantasma della scuola di domande, esultando a ogni sua risposta.

A un certo punto, però, entrò una prof di un'altra classe, incazzata nera, dicendo che dovevamo abbassare la voce perché non riusciva a fare lezione "Vi mando il preside, che oggi è in giro!" Strillò, poi uscì, mandò un'altra bidella a badare a noi e se ne andò, forse dal preside, forse a fare lezione.

La bidella ci suggerì di andare ognuno al suo posto e di fare qualche compito, leggere, ripassare, fare finta di niente.

Il preside non arrivò mai, ma il ricordo di questa giornata resterà per sempre un bel ricordo, da raccontare, magari, ai nostri figli e nipote, facendoci quattro risate.

Il mio Humor QuotidianoWhere stories live. Discover now