Il richiamo dell'oblio🦋

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Capitolo 9

Questo faceva parte delle "grandi cose" che pensavo di ottenere? Starmene chiusa in un bagno era uno dei fantastici vantaggi di quell'assurdo piano? Cominciai a respirare con affanno, era definitivamente una situazione che esulava dal mio controllo, era troppo, stavo diventando paranoica, ogni parola, ogni singolo sguardo mi induceva a pensare che mi avessero scoperto ed era solo l'inizio.

Più sarei andata avanti, e più la situazione sarebbe diventata difficile, ne ero certa, le bugie creavano una rete dove finivi per impigliarti.

Sarebbe stato meglio tornare nella fredda e grigia Londra, e rinchiudermi nella mia prigione dorata, fatta di regole e di aspettative, avrei dovuto accontentarmi solo della boccata d'aria che Ryan mi dava anziché passare le mie giornate a fingere di essere chi non ero, a sentirmi come non mi sentivo, a pensare cose che non pensavo.

Stavo iperventilando, la situazione non stava migliorando con quei pensieri, e la vista cominciò ad offuscarsi, mi appoggiai ad uno dei divisori laterali fatti di legno e mi lasciai scivolare a terra abbracciandomi le ginocchia. Sentivo nelle orecchie il rimbombo del mio cuore, bum bum bum, era così forte da coprire quasi interamente i rumori esterni. Cominciai a vedere dei piccoli puntini neri, colpa della mancanza di ossigeno, l'aria cominciava a scarseggiare, mi agguantai la gola con entrambe le mani, come se quel gesto disperato potesse in qualche modo aiutarmi.

Sentii dei rumori in lontananza, sembravano colpi secchi e anche una voce femminile, ma non riuscivo a cogliere quello che diceva, ero troppo lontana dalla realtà per potermi concentrare su qualcosa che non fosse il richiamo dell'oblio, era una sensazione che avevo quasi dimenticato.

I rumori si fecero più vicini...

"Hey stronza, rimani sveglia! mi sentii strattonare dalle spalle, ma non capivo chi mi stesse parlando, le palpebre erano pesanti, come se fossero state fatte di piombo.

"Cazzo non ti permettere di svenire, cazzo, cazzo! Sei sempre la solita stronza, guarda in che situazione mi hai messa"

Non capivo se era più arrabbiata o preoccupata.

"Che succede?"

"Oh meno male, aiutami scimmione!"

Fu l'ultima cosa che sentii, prima di chiudere definitivamente gli occhi e lasciare il mondo fuori dalla porta, pace, era quello di cui avevo bisogno, almeno per un po'.

Fu l'ultima cosa che sentii, prima di chiudere definitivamente gli occhi e lasciare il mondo fuori dalla porta, pace, era quello di cui avevo bisogno, almeno per un po'

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