Capitolo 11- Dubbi alquanto leciti

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Todoroki si accomoda titubante sulla prima poltroncina che trova all'interno della stanza.

Liscia in modo distratto con le dita, il morbido tessuto fatto di velluto di colore rosso. La stessa tinta padroneggia in ogni angolo dell'ambiente, rendendo il locale simile ad un'enorme pomodoro maturo.

Shotto sbatte le palpebre pensieroso; questa tonalita' deve piacere moltissimo allo stregone.

Il ragazzo sospira stringendosi le mani tra di loro, agitato, cercando di non far trapelare l'ansia che gli sta stritolando lo stomaco.

Kaminari si posiziona tranquillamente alle sue spalle ed in modo teatrale posiziona le sue mani ancora avvolte nei guanti scuri, sopra alla chioma bicolore.

-Pfff – Sbuffa irritato dopo pochi secondi. Con un soffio cerca di spostarsi senza successo, un ciuffo biondo ribelle che gli scende diretto sugli occhi.

-Questi capelli mi continuano ad andare dove non devono, causandomi veramente mooooolto fastidio.

Senti tu, bel ragazzo, potresti aiutarmi a tenerli fermi intanto che faccio questo lavoretto?-

Dichiara rivolto verso la figura di Eijiro. Kirishima si guarda attorno perplesso.

-Stai parlando a me?- Chiede allibito osservandolo serio.

-Non mi sembra che ci siano altri bei ragazzi dentro a questa stanza!- Dichiara perentorio Denki alzando un sopracciglio indispettito e aspettando che lo raggiunga.

Shoto lancia uno sguardo a Katsuki che sta avanzando verso di lui. Il biondo procede fino a posizionarsi davanti a Todoroki. Si ferma quasi a pochi centimetri dal bicolore e allunga il collo per osservare meglio le manovre che sta eseguendo Denki.

Quando si accorge dello sguardo sfacciato su di lui, Bakugo abbassa la testa e scruta curioso Todoroki dall'alto verso il basso. Shoto avverte subito l'imporporarsi delle guance.

Anche il rosso avvampa davanti alle chiare avance dello stregone, ma non pronuncia parola, avvicinandosi solamente in silenzio e tenendogli indietro i capelli chiari.

Sono fini e lucenti, sembrano quasi piccolissimi raggi di sole.

-Oh, adesso ci vedo. Rimani cosi' intanto che faccio quello che devo, per favore –

Kaminari si schiarisce la voce e chiude per alcuni istanti gli occhi dorati, prima di riaprirli e mormorare alcune formule seguite da altre enunciate in lingua strana.

Poi appoggia completamente i palmi sulla testa del bicolore, spingendoli a fondo alla ricerca del pieno contatto.

Quello che adesso sente Todoroki e' .. strano.

Spilli si insinuano all'interno del cervello. Aghi che pungono ogni poro della pelle lasciandola dolorate. Quasi come se fosse infetta. Strappi e lacerazioni che si aprono e si richiudono, come se fossero porte non oliate che scricchiolano sulle guarnizioni arrugginite, cercando di scardinare qualche invisibile ostacolo.

Senza nessun successo.

Shoto stringe forte gli occhi e si muove leggermente sulla seggiola cercando un pochino di sollievo. Si agita da una parte all'altra alla ricerca di un'altra posizione meno ... fastidiosa.

Il ragazzo sta cercando seriamente di rimanere zitto e buono ma il cerchio che gli sta stritolando la testa, lo sta rendendo poco indulgente e pacifico.
Sente quasi la voglia di mettersi ad urlare.

Anche se lui, alla fin fine, e' abituato a ben peggio.

Quest'illuminazione improvvisa lo coglie impreparato...
In che senso lui e' abituato a ben peggio?

BakuTodo - Shadowhunter in MHAWhere stories live. Discover now