Capitolo 12

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"Purtroppo", disse Theo al suo arrivo a Antiche Rune la settimana successiva, "non potrò incontrarvi stasera, o per il resto della settimana, in realtà."

Lei si girò sullo sgabello, girandosi per guardarlo meglio. Il suo viso era tirato, stanco in un modo che parlava di una lunga giornata, non di una notte senza sonno. C'era tensione attorno alla sua bocca e tra le sue sopracciglia, tensione che Theo di solito non sopportava. Lanciò a Malfoy uno sguardo preoccupato da sopra la spalla, solo che lui stava guardando torvo la scrivania. "Cosa c'è che non va?"

Theo la guardò con la coda dell'occhio e morse a denti stretti: "Punizione".

Sul serio? "Per cosa?"

Theo esalò un sospiro, le guance gonfie. "C'è stato un piccolo... incidente."

Draco borbottò qualcosa sottovoce che lei non riuscì a capire, ma in parte suonava terribilmente volgare.

Lei strinse gli occhi. La risposta vaga di Theo - mentre di solito era lui a evitare giri di parole - la fece diffidare. "Che tipo di incidente?"

Theo si mosse a disagio sullo sgabello. "Un quinto anno si stava comportando non proprio bene. L'ho semplicemente spinto, beh, a rimettersi in riga."

Oh, suonava decisamente non buono. "Cosa hai fatto, Theo?"

Draco praticamente ringhiò, la presa sulla penna così stretta che poteva spezzarla che non la guardò. "Niente che non avrei fatto. Avrei fatto di peggio, onestamente."

"Non avresti potuto fare niente, Draco," sibilò Theo. "No, a meno che tu non voglia violare la tua libertà vigilata e finire completamente fottuto. Ti getteranno ad Azkaban in un batter d'occhio se sbagli anche solo un dito e tu lo sai. Ecco perché l'ho gestito io."

"Pensi che non lo sappia?" Draco gettò a terra la sua penna. Scivolò contro il tavolo e atterrò sul pavimento. "Certo che lo so ed è una bella sensazione, lascia che te lo dica, sentirsi come un impotente fottuto."

"Basta!" lei urlò. Diversi studenti nella fila davanti a loro si voltarono, occhi curiosi. Si voltarono rapidamente quando lei li guardò male. Abbassò la voce. "Uno di voi può dirmi cosa è successo?"

Theo sospirò, spostandosi leggermente per fronteggiarla. Si leccò le labbra. "Un quinto anno della tua casa stava facendo dei commenti piuttosto... spiacevoli su di te nel cortile. Gli ho detto che se non smetteva di dire cazzate, avrei fatto in modo che fosse tutto quello che poteva fare. Gli ho dato un giusto avvertimento e tuttavia ho scelto di mantenere la rotta."

Poteva sentire il sangue defluire dal suo viso. "Quindi tu...?"

Theo sorrise sardonico. "Piccola svolta sul buon vecchio slugulus eructo. Starà perfettamente bene dopo una dose di succo di prugna. Somministrato per via rettale, ovviamente, visto che ha la bocca piuttosto occupata. Questo dovrebbe far sparire la maledizione dal suo sistema, altrimenti svanisce in due ore."

"Theodore," sibilò. Il ragazzo avrebbe vomitato... buon dolore. Era stato, beh, ispirato, davvero. Ma sbagliato, per non dire disgustoso. "Non mi preoccuperò di chiederti cosa stessi pensando, perché chiaramente non lo stavi facendo. Santo cielo, avresti potuto farti espellere."

"Beh, non l'ho fatto. Anche se probabilmente devo ringraziare la preside per questo. È lei che... è intervenuta. Ha anche sentito la maggior parte di quello che è successo."

Draco fece schioccare le nocche della mano sinistra e sbuffò. "La McGranitt avrebbe dovuto assegnarti dei punti per non aver mutilato in modo permanente quello stronzo."

Sugar and Spice - InLoveWithForever - TRADUZIONE ITALIANAWhere stories live. Discover now