Capitolo 10: cercando di salvarti

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Lo spazio è imprevedibile.
Certe volte nasconde misteri che non riusciamo proprio a spiegarci, come i buchi neri e il multiverso.

Lo spazio è interessante.
A tal punto da attirare la tua curiosità, fino a spingerti a documentarti come se non ci fosse un domani. Ed è importante capire, conoscere queste cose, se si vuole essere un astronauta.

"Faccio l'astronauta" e la gente ti guarda con quello sguardo perso. Si chiede se sia vero, e poi quando annuisci e glielo confermi, improvvisamente sembrano toccare loro le stelle.

Era quello che aveva passato Leeknow. Anche gli altri, ma Leeknow in modo specifico. La mamma non voleva che facesse l'astronauta. Il papà non lo conosceva affatto.
Però, quando era entrato nella NASA la mamma non aveva aspettato a festeggiare con le sue amiche.
"Mio figlio è un astronauta" diceva. A chiunque si presentasse. E a Leeknow dava fastidio.
Per lui, fare l'astronauta era un lavoro come un altro. Era come fare il medico, l'insegnante. Era solo un lavoro.
Ma la mamma non mancava mai di sottolineare la sua finta gioia per lui.
"Mio figlio andrà in missione" e improvvisamente sembrava essere diventato protagonista di Mission Impossible.

Però, quando diventi un astronauta, dopo anni di preparazione, studi e quello che ne consegue, tutto gli sembrava essere diventato troppo reale. Le stelle nello spazio, i pianeti da esplorare, i buchi neri. Ed ora si cercava di studiare la teoria del multiverso. Ci si facevano domande su tutto. E nel 4078 erano loro quelli al centro di quei progetti.
Ma avevano scelto di rimanere su quel pianeta, alla fine quel progetto non sarebbe stato più portato avanti, fino alla fine.

E tra i fascicoli del progetto, nessuno li aveva avvisati delle minacce di quel pianeta. Della morte che incombeva.
Solo ora sapevano che cosa veramente era quell'energia.

Un energia che scorre in tutti gli esseri viventi del pianeta. Un energia che serve per vivere. In pratica, il nostro ATP.
Senza quella energia, nemmeno i processi di respirazione cellulare erano possibili.
Ma nessuno sarebbe mai sopravvissuto lontano anni e anni luce dal pianeta.

Inoltre, non erano stati avvisati del cambiamento anomalo del pianeta. Il deserto che avanzava, la vegetazione che moriva. Non avevano saputo nulla.

Ed ora incombeva un altro problema. Stavolta però non era qualcosa che potevano risolvere. E nemmeno prevedere.
Era una missione di 6 mesi. Ne erano passati solo 2, stava iniziando il terzo. E forse, quella non sarebbe stata l'ultima volta.

I dinosauri sono stati spazzati via da un meteorite. E non sappiamo se, per la verità, era solo uno. Più probabile fosse una pioggia di meteoriti.
Ed era la stessa cosa che stava accadendo su quel pianeta. E non era nemmeno la prima volta.

-Avviene periodicamente- disse Felix, quando Hyunjin si accorse delle anomalie delle lune.
-JK1 e JK2 non hanno un orbita precisa. E questo lo sapevamo dai documenti. Ma ci avevano detto che non avrebbe interferito con quella del pianeta.-
-Beh, si sbagliavano- Felix gli era proprio affianco, mentre Hyunjin, Changbin, Bangchan e Seungmin analizzavano di nuovo i documenti.
-Hanno omesso troppe cose. Siamo partiti per una missione suicida.- disse poi Changbin, che si dovette sedere per l'ansia che gli stava salendo.
Poi Bangchan chiese a Felix -Ogni quanto l'orbita delle lune influenza quella del pianeta?-
-Ogni 10 anni. Questa è la seconda volta che io e Jisung viviamo questo momento-
-E ora dov'è Jisung?-
Felix scosse la testa -Da quando è successa quella cosa con Leeknow, Jisung rimane sempre da solo. Non si parlano. E non parla nemmeno con voi. -
Seungmin non sapeva nulla -Che cosa è successo?-
Così Felix iniziò a raccontare.

-Due settimane fa, Jisung e Leeknow sono andati assieme in quel posto, nella Valle, per far acquisire l'energia a Leeknow. A quanto pare, il loro legame da anime gemelle si è creato. E si sono baciati. Quando un Ocariano si bacia con la sua anima gemella, nasce in lui un altro desiderio: quello di procreare. Credo che Jisung stia semplicemente cercando di nasconderlo a Leeknow...-
Poi, fu changbin a rispondere -Leeknow da quel giorno non è più lo stesso. Soprattutto da quando Jisung è scomparso dalla sua quotidianità. Dice sempre di volerlo vedere, ma ogni volta ci ripensa e dice che è meglio così. Se continua a nascondersi...lo perderà-
Ci fu qualche secondo di silenzio.
-Lo avviserò quando voi avrete trovato la soluzione per sopravvivere alla pioggia di asteroidi.-

Tutti annuirono e si misero a fare vari calcoli.
-Dovrebbe avvenire tra due giorni. Abbiamo tempo per arrivare alla navicella e risalire nello spazio, momentaneamente...- disse Bangchan.
-...domani prepareremo tutto quello ci serve e voleremo fuori dall'orbita delle lune e del pianeta quanto basta per sopravvivere. Avvisiamo la stazione centrale per stasera.-
Poi Seungmin guardò Felix -E voi?-
-Noi potremmo rimanere qui sul pianeta. Cercheremo di trovare un riparo-
Leeknow, che era rimasto sull'uscio del laboratorio, entrò e disse -No. Voi verrete con noi. Non ci allontaneremo molto dal pianeta. Non sentirete nulla.-
Felix alzò gli occhi al cielo -Jisung non sarebbe d'accordo -
-Non mi interessa se è d'accordo o meno. Avvisalo che noi partiamo.-
-Vuoi che venga con noi? Ti dico dov'è e ci parli tu! Questa farsa tra di voi deve finire.- disse spazientito Felix.

Il fatto era che Jisung non smetteva mai di parlare di Leeknow. Nemmeno per un attimo. Diceva che gli mancava e che voleva stare con lui, ma che aveva paura ora che entrambi sapevano che cosa sentivano l'uno per l'altro.

-Tu sai dov'è?-
-Ovvio che so dov'è, non ci separeremo mai...-
-Perchè non me lo hai detto prima?- Leeknow aveva leggermente alzato il tono.
-Perchè Jisung mi aveva vietato di dirtelo. Me lo ha fatto giurare. Ora come ora ho infranto una promessa-
-Digli che ti ho costretto. Non voglio essere la causa della fine della vostra amicizia-
-Glielo avrei detto lo stesso. Anche senza che tu me lo dicessi.-
Leeknow gli lanciò un occhiataccia.
-Ti porto da lui.- disse Felix -Dobbiamo iniziare a prepararci. Io e Jisung non sappiamo se questo possa provocarci qualche cosa.-

Dopo una mezz'ora di camminata, Leeknow e Felix avevano raggiunto il punto in cui Jisung si nascondeva. All'Interno di una radura.
-Jisung, sono io- jisung uscì da una grotta poco lontano dalla radura.
Non ci volle molto prima che vide Leeknow.
-Che ci fa Leeknow qui?-
-Chiedilo direttamente a lui-
Si girò verso Leeknow.
-Non dovevi venire qui-
Ma Leeknow era determinato.
-Tra due giorni, ci sarà una pioggia di asteroidi. Noi partiamo per uscire dalle orbite delle lune e del pianeta-
Jisung cambiò completamente espressione -La situazione peggiora ogni giorno di più.-
-Lo so, Jisung...ma abbiamo pensato di farvi venire con noi per...-
-È fuori discussione. Non possiamo sopravvivere lontano dal pianeta.-
Felix gli mise una mano sulla spalla, poi disse -Jisung, questa è la seconda volta che affrontiamo questo casino. E la prima volta ce la siamo scampata solo perché il pianeta era ancora intatto... più o meno-
-Ce la caveremo anche stavolta-
-No- Leeknow gli si avvicinò e Felix gli tolse la mano dalla spalla -Non ve la caverete affatto. Ma ci siamo noi qui che possiamo darvi una mano. Usciremo dall'orbita del pianeta per quattro giorni, poi torneremo su Ocra.-
-Perchè lo fai?- Jisung si avvicinò ancora a Leeknow.
-Perchè voglio proteggervi. E non voglio morire ora che ho deciso di rimanere su questo pianeta per aiutarvi a salvarlo.-
Felix decise, piano piano, di allontanarsi.
-Vuoi proteggerci? Siamo abitanti di questo pianeta, sappiamo come difenderci-
-Non da una pioggia di asteroidi- Leeknow lo mosse con le mani sulle sue spalle mentre diceva quelle cose. Poi si allontanò leggermente.
-Fatti proteggere-
-Non capisco. Perché dovrei se conosco questo pianeta e i suoi pericoli come le mie tasche?-
-Perchè moriresti. Attualmente stiamo informando la base NASA per comunicare che ce ne stiamo andando momentaneamente dal pianeta proprio per evitare la morte. E potrebbe succedere di tutto. È una cazzo di pioggia di asteroidi, Han!-
Han, improvvisamente, si sentì in colpa. Era vero, Leeknow stava solo cercando di proteggerlo. Ma lui non accettava tutto quello. Da quel bacio, sembrava non riuscisse a fare a meno di pensare a lui. Ma era troppo presto, per qualsiasi cosa.
-Smettila di fingere che ti importi...-
-Ma mi importa davvero, Han! Se no perché sono qui? -
Han non ci aveva affatto pensato.
In quel momento, capì che Leeknow davvero ci teneva a lui.
-Da quella notte non riesco a smettere di pensare a quello che abbiamo fatto-
Leeknow lo guardò, gli prese il volto tra le mani -Anche io. Sei un pensiero fisso. E non so spiegarmi perché -
-Perchè siamo anime gemelle. E non so nemmeno spiegarti come sia possibile...la storia delle anime gemelle-
Leeknow sorrise -Non mi interessa. Fatto sta che ora sei in pericolo ed io voglio salvarti-
Han abbassò il capo -Potremmo stare male-
-Ti aiuterò io-
-Potrei impazzire-
-Ti aiuterò io-
Un attimo di silenzio e i due si guardarono negli occhi, che si illuminano.
-È sempre così?- disse Leeknow
-Che cosa?-
-Quando ti si illuminano gli occhi, non riesco a smettere di guardarti-
Han sorrise -Domani verrò con voi-

𝙄𝙣 𝙨𝙥𝙖𝙘𝙚Where stories live. Discover now