3.Tutto cambia,ti spezza.

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                                                La vita è  un soffio,
                                                 tu sii uragano



Tutto cambio senza rendermene conto, non mi capacitavo cosa stesse succedendo. Mamma da qualche settimana inizio a stare male, peggiorava sempre più.Le curavano la cervicale, e mi dispiace dirlo ma abbiamo una sanità che fa schifo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma solo pochi eletti, si possono definire dottori, che lo fanno davvero per amore di quel lavoro, con passione, aiutare gli altri, perché è questo che avrebbero il dovere di fare, ce persino un giuramento.E invece no, lo fanno solo per i solide dovrebbero vergognarsi, perché a nessuno piace andare in ospedale, lo si fa solo perché si ha un necessario bisogno, e gia i pazienti e le famiglie sono confusi, agitati, spaventati e vorrebbero chiarezza sulla condizione di salute, vorrebbero la gentilezza cosa che loro dovrebbero utilizzare come codice etico prima di tutto, e invece no ce lo schifo, e lo dico davvero con l'amaro in bocca.Ad un tratto fu un via vai da ospedali e farmacie, nessuna cura nessun miglioramento, analisi che non facevano capire nulla, e lei, lei peggiorava di giorno in giorno.Cosi arrivai allo stremo, la portai in ospedale per capire cosa le stesse succedendo.Fu un momento di limbo, mi ritrovai da sola, perché papa lavoraall'estero, e giustamente voleva essere aggiornato, cercai di mantenere un equilibrio, gli dissi che non capivo, ma che al momento potevo gestirla, quindi di non dedurre sbagliate.In ospedale non cambiava niente, le facevano punture su punture degli antidolorifici piu' forte che esistano, e puntualizzo io sono contro prendere le medicine tranne che sia un bene/male necessario.Non si concludeva niente ore e ore ad aspettare ma niente, vedevo mamma sempre peggio,allorche la mia pazienza si esaurì,e non posso negarvi che lasciai pure l'educazione a casa, sbagliato lo so, sono sempre per il parlare civilmente e con calma, ma penso che chiunque avrebbe fatto la stessa cosa al mio posto. Litigai con il medico di turno, di brutto, malamente, ma fu solo li che finalmente mi ascoltarono.Continuavo a ripetere che una donna matura che accusa tutti questi sintomi e con tutte le punture fatte, sedata come un cavallo che non capiva più niente, non era possibile che stesse cosi,non dovevo suggerire io di fare una risonanza per capire, finalmente cosi fu.E non posso scordare l'ora dopo, impressa per sempre nella mia mente, e nella distruzione totale del mio cuore. Si fermo tutto. Mi chiamo il medico privatamente e mi disse:" abbiamo i risultati di sua mammami dispiace dirle che abbiamo riscontrato un aneurisma celebrale,di ampie dimensioni, in entrambi gli emisferi". Non seppi che dire per vari minuti, nella mente mi passo di tutto, ma dovevo reagire per la mia mamma.Cosi la prima cos che dissi fu: come procediamo? Come possiamo aiutarla nel migliore dei modi?..il medico si mise subito in contatto con neurologia e mi dissero che si poteva iniziare immediatamente con una cura. E cosi fecemmo.Chiamai papa,ero disperata, glidissi che lo avrei aggiornato con la cura, perché solitamente funziona e tutto si risolve quindi sarebbe stato solo un brutto spavento. Tranquillizai mia sorella, la mia famiglia, e siamo una numerosissima famiglia,e i miei amici più cari. I giorni proseguirono, ma io non vidi cambiamenti, la mia mamma solare, allegra, super vivace, era in silenzio, silenzio assordante, non capiva più nulla. Nel frattempo scese papa perche riferivo che la situazione non mi piaceva piu'. Successivamente ci chiamo il medico e ci riferì una cosa ben peggiorala situazione non era migliorata anzi, l'aneurisma che con la cura, si sarebbe dovuto "asciugare", si era pure allargato quindi per forza si doveva procedere chirurgicamente e non li perché non erano attrezzati adeguatamente.Impazzimmo letteralmente, ma dovevamo agire il prima possibile. Cosi decisivo quale struttura fosse più adatta.Agimmo nell'immediato,nella giornata odierna la fecemmo trasferire.Pieni angoscia, paura, amarezza, pianto, tanto pianto senza far capire nulla a nessuno, ci trasferimmo con lei sperando che tutto andasse bene. Non la lascia nemmeno un momento, ero come un falco sulla preda, controllavo tutto e tutti.fecero tutti i controlli di prassi, e ci dissero che doveva essere operata nell'immediato,senza perdere tempo. Mamma non capiva nulla, le parlavo cercavo di avere una reazione ma niente, e una figlia senza l'abbraccio della mamma, senza le sue parole, diventa instabile, ma dovevo essere forte per lei. Nel contempo Chris mi stette tutto il tempo vicino, nella sua delicatezza, ma in quel momento feci anche uno strano pensiero, forse era meglio lasciar stare, non sapevo come sarebbe andata nelle settimane, nei mesi successivi, e pensai che forse sarebbe stato meglio lasciarlo libero. Non ci vedevamo gia da più di un mese, e la cosa sarebbe stata cosi per diverso tempo, pensai che ancora eravamo all'inizio e neanche per lui avrebbe avuto senso continuare sopratutto quando tutto si complica.

Questo nostro raro amoreWhere stories live. Discover now