୨⎯Capitolo 9: anche se la luna smettesse di brillare⎯୧

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Ci alzammo e mi portò sotto il grande albero di ciliegio alla casa delle farfalle, per arrivarci ci avevamo messo quasi 20 minuti, una volta li sotto mi disse di chiudere gli occhi, io lo feci e aspettai. 

Nel giro di pochi secondi sentii un calore sulle mie labbra, aprii gli occhi, mi stava baciando.

Richiusi subito gli occhi e ricambiai il bacio senza neanche esitare, il momento era magico: noi sotto il nostro albero, la luna che brillava più del solito, i piccoli petali di ciliegio che ci sfioravano, ma soprattutto quel bacio, quello che aspettavo da una vita, anzi forse due o tre.

Quando ci staccammo avevamo entrambi le guance accaldate e rosse, immersi i miei occhi c/c nei suoi blu e sorrisi, mi sentivo le persona più felice al mondo, perché, finalmente, potevo stargli accanto non solo come un'amica, dio se mi ero innamorata di quel ragazzo.

"ti amo" mi disse, "io ti amo da una vita Giyu" risposi e lo abbracciai, non volevo che quella note finisse, mai.

"Chissà se Sabito ci sta guardando eh?" lo guardai, non mi aspettavo che se ne uscisse con questa frase, poi continuò: "sai quando era vivo gli avevo detto che mi piacevi e si era messo a ridere dicendomi che dovevo correre da te e dirtelo, ma mi vergognavo troppo e quindi ho tenuto tutto per me, poi lui è.. lo sai, e mi sono chiuso in me, senza pensare a cosa provassi tu e mi pento dieci, anzi, mille volte di aver fatto il codardo, di non avertelo detto prima, di non esserti stato accanto, di averti fatto soffrire." rimasi stupita dalle sue parole, certo anche io avevo sofferto per quella storia ma sapevo quanto lui era affezionato a Sabito, per questo non mi ero mai sentita veramente ferita dal suo modo di fare distaccato, in parte, sì, ero triste ma anch'io ci ero passata e sapevo che significava perdere qualcuno di così importante, "Giyu non mi hai fatto soffrire, so cosa si prova a perdere qualcuno, sai sono così contenta che tu ti sia aperto un po' in questo periodo, mi mancava il tuo sorriso, la tua risata ed è stato bello poter tornare bambina quando ero tra le tue braccia, come ora" mentre dicevo queste parole avevo un sorriso dolce, delle lacrime uscirono dai suoi occhi e lo abbracciai di nuovo, non smetterò mai di amarti Giyu, neanche se la luna smettesse di brillare.

Quella sera tornammo a casa, eravamo distrutti dalle troppe emozioni provate e finimmo per addormentarci abbracciati nel suo letto.

La mattina aprii gli occhi e lo vidi dormire attaccato a me come un bambino, era da tanto che non lo vedevo riposare così bene, ricordo che quando eravamo da Urokodaki la notte faticava a dormire perché ricordava quello che era successo a sua sorella, quando succedeva io gli stavo accanto e gli tenevo la mano mentre si addormentava, ho sempre immaginato che anche dopo la morte del nostro amico d'infanzia succedesse, mi dispiaceva un mondo non potergli tenere la mano anche in quei momenti, "dispiace a me di non esserti stata accanto", lo sentii mugugnare qualcosa e poi si svegliò "buongiorno" disse con la voce ancora impastata dal sonno, " " 'giorno" ricambiai sorridendo, mi alzai dal letto, "per colazione preparo dei pancake, sono dei dolci occidentali che mi ha fatto assaggiare Mitsuri, ne vuoi?" gli chiesi, "sì perché no, ora arrivo". 

Andai in cucina e preparai questi famosi dolci occidentali, nel mentre Giyu era arrivato e si era seduto sui cuscinetti vicini al tavolo. Presi i pancake e li portai in tavola, ne prendemmo uno a testa e, un po' titubanti, li assaggiammo, erano buoni, ERANO VERAMENTE BUONI!

time skip

Successivamente decidemmo di andare a fare un giro in una piccola cittadina nei dintorni, era un piccolo villaggio conosciuto per le sue famose bancarelle, vendevano di tutto, dai fiori ai gioielli, dai mobili ai libri più famosi. Era un posto bellissimo dove passare le giornate. 

Arivvammo a metà mattinata perché nel raggiungere il villaggioncu eravamo fermati, per colpa mia, diverse volte a osservare gli immensi campi di fiori. Il mio sogno era quello di avere proprio un campo simili a quelli una volta finito tutto, e Giyu ora mi sarebbe restato accanto.

Comunque arrivati alla cittadina facemmo un giro per le bancarelle. In una di queste vidi una bellissima collana con un piccolo ciondolo a forma di luna, ma non notai che Giyu avesse visto cime guardavo questa collana. 

Più tardi ci fermammo a mangiare qualcosa tra le bancarelle, parlavamo di argomenti casuali quando Giyu disse che doveva andare al bagno

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Più tardi ci fermammo a mangiare qualcosa tra le bancarelle, parlavamo di argomenti casuali quando Giyu disse che doveva andare al bagno. Restai li ad aspettare qualche minuto, quando lo vidi ritornare mi disse che una signora gli aveva raccontato di un bellissimo posto non molto lontano da lì e che voleva portarmici, sentii le farfalle nel mio stomaco dare, probabilmente, una festa.

Il ragazzo mi prese per mano, mi portò in una zona un po' meno affollata del villaggio e mi mise una benda sugli occhi dicendomi: "vedi di non rovinare la sorpresa" di ridacchiai e con me anche lui e mi lasciai traposrtare.

Camminavamo con molta calma per le strade della città finché non capii che ormai eravamo lontani da quel luogo, attorno a noi si alzava un silenzio bellissimo, sentivo il rumore del venticello passare dalle foglie a me, muovendomi i capelli, ogni tanto dei piccoli grilli di passaggio si facevano sentire con il loro famoso cri cri. 

Ad un certo punto ci fermammo, Giyu con delicatezza mi tolse la benda e rimasi a osservare il paesaggio, ci trovavamo sopra un piccolo ponticello che univa le due rive di un fiumiciattolo, tutt'intorno si estendeva un boschetto e da sotto gli alberi si intravedevano dei piccoli raggi di sole del tardo pomeriggio, dal ponte si iniziavano a vedere le prime luci del villaggietto d a cui eravamo partiti e, poco più lontano, la bellissima collinetta circondata dal glicine dove vivevamo. 

Ero così presa dalla vista che non mi ero accorta che Giyu, dietro di me, aveva tirato fuori da una tasca del suo aori una scatolina impacchettata da un fiocchetto argento. Quando mi girai per guardalo e lo vidi lì, con in mano quella scatolina, sentii le guance farsi calde e balbettai "N-non d-dovevi Giyu", presi il pacchettino in mano e piano lo aprii e la vidi, la collana con il ciondolo a forma di luna che avevo visto quella mattinata. "O-oggi ho visto che la guardavi e, ecco, ho p-pensato di prendertela" disse mentre cercava di nascondersi abbassano il volto, gli presi le guance tra le mie mani e lo obbligai a guardarmi, gli diedi un leggero bacio a stampo e appoggiai la mia fonte sulla sua dicendogli l'unica cosa che potevo dire: "grazie".

Camminavamo ancora per il boschetto quando da lontano iniziammo a sentire una musica, ci avvicinammo il giusto pe sentirla bene e, sotto un albero di ciliegio simile al nostro, Giyu mi prese la mano e mi fece fare un giro su me stessa per poi mettere l'altra sul mio fianco, sorrisi al pensiero di noi che ballavamo e appoggiai la testa sulla sua spalla per avvicinarmi un pochino.

Quella sera andò avanti così, tra lenti balli e dolci parole, sotto un albero di ciliegio.

Stava andando tutto così bene.

🛐ANGOLINO AUTRICE🛐

CE L'HO FATTA!! Che soddisfazione acer finito il capitolo
Scusate se ci ho messo così tanto ma non sapevo veramente cosa scrivere
Ho letteralmente avuto l'ispirazione tipo un'ora fa per la seconda parte
Che bello scrivere alle 23.19 hahahah

Comunque ma quanto è dolce Giyu???? Che amoreeee
La nostra cara protagonista una gufa comunque

Comunque parte 3 vi dico che dalla prossima settimana inizio gli allenamenti di pallavolo e quindi o avrò più ispirazione o sarò così stanca da non riuscire a fare nulla hahahah speriamo la prima
Fun fact molto inutile anch'io vorrei comprarmi quella collana 🛐

La luna splende anche di giorno🌙  (tomioka x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora