Cattive tentazioni

Il firma-copie 8 ( seconda parte)

⚠️ ⚠️ ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE...
QUESTO ROMANZO E' SULLO STILE DARK .
NON ADATTO A MINORI O PERSONE SENSIBILI.
Troverete storie totalmente inventate di sesso esplicito,violenza,atti sessuali estremi e situazioni, adatti solo ad un pubblico adulto per scene spinte e situazioni accettabili solo da un pubblico adulto e consapevole.Troverete tematiche forTi se pur le storie sono totalmente inventate.Se siete particolarmente sensibili è minorenni sono fortemente sconsigliate .
Leggete queste storie con il maggior distacco possibile perché sono del tutto inventate .Grazie

il firma-copie 2° capitolo

Avete presente quando un brivido vi attraversa lo stomaco e poi si disperde lungo la schiena?
A me' era arrivato fino ai testicoli; credetemi!

Avevo il numero di quella ragazza da sogno che credevo non avrei mai più rivista.

Mi sentivo come un bambino in un negozio di giocattoli o meglio, un ragazzo in un sexy shop.

Cosa fare ?
Chiamarla subito?
Mandarle un messaggio?
Una foto?

<Dio che coglione..>

Rimasi 45 minuti davanti allo specchietto retrovisore a impersonare dialoghi fantasiosi e approcci vari da fare.

Poi quando ero sul punto di decidere mi squillo' il telefono:

"Cazzo era lei "

Tentando di rispondere velocemente mi volo' il cellulare dalle mani, cadendo dietro al sediolino e io mi lanciai alla spasmodica ricerca per recuperarlo, mentre ad ogni squillo un brivido gelido mi percorreva la schiena .

<Magari pensava che me la stessi tirando e non le volevo rispondere
Dio e se mi bloccava?>

Vidi il telefono davanti ai miei occhi e feci uno sforzo ultraterreno per allungarmi il più possibile, mentre la cintura, che si era incastrata nella cinghia dei pantaloni, opponeva resistenza, poi sentii uno strappo e riuscii a prendere il telefono.

<<Pronto ?>>

Era lei!
Mi chiese subito se per caso fosse un momento non opportuno .
Io mi prodigai a tranquillizzarla, inventando che ero dovuto scendere dalla macchina perché credevo di aver bucato, in realtà paseggiavo velocemente, muovendo spasmodicamente il braccio libero avanti e indietro su uno dei suoi lati e
mi resi conto di aver attirato lo sguardo della gente.
Mi osservavano perché quello strappo che avevo sentito prima sul pantalone, lo aveva aperto davanti, quindi in realtà, passeggiavo mezzo nudo sotto la pioggia.

Mi rinchiusi frettolosamente in macchina ascoltando la sua voce, era eccezionalmente sensuale, qualsiasi cosa uscisse dalla sua bocca, anche se nei miei pensieri sognavo più su cosa ci potesse entrare.

Mi barcamenai il più possibile, fino a stabilire un benedetto appuntamento la sera stessa davanti alla libreria alle 21:00

I preparativi

E adesso?

Mi ricomposi alla meno peggio, mi sembravo Hulk quando diventava grosso distruggendo tutto ciò che indossa.

Corsi a casa mentre la pioggia imbrattava il parabrezza sempre piu' pesantemente.

<<Meno male che era estate!>>

Mi feci una bella doccia, dopo quella giornata ci voleva proprio, dal tavolo nella cucina in prospettiva si poteva vedere il vapore della doccia combaciare con il lembo del foglio dove c'era scritto il numero di isabella la bella vichinga.
Già le avevo dato un nomignolo.

Persi un po' di tempo per la scelta del mio outfit
Ma decisi per uno stile casual vero, il mio.

T shirt di Ritorno al Futuro e jeans pieni di toppe, scarpette semplici e il mio profumo di acchiappo dal sapore di vaniglia e muschio selvatico.

"Mi guardai allo specchio."

Per un attimo stavo per svestirmi mettere il pigiama e andare a dormire, ma poi pensai che la vita era una sola.
Magari prendevo un due di picche o avrei lanciato sul tavolo una scala reale, anche se io ero più per una semplice scopa!

Scesi giù in garage, presi la macchina, facendo attenzione a non strappare un' altra volta i pantaloni e mi diressi verso la libreria che, dopo il numero di telefono sul cruscotto, avevo messo completamente da parte.

E' propprio vero tira più un p....

Il momento dell'incontro

Stava ancora piovendo, quando finalmente giunsi all'incrocio dove si trovava la libreria del mio firma-copie.

Mi fermai ma la pioggia era molto fitta e non riuscivo a vedere se lei era gia lì.

Poi la vidi in lontananza arrivare, e ancora um volta il tempo rallento' d' improvviso .

MANGA

Era bellissima indossava una minigonna bianca, una semplice felpa con il cappuccio alzato per ripararsi dalla pioggia, oltre un ombrello delle lol.

Mi venne incontro, io scesi dalla macchina senza neanche prendere l'ombrello e andai verso di lei, mi ridussi subito una bustina di te, rimasi fermo davanti al suo viso a pochi centimetri dalle sue labbra.

Eravamo sotto l'ombrello tutti e due, mentre la pioggia cadeva incessante, non sapevo cosa dire mi ero perso nei suoi occhi come lei nei miei, il suo sorriso era fantastico le brillavano gli occhi, mi sembrava una di quelle piccole ragazze0 che si vedono su tik tok, quelle che si vestono da manga.

E si lei era proprio il mio manga.

Mi saluto' con un abbraccio forte e un bacio a stampo.

Mi spinse ad accompagnarla in macchina, le aprii la porta e cazzo, se guardai bene le sue gambe, quando si sedette.

<Lo feci e come!>
Scrittore si, ma scemo no!

Entrai anche io dalla parte del guidatore .
Chiusi lo sportello e il resto del mondo rimase fuori.
Tra noi il silenzio di un sorriso ed uno sguardo.
La osservavo è mi sentivo così eccitato che quella bella ragazza potesse provare interesse per me che ebbi un erezione spontanea anche perché quella gonna che portava era davvero corta e gli stivali con il tacco erano una chicca che aveva sempre scatenato in me un certo ché di sessuale.

In poche parole?
Era proprio un bel bocconcino e io sentivo di avere molta fame quella sera.
 
                     Si parte

La sua voce mi sveglio da quel torpore eccitamento, mi indicò la strada da fare per raggiungere, "Il velo delle Ninfee", un pub a 15 km dove lei spesso andava e di cui mi garanti' la bellezza e il cibo buono.

Accesi l'auto misi la prima e un calore immenso mi sali' lungo la schiena.
Lei poggio' la sua mano sulla mia gamba come a mostrami il piacere del contato tra i nostri corpi.

Quella sera accellerai con molta difficoltà qualcosa tra le mie gambe m' impediva i movimenti regolari una protuberanza inedita.

Non tolse mai la mano dalla mia gamba che anzi spesso muoveva su e in giù per carezzarla .
Ed io a stento riuscivo a ricordare il verso delle marce quella sera mi giocai mezzo cambio e frizione.
Durante il tragitto mi raccontò della sua passione per i libri soprattutto i Romans .
Ma che aveva amato da qualche anno anche quelli spicy e guardandomi con occhi intriganti rivolgendo attenzione al mio libro mi disse :

Ma da ieri mi piacciono anche quelli un pochino più spinti degli spicy.
Di Rosario Esposito
Schiacciate stelletta qui in basso a sinistra grazie.