Bersagli rossi

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Alabasta è ancora lontana e non avere un eternal pose ci impone di raggiungere e sbarcare prima sulle varie altre isole che incontriamo durante la traversata. Io non impazzisco all'idea di andare in un regno straniero -praticamente sconosciuto- per aiutare la sua principessa a fermare una guerra. Non è qualcosa che ci riguarda. I pirati sono le persone meno interessate alle questioni di stato, ma a quanto pare -non che non lo avessi capito già- questi sono pirati fuori dal comune. Sono costretta a seguirli e Vivi potrebbe pagarmi profumatamente, quindi non posso lamentarmi eccessivamente, ma sembro l'unica a comprendere la pericolosità di incontrare un membro della flotta dei sette. I pirati sono vere e proprie calamità ovunque approdino, che siano calamità relativamente positive o completamente negative poco importa, ma non sono onnipotenti, la marina riesce a tenerne la buona parte sotto controllo, la presenza di marines e cacciatori di taglie per i quattro mari principali basta a limitare la formazione di nuove ciurme, e per quanto difficile spesso molti pirati, anche pezzi grossi, vengono imprigionati o giustiziati, rendendo i superstiti quantomeno prudenti e meno impulsivi. Non condivido a pieno l'operato della marina e soprattutto reputo il suo un sistema fallimentare, data la corruzione dilagante tra le alte cariche, ma riesco ad ammettere che senza il suo operato i mari adesso sarebbero rossi e impregnati di tanfo di cadaveri in decomposizione, villaggi devastati e tante altre atrocità. La flotta dei sette è formata dai pirati più pericolosi e potenti di tutti i mari ed è autorizzata semplicemente ad esistere proprio dalla stessa marina. Questo li rende pirati liberi, liberi di uccidere chiunque vogliano, liberi di commettere qualsiasi tipo di azione criminale, liberi di accumulare ricchezze a danno degli altri, e questa libertà non ha prezzo -come invece sostiene la marina-, non ci sono responsabilità, non ci sono limiti o vincoli, non ci sono punizioni, questo fa dei sette  ben più di una qualche piccola calamità. Sono i cavalieri dell'Apocalisse. Nel momento in cui si ritroveranno e uniranno intenti e abilità, nessun mare e nessun continente sarà salvo dalla distruzione. Già, forse sono io troppo pessimista...
Rufy non credo avesse la minima idea di chi fosse Crocodile prima di incontrare Vivi, in realtà credo non abbia ancora capito contro chi ha deciso di combattere, eppure sembra aver preso a cuore la causa della principessa e averne fatta quasi una questione personale. Ho scommesso 1000 Berry sulla sua morte -sono stata l'unica ovviamente-, il resto della ciurma non la considera nemmeno una remota possibilità.  

-Ti stai tormentando troppo...- 

-Dovrò cambiare posto segreto a questo punto, Zoro...- lo spadaccino salta dentro la coffa (il posto della vedetta) e mi costringe a fargli spazio sul legno. L'elsa di una sua spada mi finisce in un occhio, così gli tiro un pugno alla spalla.

-Scusa, scusa! E comunque come può essere segreto questo posto, lo sappiamo tutti che passi la maggior parte del tempo qui- so benissimo questo, ma ignoro la cosa credendo di essere invisibile -potrei esserlo veramente ma mi stancherei inutilmente-, ogni tanto ho bisogno di allontanarmi dal caos di questa nave e da quando tutti sono così esaltati da questa crociata ad Alabasta "ogni tanto" è divento "molto spesso". 

-Puoi almeno non disturbare mentre cerco di riposare?-

-Mh, non credo...- gli tiro uno schiaffo gentile e provo a chiudere gli occhi.

-Senti Umi, io ho capito che sei contraria a questa spedizione, ma ormai non possiamo certo tornare indietro.-

-Non accetto consigli proprio da te... a te basta seguire Rufy, sottigliezze come quello che ti interessa o vuoi veramente non ti importano! Ammiro la lealtà e la ammirazione nei confronti del tuo capitano, davvero, ma vi state letteralmente imbarcano in una missione probabilmente suicida per un'estranea. E se permetti, vorrei dimostrare apertamente la mia ostilità a questa scelta e guardarvi male!- lui sorride e non dice niente per un bel po'. 
Non ho veramente dormito, al contrario dello spadaccino abbracciato alle sue spade e con la testa appoggiata alla mia spalla. Il vento mi ha scompigliato i capelli e mi bruciano gli occhi per la salsedine. Mentre cerco delicatamente di liberarmi di Zoro per andare in bagno, la barca urta qualcosa e perdo l'equilibrio, ma lui afferra un mio braccio prima che cada di sotto. 

Io non sono un pirata! (One piece x OC) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora