Le renne parlano?

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Vivi sta urlando il mio nome, Usopp urla e basta. Le mani della principessa mi tirano verso di lei, percepisco tutta la forza che ci sta mettendo, ma l'unica cosa che vorrei adesso e che si allontanasse da me. Io non sono certo la persona più fortunata su questo pianeta, ma sembra che per qualche assurda ragione quando sono con lei finisco sempre in questo stato: piena di buchi, di graffi, di lividi.

-Vivi, lasciami.- il tono della mia voce è più gelido di quello che avrei voluto, lei toglie le mani dai miei fianchi e fa qualche passo indietro.

Mi sta bene! Ho accettato io di proteggerla per degli orecchini di smeraldo e il tesoro di un palazzo in fiamme.

-Avanti, il prossimo sarai tu ragazzo dal naso a punta!- i pugni di Kuromarimo sono rivolti verso la faccia di Usopp.

-Per tua sfortuna sono già abbastanza arrabbiata...- l'uomo emette un verso strozzato, si volta di nuovo verso di me con gli occhi sgranati. Non credo di essere veramente arrabbiata, non lo sono certamente per il comportamento ingenuo e impulsivo di Vivi, non lo sono nemmeno per essere stata appena infilzata, credo che la sensazione che provo sia più simile ad un fastidio, a cui non posso trovare sollievo al momento, probabilmente deve essere dovuto a tutta questa situazione. Non importa quanto io provi a convicere i membri di questa ciurma che le loro decisioni sono estremamente prive di senso e di logiche, ma non importa nemmeno quanto io non le approvi, per qualche strano motivo mi ritrovo sempre a seguirli, e anche se un tempo avrei scelto la mia incolumità di fronte a chiunque e a qualunque situazione, ora finisco addirittura per combattere con e per qualcun'altro. Una parte di me, la parte più egoista, quella che ho allenato per anni, sta lottando contro il pericoloso istinto naturale di ogni essere umano di diventare un salvatore. Io non ho mai tenuto a niente che non fosse me stessa prima, e sinceramente non credo di tenere ancora a questa ciurma, tanto meno a questa principessa dai capelli azzurri che ho praticamente appena conosciuto, ma non riesco a spiegarmi diversamente questo mio nuovo modo di agire. Il fastidio che provo deriva dal conflitto che si sta creando tra quello che penso e quello che faccio.

Ecco perché sono arrabbiata... sono arrabbiata con me stessa per essermi trascinata in questa situazione, in bilico tra razionalità e impulsività!

L'uomo, con uno sguardo pieno di terrore, si scaglia verso di me, ma mi trapassa il petto con i suoi pugni e poi cade attraverso la mia figura incorporea. Era da diverso tempo che non riuscivo a diventare intangibile, di certo non mi mancava la sensazione che provo quando qualcosa di vivente mi trapassa, è come se qualcosa di viscido mi strisciasse veloce lungo la schiena.

-Non ci riproverei fossi in te...- rinfodero una spada, è sporca del sangue di Kuromarimo, dopo che gli ho tagliato via le mani. L'altra arriva dritta nella spalla dell'uomo con l'arco, anche se stavo mirando alla testa. Purtroppo il mio intervento non è servito a molto, Dorton è esanime a terra.

-C-COME HAI OSATO DONNA! IO SONO IL GRANDE WAPOL! QUESTO È IL MIO REGNO!- urla Wapol, ma i suoi uomini lo trattengono dal venire verso di me, e quello che sembra essere un dottore, con tanto di guanti chirurgici e mascherina, gli sussurra qualcosa all'orecchio e lui sorride, un sorrido alquanto distorto il suo.

-Queste persone sono libere!- Vivi alza piano la voce, stringe i pugni, un gesto che fa spostare Usopp accanto a lei, abbastanza da poterla trattenere dal tentare di avvicinarsi troppo a quell'uomo, disarmata. Wapol ride. Vivi continua ad urlargli qualcosa ma non le sto prestando attenzione, in realtà sono più interessata allo stesso comportando del seguito di Wapol.

Ho un brutto presentimento...

Un rumore sordo diventa sempre più presente alle nostre spalle. Una coltre di neve si avvicina minacciosa verso di noi: una valanga. I cittadini ancora in grado di camminare tentano di ripararsi nelle case, sbarrando porte e finestre, Wapol e i suoi uomini sorridono immobili nel centro della piazza, sembra quasi che se l'aspettassero. Usopp afferra la mano di Vivi e mi implora di seguirlo, crede che se entriamo anche noi in una casa saremo salvi.

Io non sono un pirata! (One piece x OC) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora